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Temid'oggi

7 luglio1967 n.27Rinascitap.5

parte importantissimadelecapa-

citàdi•trasportoaereoenavale

degliStatiUnitiè impegnatanel-

lagueradelVietnaminpropor-

zionichenonhannoprecedenti.

Nelcampodelapoliticainter-

nazionale,nonstoadirequelo

chehagiàdettoSegreperquan-

toriguardal'originepoliticaedi-

plomaticadiquestaaccresciutaag-

gressivitàdel'imperialismoameri-

cano.Vediamo l'ultimoepisodio:

lacrisidelVicinoOriente.Mi

pare chequicitroviamodifronte

adalcunicasitipiciincuilaac-

cresciutaaggressività—chesiè

manifestata incerteoperazionidi

Israelenelquadrodiunadeter-

minatapoliticadel'imperialismo

americano—sipresentainfor-

me addiritturaparadigmatiche.

Questeoperazioninasconoda

unaposizionediforzadel'impe-

rialismo?No,èchiaro.Esenasco-

nodaunariconosciutadeboleza

dell'AmericanelMediterraneo;na-

sconodalosviluppodiunmovi-

mento nazionalecomequeloarabo,

ilquale,come recentementeuna

partedelastessastampaameri-

cana giustamente rilevava,hauna

velocitàeunacapacitàdi tra-

smisione rapida—dalPakistan

finoalMarocco—chenessunal-

tromovimentodiliberazionena-

zionaledipersestessoha.Sen-

zaparlare,naturalmente,diinte-

ressieconomici,militariestra-

tegici(canalediSuez,petrolio,e

cosìvia).Posizionedideboleza

imperialistanataperglisviluppi

del regimesiriano,diqueloegi-

zianoe,ingenere,periprogres-

sideleforzepiùavanzatedel

movimentodiliberazione.Una

posizionedidebolezachetrova

poiilsuoriscontronelealtre

aggressionidiretteeindireteame-

ricane,comeilcolpodiStatomi-

litarefascistainGrecia.

Credocheperdareungiusto

aprezamentodelasituazionee

deinostricompitie,ingenerale,

deicompitidiunapoliticadilot-

taperlacoesistenzapacifica,dob-

biamoprimadituttovedereque-

stosviluppodelecontraddizioni,

senza nascondercilosviluppodi

quelealtrecontraddizioniche,nel

complesso,hannoportatoadesem-

pioalafinedelmonopolioato-

miconuclearedapartedegliStati

Unitid'America.E

inquesto

ca-

so,anchelabombaatomicaci-

neseentrainunrapportodifor-

zeentroilqualegliStatiUniti

non possonoconsiderarsicome

les

gagnants.

Bertime

- Vorreipregare

Serenidiapprofondirelaquestio-

ne afrontando—neilimitidiuna

conversazione come lanostra—

l'esamedelecontraddizioniche

sono innegabilmentepresentian-

cheneirapportifraipaesisocia-

listi,nelcampodellaclasseope-

raia,edeleforzeprogressistedei

paesicapitalistici,nelmondo

so-

cialista

e

nei

movimentidilota

per

la

liberazionenazionale.Ilca-

rattereelanaturadifferentidi

talicontraddizioni

ne

rendonopiu

difficilel'analisieanchelacol-

locazionenelcontesto internazio-

naleeperciò—comenelcaso

diquelacheormai

si

definisce

eroneamente la«questionecine-

se. - ognisforzoinquestadi-

rezioneèdavverodigrande inte-

resse.

Sereni—Nonostantetutto,

anchesepurtroppononsipuò

escluderechequestogiudiziopos-

U,nelcorsoulterioredegliavve-

nimenti,esseremutato,iocredo

chenoi

nonposiamo

afermare

che lafratturadelmondosocia-

listaedelmovimentooperaioin-

ternazionaleprovocatadalgruppo

dirigentedelpartitocinesepossa

essere interpretataaltrimentiche

comeunasiapurgravissimae

pericolosacrisidicrescenza.Può

darsichequalcuno interpretique-

stamiaafermazione insensopan-

glossistaedeccessivamenteotimi-

stico.ForseIostudiodelastoria

miportaaconsiderarechequan-

do

un

grandemovimentostorico.

e particolarmenteunmovimento

che impegna leclassisubalterne.

si

sviluppasuscalacosì

gran-

diosa,mondialeetiniversale.del-

particolarizzazioniregionalidi

questomovimentoposono indur-

reaschemiearotureanche

tragiche,chealalucedelagran-

deprospetivastoricadebbono

tutaviaesservalutati

come

ele-

mentidicrisi—siapuregrave,

prolungataepericolosa—di

crescenza.Ripeto:questoèilgiudizioa

deipaesisocialistiedel'Unione

Sovietica,èchenonsempre,nel-

lagrandiosaoperacheessistan-

no compiendo,essi riesconoada-

reanoitutti,allegrandimase

di lavoratoridelmondo intícroil

sensodelagrandiositàedelca

ratereappassionantedelaloro

opera;chenonrisultasolodala

«Nonostante tuto lascisionepro-

vocatanel inondosocialistaenel

movimento operaiodalgruppodi-

rigentecinesepuò esere interpre-

tata— sinoadoggi— come una

gravisimacrisidicoscienza "

tutt'oggi,perchéancheungio-

vane,inunacrisidicrescenza,

può lasciarcilapele.Peròalo

stadioatuale,noncredoche

abbiamoelementiperdireche

questo livelodipericolosità4ia

statovarcato.Edireicheun'al-

tracontraddizionedellapolitica

imperialisticaèquesta:lastra-

tegiadegliStatiUniti,cheha

cercatodibasarsisulcontrasto

fralaCinaeglialtripaesisocia-

listicomemomentodelastra-

tegiaglobaleamericana,finiràcol

contribúire,inultimaanalisi,a

risaldareil frontedeipaesiso-

cialisti( ameno,ripeto,che:a

gravitàdelasituazionenonrie-

elaborazionedeinuovimetodi tec-

nici,dicalcoloediprogramma-

zioneeconomica,maancorpiù

dalfatoche,perlaprimavolta

nelastoriadell'umanità,ed

an-

che

nelastoriadelsocialismo,

siafrontanoconcretamenteigran-

diproblemidelsocialismoedel

comunismo,cioèdiunefetivo

adeguamentodellaproduzione

socialeaibisognisociali; i quali

ultimi,perlaprimavolta,ven-

gonoanch'essiprogrammati,nel

senso cheancheaquestoriguar-

do,perlaprimavolta,gliuomi-

niprendononeleloromanila

decisionedeipropridestini.Cre-

dochequalchevoltailpresen-

comequelodel'60,noidobbia-

mo farequalchecorezionenel

sensodela impostazionestrate-

gica.Masulproblemadelalot-

taperlacoesistenzapacifica

(e

pongo l'accentosu

«lota

perla

coesitenza»,perchéfinoa tanto

cheesiste l'imperialismononpuò

esistereunaspontaneaedauto-

maticacoesistenzapacifica;può

esisteresoltantouna

lotta

per

impore

al'imperialismolacoe-

sistenzapacifica)

non

credoci

sianodelecorrezionieneanche

degliaggiustamentisostanzialida

fare.Credosianecessarioporre,

piùdiquantononsiastatofato,

l'accentosula

lota

perlacoe-

sistenzapacifica,difronteauna

politicacheè,invece,dimante-

nimentodelo

statusquo

o,peg-

gio,difronteaconcezionidel

tipodel

rolback

o

ad

altrepo-

liticheaggressivedell'imperiali-

smo statunitense.Quiinveceio

credochecisianodeiproblemi

nondiorientamento,madiag-

giornamentostrategico.

Non possiamonasconderciche

alcunecontraddizionisonoesisti-

tefindalprincipiodelmovimen-

todiliberazionedeipopolicolo-

nialiesotosviluppatiesonoaffio-

rateoraalasuperficie,conchia-

reza.Nonposiamonasconder-

cicheesistonooggidelediffe-

renzeevidentidisituazioniean-

chedicompitidifronteadue

tipidimovimento

e,

sotouna

certaspecie,difronteatretipi:

un tipodimovimentonelquale

la formale indipendenzaecosti-

tuzionestataleautonomaèstata

raggiuntadopolunghianni

e,

speso, lunghidecennidi lotte

eroichediqueipopoli,

che,sia

per lalorostrutturasociale,sia

per la lunghezzastesadiquesta

lota,hannopotuto,nelcorsodel-

lalottadiliberazione,enucleare

unpartito,unmovimento,un

Goldbergal'ONU:giuocodiplo-deiKikrini.:kisulaPravdadi

matico

a

quatromani(disegnoMosc(1)

SCA

aprodureinCinacertimu-

tamentidifondo,chefiniscano

colcomprometere lestrutureso-

cialistestessedellasocietàcine-

se).Masequestoèvero

anche

nel

Caso

dellaCina,losviluppo

dicontraddizionigraviètuta-

viadicaraterequalitativamente

diverso

da

quelechesisvilup-

no insenoal'economia,

alapo-

litica

e

alla

diplomazia imperia-

liste.Pare in:ommadaconfermare

che ledificoltà

dala

nostrapar-

te restanocarateristicamentedif-

ficoltàdicrescenza.Sesi

può

faredelecriticheaicompagni

tatequestenovit;t,secondoquanto

è avvernitoanche recentemente,

come sempliciespedientiperri-

solverequestooquelproblema

tecnico

delap;aniticazionedela

economia,dimnoisceinnoi

stes-

si

lacoscienzadelquadrogran-

dioso

nel

qualequestecontrad-

dizionisisviluppano

Ma l'aspetochemeritaforse

maggioreattenzione.ilcampodove

questecontraddizioniassumonoun

rilievoparticolare,èquelodei

paesiinviadisviluppo.Iocre-

dochequi,rispetoanchead

alcunidocumentidelmovimento

operaio,comunista intern.ezionale,

grupodirigentechehauna

stia

strutturazioneabbastanzasolida

ed unabasediclasseabbastanza

precisa,

anche

senonsempree

necessariamenteoperaia;cheper-

ciòassicurauna

certa

lineadi

sviluppodelmovimento,Il

caso

piùcarateristico -nonostantei

recentiavvenimenti—è,direi,

quelodela

Cina.Maposiamo

citarecasicomequelodelaGo-

rea,delVietnam,dialcunipaesi

del'America latinastessa.

Abbiamounaltrogruppodi

paesineiquali,eperla

man-

canzadiunaobietivadeterm.

natastruturadiclasseassaipre-

eisa

o,

inaltricasi,perl'esi-

stenzadiunastruturachenon

sipuòdeltuttoqualificarecome

struturadiclasse,macomeuna

struturatribaleo,comunque,in

generale,abbastanzaarcaica,!o

sviluppoannarepiùincerto.Edi-

reicheuncasotipicoinque-

stosensoèquelodeipaesiara-

bi.Neipaesiarabisemprepiùap-

pare cheilprocesodiformazione

di«nazioniarabe»,siapureat-

traversocontraddizioni,èandato

avantievaavanti.Il fatoabba-

stanza recentedelfalimentodel-

l'Unionefral'EgittoelaSiria,

lastessapermanenzainalcuni

Statiarabidigruppidominanti

monarchiciefeudali,accentuano

certediferenzedisviluppo,ale

qualifadacontrastoilpositivo

sviluppodiunaforteunitàaraba

antimperialistica,ma

dele

quali

bisogna tenerconto.Quantinon

ne hanno tenutocontosonoanda-

tiincontroaforticolpi,anche

a sconfite. Quiciscontriamoconquel

problemachefuasuotempo

valutatoinunadeterminatama-

niera:ilproblemadelaesistenza

diborghesienazionaliedella

funzionecheeseposonoavere.

Qualcheelementodirevisione

diqueste impostazionideveoggi

esseremessoallostudio.E'un

problemadianalisiobiettiva.Pe-

ròsussiste,almenonelamaggio-

ranzadeipaesiarabi,unele-

mentodifluidità,dimancanza

diconsistenzadibasediclasse

precisa,diferenziataderivantepro-

priodalastrutturadiquestipa-

si.Inmoltidiessiabbiamo,ac-

cantoapiccoligruppidiclasse

operaia,gruppidi

felabin,

dicon-

tadiniabbastanzapococaratteriz-

zati,ed inveceabbiamogruppidi

popolazionepastoraleditipobe-

duino,chehannounaloroparti-

colarestruturatribale.Tuttoci(")

rende estremamente incertalafi-

sionomiasocialedeivaripaesi

arabi

edelVicinoOriente,ecrea

quei fenomenidicuianchein

questa recentecrisisiamostati

spetatori.Iocredo

che,

perquan-

toriguardailVicinoOrientee

lacrisirecentedelmovimento

arabo,nondobbiamosottovalutare

ilpesochehannoigruppifeti,

daliereligiosireazionari.Ecre-

do cheanchequelifranoiche

sisonooccupatidiquestecose,

debbano

farsiunacertaantocriti-

casutalunequestioni,adesem-

pioqueladelavalutazionedel-

l'Islamcomediunareligione

che,

adiferenzadelcatolicesimo,

nonavendoavutorapporticon

l'imperialismo,avrebbediperse

stessauncaratereprogressivo.

Non dobbiamo

C0111(21

ere

errori

divalutazioneediprospetiva

storica.Masottolineoquestoele-

mentodelecontraddizionidel

TerzoMondo,perchécredoche

noi,apropositodiunproblema

chehaavutoungranderilievo,

unagrande importanzanelcon-

flitodelVicinoOriente,non

dobbiamo—adesempiodaie

rispostecome (pienachehovisto

darenelarecente letteraagliin-

telletualiarabidapartedialcu-

niinteletualiitaliani,tracuial-

cunicomunisti.

Credochesiastatounerore

estremamentegravedelmovimen-

tiinazionalediliberazionearabo

quelodiporre l'accentosuladi-

qruzionedelloStatodiIsraele.

Ma nonsonocosì fortementecri-

ticoApropositodiquestapa-

rolad'ordine,perleragioni,

esenzialmenteperleragioni,che

sonodeteinquelaleteradegli

inteletualiitaliani.Certo,èvero

che inqualsiasicondizione,

un

erore

diprincipio—equesto

èunerorediprincipio,perché

noisiamocontroladistruzione

diqualsiasiStatocheabbiauna

sua esistenzaobiettiva—sipaga.

Ma se,

comeabbiamoildovere

difare,aquestomovimentodi

liberazionevogliamodareilno-

stroappoggio,dobbiamodirele

cose inunamanieraobietivamente

giustaecomprensibileagliintel-

letualiealmovimentodilibe-

razione,nelmomento incui

Israe-

lesta trasformandolasuaesi-

stenza inunaaggressioneper-

manente controilmondoarabo.