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borghesia la quale
è
per eccellenza una classe d i –
sorganizzatrice, ecc. »
Tu t t o ciò è mol to giusto. Ma prova forse qual –
cosa d'altro che l'immaturità delle circostanze? E
non prova forse clamorosamente che in ta l i ci rco–
stanze non si può pensare nella Russia odierna a un
« insegnamento dimostrat ivo » nel senso del social i–
smo ? Un insegnamento dimostrativo- famoso, che
rende necessarie spiegazioni teoriche sul perchè ciò
che deve essere dimostrato non è momentanamenle
ancora visibi le. Saranno con ciò convert i t i coloro
che finora si opponevano al socialismo e possono
soltanto essere convint i con successi prat i c i ?
Naturalmente, ogni nuovo regime può urtare
i n inattese difficoltà. Si avrebbe torto ad imputarle
a priori
a carico d i tale regime e lasciarsi da esse
senza ul teriore prova scoraggiare del lo stato delle
cose. Ma se si deve perseverare a dispetto delle dif–
ficoltà, si deve aver già pr ima acquistato una forte
convinzione della giustizia: e necessità di questo re–
gime. Sol tanto al lora non ci si lascierà scoraggiare
r iguardo ad esso. Gl i adorator i del successo sono
sempre reclute malsicure.
Così r i torn i amo anche qui alla democrazia^ che
ci costringe a sforzarci a i l luminare le masse con la
più intensiva propaganda e a convincerle pr ima d i
avvicinarci alla realizzazione del social ismo. Dob–
biamo anche qui respingere i l metodo della di t tatura
che al posto della persuasione colloca l'insegna–
mento dimost rat ivo della forza.
Con ciò non si deve di re che l'insegnamento dei
fatti non possa of fr i re nul la per la realizzazione del
social ismo. A l contrar io, può e deve rappresentare
in ciò una gran parte, ma non con l ' intermediar io
di una di t tatura.
I divers i Stat i del mondo stanno su gradini d i –
versi assai del lo svi luppo pol i t ico ed economico.