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dere

la

situazione

di

forza dell'industria italiana, l'entroterra in

cui

poteva

illi–

mitatamente scaricare le sue

difficoltà

e

dal

quale cavare la materia prima

da

buttare in continuazione nel processo produttivo •·

12 MAIC,

L'industria della seta in Italia,

in

«

Annali

di

Statistica•, serie IV,

fase.

37, p. 18.

13

lvi,

tav.

I -

Trattura,

pp.

51-4

" Ivi, p. 18.

15 MAIC,

Direzione Generale della Statistica,

Statistica industriale lombarda,

Roma 1900, p. 184. L'industria della seta (compresa la tessitura) nella pro–

vincia

di

Como occupava complessivamente 46.602 operai distribuiti

in

490

stabilimenti.

" Ivi , pp. 186-99.

17

P.

P1NCHETT1 ,

L'industria della seta sul finire del secolo XIX,

Como

1894,

p.

105.

18

Nel Milanese, inoltre, erano più progrediti

i

sistemi di lavorazione e si

producevano tessuti operati e

cli

lusso, gli stessi generi

in

cui era specializzata

l'industria lionese. La produzione delle manifatture comasche invece era limi–

tata ai tessuti

lisci

ed

agli articoli più correnti. MoRANDI,

Storia della

grande industria in Italia,

cit., pp. 73

e

107.

19

Atti del Comitato dell'Inchiesta Industriale. Deposizioni scritte. Cate–

goria 6

1

§

3. Tessitura della seta,

Roma 1874. Dcpo~izione

di

Pietro Pinchetti

(p.

17).

20

Per un quadro approfondito delle vicende del setificio comasco

dr.

CA1zz1,

Storia del setificio comasco

cit.

21 PINCHETTI,

op. cit.,

p. 118.

22

Ivi , p. 101.

" Ivi, p.

164.

24

Ibidem .

25 CA1zz1,

op. cit.,

pp. 73-4.

26 PINCHETTI,

op. cit.,

p. 120.

27 MAIC,

Statistica industriale lombarda

cit., pp. 201-3. Nel 1878 telai

meccanici

in

provincia di Como erano

25.

,. Ivi, p. 206.

" Ivi, p. 184.

., CAIZZI,

op. cit.,

p. 80.

li MAIC,

Statistica industriale lombarda

cit.,

p.

205.

32

Ivi, p. 206.

33

Ivi, p. 204.

34

Intorno alle condizioni igieniche

cit.

35

Secondo quanto sottolineava lo stesso Bonomi in una nota, la cifra

di

37.007 addetti al setificio comasco si sarebbe elevata a circa

50.000

volendo

comprendere anche tutti coloro che esercitavano la tessitura a domicilio o in

piccoli laboratori.

36

lvi, p. 8.

"

Ibidem.

38 MAIC,

Sul lavoro dei fanciulli e delle donne. Risposte alla circolare

n. 45 del 25 luglio 1879,

in

«

Annali dell'industria e del commercio•• Roma

1880 n. 1.5 Provincia di Como, p. 213i A. EJUtERA,

Inchiesta sulle condizioni

degt/ operai nelle fabbriche,

in • Archivio di Statistica•• 1879, p. 148;

lusul–

tati della inchiesta istituita da A. Bertani sulle condizioni sanitarie dei lavora–

tori della terra in Italia.

Riassunto e considerazioni

di

M. Panizza, Roma 1890,

p. 268.

39 MAIC,

Sul lavoro dei fanciulli e delle donne

cit.,

p.

201.

Ivi,

pp.

213-4.

••

Intorno alle condizioni igieniche

cit.,

pp. 8-9.

42

Abbiarilo ricavato le medie degli orari sulla base dei dati contenuti nella

139

Biblioteca Gino Bianco