

sioni e dei compiti svolti nell'opificio"; il salario medio giornaliero
di una filatrice e operaia
«
provetta
»
andava da un minimo di
50-60
centesimi ad un massimo (poco diffuso) di lire 1-1,20. Sempre re–
stando entro questi limiti minimi e massimi, i salari erano
legger–
mente più elevati d'estate, quando le maestranze potevano disertare
gli opifici per attendere ai lavori agricoli e la manodopera scarseg–
giava
46 •
La retribuzione giornaliera delle operaie meno specializzate e
delle bambine addette alle operazioni accessorie come quelle di
«
sco–
pinare i bozzoli
»,
riannodare i fili, sbattere le gaiette, regolare
la
strusa
47
,
era più ridotta, oscillando da un minimo di lire 0,30-0,50
per le
«
fattorine
»
e
«
menatrici
»
(generalmente di età inferiore ai
10 anni) a un massimo di lire 0,50-0,70-0,80 circa per le più gran–
dicelle.
Come esempio di struttura salariale differenziata riportiamo lo
specchio delle retribuzioni corrisposte alle varie categorie operaie
nella ditta Donner e Baumann di Besozzo (trattura e torcitu ra della
seta):
filanda
per le operaie minori
per altre di maggiore età
per le filatrici . . . .
filatoio
uomini
Direzione e contab.
Operai e artigiani
donne
al di sotto
di
anni 10 .
da 10 a 15 anni
oltre 15 anni
.
5
8
160
140
160
salario medio
da 30 a 40 centesimi
al
giorno
da
50
a 70 centesimi al giorno
da 80 cent. a
L.
1,10 al giorno
lire 5,00 a 6,00
più
l'alloggio
lire
2,00 a 4,00
. .
lire 0,30 a 0,60
. .
lire 0,60 a 0,80
. .
lire
0,60
a
1,20
.
•
Come si può desumere da questi dati relativi alla Donner e
Baumann. e come risulta da numerose tabelle salariali relative ad
altre imprese, l'impiego del lavoro maschile nell'industria serica,
fatta eccezione per la tessitura, era strettamente limitato a fun–
zioni di carattere direttivo e amministrativo o a mansioni come
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