

p066ideinti non vi collaborarono. Secondo i comunicati del
Comitato contrade, questo i l 18 marzo aveva dalla sua par-
te 215 su 260 battaglioni.
Per ciò era una specie di Soviet di operai L o si pub
quindi rassomigliare benissimo a un ConsigIllo centrale
di operai e soldati. Ma tuttavia l a Comune non f u af-
fatto una Repubblica soviettista.
Quando I I 18 marzo i l Governo se la svtignä e l a s c
vacante i i pubblico potere, questo cadde spontaneamente
netle mani del Comitato centrale, allora soda organizza-
zione a Parigi, che godesse ancora generale rispetto, seb-
bene i suoi membri fossero persone affatto oscure.
I l 19 marzo esso si adunò per deliberare sul da farsi.
Come avvenne così spesso, anche allora iii problema f u
formulato con un « o — oppure)) mentre sarebbe stato
più opportuno un « tanto - quanto ». Così i socialisti
hanno disputato continuamente, se si deve scegliere l a
rtiforma o la rivoluzione, i n luogo d i dirsi, ehe la lotta
per le riforme e k sforzo verso l a rivoluzione debbono
condursi i n guisa tale, che l 'un movimento non eseliuda
l'adtro, ma lo integri.
I l 19 marzo nel Comitato centrale alcuni chiesero
che si marciasse su Versailles, altre che si appellasse su-
bito alise elezioni, altri ancora, che si prendessero su-
bito misure rivoluzionarie.
seciascuno di questi
Come
fosse stato necessario, e l'uno avesse escluso
passi non
l'altro. I l Comitato centrale dapprima si decise solo per
quello, che gli parve urgente: voleva dimostrare, che die-
tro l a sollevazione di Par igi stava l a maggioranza de-
gli elettori,
es
dare 0°81 l a più grande forza morale al-
l'insurrezione. Questo concetto era giustissimo, ma sa-
rebbe stato necessario, d i fronte a un avversario cho cer-
cava d i appoggiarsi sull'esercito, rafforzare l 'autorità
del suffragio universale coi mezzi della forza militare.
Era certamente indispensabile l'elezione a suffragio
universale d i un'amministrazione comunale d i Par igi .
ciò che era state sempre impedito ai Parigini dall'impe-
ro. Subito dopo la caduta di questo, settembre 1870, i la-
voratori d i Partigi avevano strappato al nuovo Governo
provvisorio l'assicurazione, che si sarebbe tosto messo ma-
no all'elezione di una Comune. I l mancato mantenimento
di tale promessa aveva contribuito non poco ai disordini
verificatisi durante l'assedio. Le insurrezioni del 31 ot -
tobre e del 22 gennado erano state
fatte al grido di Vi va
ta Comitne!