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Giacomo e C. possedeva un grande stabilimento di torcitura (dotato

di 19.000 fusi) a Varese, quattro filatoi e quattro filande, tutti di

grandi e medie proporzioni, dislocati in vari centri della provincia.

Di altre grosse e importanti ditte seriche ci limitiamo a citare

i nomi: ditta Felice Scheibler (5 opifici), ditta Stehli Hirt di Germi–

gnaga (con grande impianto integrato di trattura, torcitura e tessi–

tura), ditta Sigg e Keller (7 opifici), ditta Baumann (3 grandi stabi–

limenti ), ditta Giuseppe Antonio Nessi, ditta Paolo Perlasca, ditta

Vittore Adreani, ditta Abegg e C.

16 •

La

tessitura.

Dopo che c1 siamo occupati dei primi due stadi di lavorazione

serica corrispondenti al processo di filatura,

è

opportuno ora deli–

neare un quadro dell'organizzazione e degli sviluppi dell'altro grande

ramo dell'industria della seta, quello della tessitura.

In

questa attività Como, già nel periodo dell'unificazione, occu–

pava una podzione di primo piano su scala nazionale; infatti i circa

3.000 telai a mano battenti nel 1860 a Como e provincia costitui–

vano un quarto circa dei telai battenti in tutta Italia

17 •

Nell'ultimo

trentennio dell'S00 poi la tessitura della seta, che era concentrata qua–

si esclusivamente nelle province di Como e Milano, consegul progres–

si tecnici e quantitativi notevolissimi e nel Comasco si qualificò come

la più importante industria locale.

A differenza dell'or ganizzazione relativamente accentrata della

tessitura serica Milanese

18

,

la provincia di Como presentava un siste–

ma di produzione estremamente disperso, fondato in gran parte sul

lavoro svolto a domicilio o in piccoli laboratori. I tessitori, proprie–

tari nella maggior parte dei casi del telaio e dei vari strumenti di

lavoro, svolgevano la loro attività entro le pareti domestiche, valen–

dosi dell'aiuto dei familiari, per conto di mercanti imprenditori che

li

rifornivano della seta da tessere e ritiravano la pezza tessuta, per

occuparsi poi personalmente della vendita del prodotto finito. Assai

diffuso era anche il sistema delle piccole fabbriche fornite di un

numero limitato di telai a mano (da un minimo di 3-4 a un massimo

di 20 circa), dirette da un capo-operaio o capo-fabbrica, che lavorava

su commissioni dei

«

fabbricanti

»

e delle ditte imprenditrici. Questo

sistema veniva utilizzato soprattutto per la formazione dei nuovi

lavoranti

19 •

Anche qui i

«

fabbricanti

»

svolgevano esseru!lalmente

una funzione di intermediari, limitandosi alla fornitura della pezza

ordita con la rispettiva trama, e incaricandosi poi di smerciare il

tessuto sul mercato.

In

questi anni quindi era un fenomeno ancora

li–

mitato quello dell'opificio con lavorazione accentrata, impiantato e

condotto direttamente in proprio dall'imprenditore. Qualche ditta ab-

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