

Prefazione
denti di liceo vanno rubando le galline e i polli e credono di far cosi dello
spirito e tutti credono cosi.
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Questo elemento costante della personalità salveminiana, e che ritornerà
continuamente, con martellante insistenza, emerge con chiarezza nelle let–
tere di questo periodo, ove si può cogliere sopratutto in particolari forme
di giudizio su avvenimenti ed uomini politici. Cos[, in una lunghissima let–
tera a Carlo Placci, in polemica con l'amico sul "caso" del deputato De
Felice, Salvemini esprime un giudizio sull'opera di questi e in genere sul–
l'atteggiamento del partito socialista, la cui rigida severità è ben altra cosa
dagli elastici compromessi, propri della politica attiva.'
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Dalle lettere emerge anche un aspetto singolare del carattere di Salve–
mini, lo scrupoloso ritegno, cioè, quasi un sacro rispetto, con cui circondava
i propri sentimenti piu intimi: uno dei rari sfoghi salveminani si può coglie–
re nella deliziosa lettera a Ernesta Bittani, traboccante di affetto e di feti–
cità per il suo fidanzamento con Cesare Battisti," o in quella a Carlo Placci,
in cui la forza dei sentimenti è piu contenuta, ma piu intima e profonda la
felicità per il matrimonio con Maria Minervini.
12
A Palermo, nel chiuso ambiente culturale di una città siciliana di fine
secolo, Salvemini
-
che cominciava a vivere la vita grama dell'insegnante
a poche lire al mese
-
tentava di rendere produttive quelle idee socialiste, da
lui "bevute" nella famosa Via Lungo il Mugnone.
Nascono in tal modo i suoi primi legami con l'ambiente socialista sici–
liano, dove non è lontana l'eco dei "fasci siciliani" e dove il socialismo non
è accettato come fatto ideologico e culturale, ma viene vissuto come espe–
rienza umana, non piu di eroismo. Era quello l'ambiente dei Lo Vetere, dei
Colnago, dei De Felice, in cui fiorivano anche figure come quelle di un
ragazzetto di undici anni, Zucca, che aveva fondato un circolo socialista ed
era stato arrestato come anarchico pericoloso.
I suoi tentativi di consapevole e nascosta propaganda socialista
-
di cui
egli parla con compiacimento nelle lettere a Placci di quel periodo
-
le sue
azioni ed i suoi pensieri hanno tutti un sapore di novità e di entusiasmo che
piu tardi sarà velato da una necessaria e piu matura consapevolezza poli–
tica.
In
realtà il periodo siciliano
-
a quanto sembra
-
rappresentò un
momento di crisi, che andava oltre la naturale crisi. di un giovane costretto
troppo presto ad affrontare la vita. V'era ancora il conflitto fra due mondi:
quello delle sue origini, fatto di certi istinti, di certi sentimenti ed anche
di certi principt; e quello dei suoi studi, da lui liberamente scelto e quasi
violentemente assunto. Con un progressivo affinamento intellettuale ed ac–
crescimento culturale, il primo entrerà nella sua prospettiva politica quale
punto fermo di una lotta istancabile.
-
Nel successivo periodo faentino e lodigiano è già in atto una sintesi piu
XIV
9
La lettera
è
pubblicata al n. 3 della presente raccolta.
10
Cfr. doc. n. 12.
11
Pubblicata al n. 14
di
questa raccolta.
12
Cfr. doc. n. 35.
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