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1911

Quando sarai quassu? Madame Zoubow verrà soltanto il 25 ed

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gli farò i tuoi saluti. C'è invece Piacei.

293.

Gino Luzzatto a Salvemini

Padova, 21 luglio 1911

Caro Salvemini,

a Padova la tassa di famiglia esiste da otto o nove anni, ma finora

ha reso molto poco, dalle cento alle centotrentamila lire.

Va da un minimo di quattro ad un massimo di mille lire; ed ora appun–

to si cerca di aumentare il massimo e di elevare le aliquote per i redditi alti

e medi. Sono e resteranno esenti tutti i redditi inferiori a millequattrocento

lire, e naturalmente tutti i salariati.

Le famiglie con reddito superiore a millecinquecento lire variano da

tremilaseicento a tremilasettecento su una popolazione di novantamila abi–

tanti.

Cercherò di avere i dati per gli altri capoluoghi del Veneto; ma temo

che non sia troppo facile, perché in generale non c'è l'abitudine di pub–

blicare le relazioni.

Ho ripensato a lungo ai tuoi progetti ed ai nostri discorsi romani,

e mi son convinto che l'unica strada per tentar di evitare che il suffragio

universale giovi soltanto ai nostri nipoti, è quella appunto di metter sul

tappeto tre o quattro questioni d'importanza capitale per il proletariato

e per tutte le classi produttrici del mezzogiorno, e cercare di provocare

con questo mezzo una divisione netta di partiti, che non si otterrebbe

mai con le vecchie divisioni nominalistiche. C'è però una difficoltà seria

a cui dobbiamo pensare: fra noi è facile trovare le persone che studino se–

riamente una questione economica e politica e la impongano all'attenzione

di un'assemblea di partito, al pubblico di una conferenza cittadina od a

quelli che leggono i giornali.

È

facile anche che noi possiamo esercitare un'a–

zione direttiva e moralizzatrice nell'interno di una sezione socialista; ma è

invece difficilissimo, per non dire impossibile, che noi per temperamento,

per abitudini di vita, per ignoranza della mentalità dei contadini, possiamo

avere il necessario contatto col proletariato rurale. Ti pensi un po' che effica–

cia potrei esercitare io, vissuto sempre in città, abituato ad un linguaggio

di scuola, quando parlassi con accento spiccatamente veneto ai buoni

contadini di Bitonto o di Carbonara?

È

indispensabile dunque che le questioni studiate da noi e discusse

nelle nostre riunioni siano portate poi fra i contadini da persone anche

293. AS..

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