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nizzazioni costruite in modo da risvegliare le masse ed e-

levarle a opera creativa storica. Le arganizzazioni soviet-

tiste appartengono a tale tipo di organizzazione » (p. 51).

Comel'esclusione e la soppressione di ogni critica pro-

muova il risveglio dellemasse e la loro elevazione ad opera

storica creativa, f u già. dimostrato. L'organizzazione dei

Soviety non vi cambia nulla. M a come mai quells tales

ferrea dittatura di singoli e relativa « subordinazione in-

contrastata delle masse» potrebbe attuarsi mediante l'or-

ganizzazione delle masse in libera attività autonoma? Chi

eletto dalle masse, può venir da essedeposto, deve fa.e

enegnamentosai di esse per la rielezione, rimane continua

mente alla loro dipendenza; e non p&p far niente

Pe

non

ha la loro approvazione. Egli pub spezzare la riottosità di

singoli membri dell'organizzazione, che gli si pongono con-

tra, quando essi sieno in contrasto con la maggioranza ma

si troverebbe presto alla fine del suo latina, quando volesse

piegare ai suoi ordini l a maggioranza contro l a d i lei

volontà.

Dittatura personale e democrazia sono pertanto cose

tra loro incompatibili. Ciò vale anche per la democrazia so-

viettista E ' vero che Lenin dichiara « questomodo di ve-

dere» esser « cattivo al disotto di amid critica ». Ma la

forza dell'espressione è destinata solo a sostituire la man-

canza di forza dei suoi argomenti giacche egli non sa op-

porre alitpro se non che « siccome noi non siamo anar-

chici, ammettiamo l a necessità dello Stato, vale a dire

della

costrizione,

per i l trapasso dal capitalismo al socia-

lismo » (p. 50).

Indubbiamente, in ciò andiamo d'accordo. Neppure la'

democrazia esclude l a costrizione; ma l'unica forma di

costrizione, cheessaammette, è quella esercitata dalla

mag-

gioranza

sulla

minoranza.

La costrizione nel passaggio dal

capitalismo al socialismo è quella esercitata dalla mag-

gioranza lavoratrice sulla minoranza capitalista. Ma di

ciò non si tratta nel secondo stadio della rivoluzione, del

quale parla qui Lenin, quando il proletariato ha già spez

zato le sue catene. Qui si parla della costrizione esercitata

da singole persone sulla massa dei lavoratori. Che

questa

specie di costrizione

sia incompatibile con la democrazia,

non è oppugnato da Lenin con alcuna parola, ma egli cer-

ca di renderla accettabile con un artificio da prestidigita-

tole, per cu i dalla costrizione, che l a grande massa

deveesercitare sui singoli capitalisti per attuare i l socia-

lismo, e con la quale pub andar benissimo d'accordo l a