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Ildibatitosuscienzaesocietà

La competizione

CaroDiretore,

nongiudicherai,spero,tardivaquesta

mia letera,anchesel'articoloacuisi

riferisceèapparsogiàdaalcuneseti-

mane,suln.6de

IlContemporaneo.

Non

sono,dopo tuto,andatoaldilàdelmese

cheèconcesoallettore,spesoassilato

daproblemieimpegni«immediati»,per

sofermarsisulsupplementoculturaledi

Rinascita.

Sul temaafrontatodal'ultimo

numerodeIl

Contemporaneo

—ilgrande

temadelrapportotrascienzaesocietà—

sistad'altrondesviluppandoancorala

discusionesulecolonnedi

Rinascita,

e,

amepare,assaiproficuamente.agiudi-

caredacontributi impegnatiestimolanti

come quelodiJ.P.Vigier.

L'articoloapropositodelqualedesidero

esprimertiriserveedissensièquelodel

compagnoMarcelloCini.«Progresouma-

noeschiavitùprodutiva».Dopoessersi

ampiamente intratenutosulruolodella

ricercascientificaneipaesidicapitalismo

sviluppato,avanzandoaquestoproposito

unaseriediacuteconsiderazioni,ilcom-

pagnoCinipassa infatinel'ultimaparte

del'articoloatratareinmodo,ame sem-

bra,assaisommarioproblemidicaratere

moltopiùgeneraleecompleso (quelle

cheeglichiama«alcune ipotesisulepro-

spetive legateal'edificazionediunaso-

cietàsocialista, industrialmentesviluppa-

ta»),partendo«dal'impostazionekruscio-

vianadelproblemadelacompetizionefra

iduesistemi».

IlcompagnoCinidà innanzitutodique-

sta impostazioneunaversionechemipare

del tutoinesata,presentandolanonsolo

come«sfidaalaproduzionedeibenidi

consumo »maaddirituracome«sfidaa

uguagliareesuperaregliStatiUnitisul

pianodeibisogniartificialiedeiconsumi

imposti»!Bastasfogliareilprogetodi

programmao i rapportipresentatida

KrusciovalXXICongressodelPCUSper

rendersiancoraunavoltaconto,

in

primo

luogo,che l'obietivochealloracisipro-

pose fuquelodisuperaregliStatiUniti

nelaproduzionepro-capitecomplessiva;

perciòcheriguarda,inparticolare,lo

sviluppo industrialedel'URSS(finoal

1980)cisiorientòversounulterioreforte

sviluppodell'industriapesante,aumentan-

do peròsensibilmentegliinvestimentinel-

leaziendeprodutricidimezzidipro-

duzionedestinatial'industrialeggerae

alimentare,all'aericoltura,ecc.,epreve-

dendounsensibileavvicinamentotra i

ritmi

diincrementodellaproduzionedi

benistrumentaliequelidelaproduzione

dibenidiconsumo (mapermanendouno

scartodicircail20%adannodiquesti

ultimi).Sièposto,certamente,ancheneglianni

cheprecedetero l'elaborazionedel«pro-

gramma ventennale»delPCUS.comeuno

deiproblemi fondamentaliquelodel'ele-

vamentodeltenoredivitadeipopoliso-

vietici:dettociò,nonsicomprendeperò

qualesignificatoabbia l'afermazionedel

compagnoCinisecondocui lanciandosiuna

sfidaagliStatiUniti

anche

sulpianodela

produzionedeibenidiconsumosisarebbe

commeso«l'eroredilasciareal'avver-

sariolasceltadelterenoaluipiùfavo-

revole,cioè[sonoiochesotolineo]

di

accetare(?)proprioquelmeccanismodi

sviluppodelasocietàcheportaarafor-

zarelebasidelsistemacapitalisticoan-

zichéafarlesaltare».Eancoramenosi

comprende comeabbiafatoilcompagno

Ciniaparlarediaccetazione,daparte

del'URSS,disfidaauguagliareesuperare

gliStatiUnitisulpianodeibisogni

arti-

ficiali

edeiconsumi

imposti.

quandosap-

piamo chegliobietiviprioritarieranoe

sono,

in

questocampo,perl'UnioneSo-

vietica l'aumentodelaproduzionedelgra-

no, l'aumentodellaproduzioneedelcon-

sumodicarneedilatte,l'aumentoeil

miglioramentodelaproduzionedivestia-

rioediscarpe,lasoluzionedelproblema

deglialoggi.Nonsono forsequestedele

vitaliesigenzedibenesseredasoddisfare

semprepiùpienamente,alpuntoacuiè

giuntolosviluppodel'economiaedella

societàsovieticaeamanoamanoche

cresceesielevaulteriormentelacapacità

delsistemasovieticosiadimigliorarele

condizionidivitadeipopolisovieticisia

difarfrontealleresponsabilità interna-

zionalidell'URSS? Pareame,inconclusione:1)chesi

deba tenereingrancontol'invito,con-

tìnutonelrecenterapportodelcompagno

Alicata,alComitatocentraledelPCI,a

non cadereinunagenericaeinfondata

polemicaglobaleneiconfrontidelcosid-

detto«krusciovismo»:occore invecesa-

percogliere,accantoaifondamentaliele-

mentidivaliditàeairilevantisuccessi

dellapoliticadell'UnioneSovieticanelpe-

riododeladirezionediKrusciov,isuoi

reali

puntididebolezza.Traquestiva

consideratalasopravvalutazionedelmo-

mentodellacompetizioneeconomicatra

socialismoecapitalismo:lasopravvaluta-

zione.cioè,delruolodelraforzamentoe

delprogressoeconomicoesocialedel-

l'URSSnelacompetizionetrasocialismo

e capitalismo.

Non potendosiperaltro ignorarelagran-

dissima importanzaanchediquestoraf-

forzamentoeprogresso,vaconsiderata

criticamenteanchelapalese insuficienza

deirisultatiraggiuntinelcampo economi-

co (einnanzituttonell'agricoltura):insuf-

ficienzachevaanche ricondota(siveda

aquestopropositoquelchehascritto

GiuseppeBofanelsuoultimolibro)ai

problemiaperticircailrapportochecor-

re,nelafasecheatualmenteatraversa

lasocietàsovietica,trasviluppodela

clemecraziaesviluppoeconomico:2) il

complessoedecisivoproblemadeltipodi

rapportiedivalorichedevecaratteriz-

zareunasocietàsocialista,cosìcome

quelo (chepurevieneevocatodaCini)

delosviluppodeipaesisocialistiecono-

micamentemenoavanzatiedeipaesiex-

coloniali,nonpuòseriamenteafrontarsi

sulabasedisommariecontrapposizioni

o arbitrariaccostamenti.cheoscurino,tra

l'altro,l'incontestabileesigenzadiunele-

vamentodeltenoredivitadelemasse

inunpaesecome l'UnioneSovietica.E'

augurabilechesuquestiproblemitrovia-

mo tutti ilmododinortareavantipiù

approfonditiepacatidiscorci.

GiorgioNapolitano

Batutad'aresto per leRegioni

CaroDiretore,

seèverocheintutoilnostrodiscorso

politicoèstatoedèsemprepresenteil

neso traprogressoeconomicoedemocra-

zia,èancheverochenela traduzionepra-

ticadiquestodiscorsosisonomanifestati

talisquilibrichelalottaper l'ordinamen-

todemocraticodeloStato

e,in

partico-

lare,perlaRegionehaconosciutouna

grosabattutadiarrestonelmomento in

cui,conilprevaleredeigruppipiùmode-

ratial'internodelcentro-sinistra,sitor-

navaal'accentramentoburocratico,tradi-

zionale lineadelconservatorismo italiano,

costantedelapoliticadeleclassidomi-

nanti incentoannidivitanazionale.

Laquestioneèdigrande importanza

perchéilcolpopiùserioaquesta linea

conservatriceeaccentratriceeravenuto,

dopo laparentesidellaResistenzaedopo

ilpesantedecenniodimonopolioelenca-

ledelpotere,propriodallelotediquesti

ultimianniincuiloscontropolitico,per

ilmodificarsideirapportidiforzaeper

l'inizialeroturadelvecchioequilibrio,ten-

deva (etendeancora)adivenirepiùrav-

vicinatoerisolutivo.C'èstato,enonsolo

nelapraticamaprimaancora— iocre-

do—nell'orientamentonostro,ilpreva-

leredegliaspetieconomicimentrealcune

grandieatualirivendicazionipolitichedi-

venivano appendicideiprimiperdendoogni

lorocaratereautonomo.Siprenda l'esem-

piodelPianoeconomicoedell'EnteRe-

gioneesivedràchequestivenivaeforse

ancoravieneconcepitocomepurostru-

mentodiatuazionedelpiano regionalee

nazionale. Non sfuggea

me

il

legametra

ledue

questioni,maquisivuoisotolineareil

caratereautonomodellabatagliaperla

democraziaeperunanuovastruturadel-

loStatomoderno.L'esperienzaumbrapuò,

almeno inquestocaso,fartesto.Nons'è

rifletutoasuficienzasul fattoche inUm-

brialabattagliaregionalistasisviluppò

indipendentementedaleloteedaleini-

ziativechepoiportaronoalaelaborazione

delPianoeconomico regionale.Ledue

azionis'intrecciarono,s'influenzarono,

ma

furonodistinte,autonome,addiriturado-

tatedibasipoliticheecentrididirezione

diversi.Nelevarieiniziativeeloteeco-

nomiche confruironospeso forzesocialie

politichecontrarieal'attuazionedelaRe-

gioneenontuttiipartitipoliticichepar-

teciparonoallagrandeesperienzadela

programmazione regionale feceropartedel

Comitatoperl'atuazionedelaRegione.

Ilmovimento regionalista,d'altraparte,

fupromossodapartiti,gruppieuomini

che sentivanoprevalentiiproblemidela

democrazia.d'unoStatopiù liberocostrui-

tosul'autonomia,concepitacomemododi

organizareunapiùlargapartecipazione

delepopolazionialavitadeloStato.

SivolevalaRegionecerto,ancheper

averepiùfabbricheeun'agricolturapro-

gredita,maprimadituttoperessere—

sicetsimpliciter

—piùliberi,pervivere

inunoStatopiùdemocratico inmodo che

fosse consentitoatuttidicontaredipiù,

su tuttiiproblemi,pertuttelescelte,an-

cheperqueleeconomichemanonsolo

perquele.Questocarattereautonomodel

movimento regionalistafusofocatodal

prevaleredegliaspettieconomicipercui

sigiunse finoapostulare,inqualcheca-

so,unaorganizazioneamministrativae

politicacostruitasuicomprensoriecono-

miciofuscandoilgrandesignificatosto-

rico.culturale,economico,sociale,politi-

co,psicologicodeitradizionalicentridi

vitaassociatachesonoiComunielaRe-

gione.Maquelodel'Umbriaèunesempio.

Inaltrepartidelpaese.dovelariven-

dicazionedelaRegionenoneranientedi

piùd'uncodicilodel'iniziativaperlapro-

grammazione economica,labattagliare-

gionalisticanonebbeampiezaedurata

apprezzabili.Ildifetoèstatoedègene-

rale:inquestiultimianni,

néai

liveli

regionalinéaquelonazionale,v'èstato

ilsuficiente

impegnodistudio.

diriflessio-

neediazionesuiproblemideloStato

democraticoedelleRegioni.

E questopuòesseredipeso forsedala

convinzione (illusione)cheèpossibileave-

reunpianoeconomiconazionaleeregio-

naledinaturademocraticasenzaavere

unoStatodiversodovecontinomenoi

grandigruppicapitalisticiedipiùi la-

voratori: l'ilusione,cioè,chesiposaca-

povolgere lapoliticaeconomicadeigruppi

dominantichecondannamolteregionial-

l'aretratezzasenzacolpirlineicentride-

cisividelpotereesenzacreare,dalafab-

bricaalComunealaRegionealParla-

mento,nuovierinnovatistrumentidide-

mocrazia,capisaldi indispensabilieinso-

stituibiliperunanuovaavanzatademo-

cratica.L'Umbriaavevaelaboratoilsuo

Piano regionale,maessononsiatuerà

finoachenonsarà«armonizzato,con

ilPianoPieracciní,

cioèfinchénonsarà

svuotatodeisuoicontenutipiùavanzati.

Ilrecentescioperoregionalecostituisce

un'importante fasedelalotaperrespin-

gerelapoliticamoderatadelcentro-sini-

stra,madalasuastessaesperienzaemer-

ge lanecessitàdelaripresadelabata-

gliaperlaRegione.

Non bastadunque fareunpianoregio-

nale. Intantoènecessariochelabataglia

per laprogrammazionesicombatta,ali-

velo regionale,intutoilpaesee,poi,

che essasiaaccompagnatadaun'unizia-

tivacontinuae

autonoma

suiproblemipo-

liticideloStato,promuovendoevincendo,

anchesuquesto tereno,alcunedecisive

battaglie.

Marxismoesociologia

SignorDirettore,

nel libroLa

sociologia

diFrancoFera-

rotialepagine126-127 l'A.trateggiabre-

vementeirapportifralasociologiaela

dialetticadiMarx,facendodelaprima

uno strumentoconoscitivosicuroperché

con ladutilitàdeisuoimetodipuòadat-

tarsiaimutamentimolteplicidelarealtà

nelsuodinamismo,mentreilmarxismo

« blocherebbe»equindimistificherebbe

larealtàcostringendola inunavisionedia-

leticadogmaticaincuitutoèdetermi-

natoapriori.Citoinproposito.permag-

gioreprecisione,leparoledelFerraroti:

« ...Nelmomento stessoincui,criticando

le ideologieborghesi,ilmarxismoannun-

cialapropriaverità,essosiobietivizza,

cioèsialienadasé..[Ciò]comportala

metafisicizazionedelosviluppostoricoe

delasuadirezione,latrasformazionedel

corsostorico in

naturgesetz

eilsuoconge-

lamentoa

priori

inunoscattodialettico

dogmatico».

Sehobencapito,daquelochevien

dopoedaciòcheho letoinaltriscriti,

larotturafrasociologiaeteoriadiMarx

verterebbesullaconcezion

edeiconflitidi

classenellorodinamism

o inquanto.se-

condoFeraroti.Marxno

n riconosce«le

funzionielacomplessadinamicadeigrup-

pi intermedi..Infatti[perlui]dall'indi-

viduo atomisticamenteconcepitosipassa

senzamediazionialaclasse..».Eancora

queladiMarxèunavisionedualisticari-

gidadelconflitodiclasse(fradetentori

delcapitaleeproletari),eognialtradif-

ferenziazionenonsarebbediclasse(che

èperMarxunconcetosostanzialistico,

basatosu

fatti

realiecioèilpossesoo

menodeimezzidiproduzione,ilchelo

rende ancheunprincipiometodologicosi-

curoecostante)ma riguarderebbeilceto.

ilrango,laposizioneolostratochesono

determinatidavarifatorisituazionalie

localietemporalienonpossonoquindi

costituiredeiprincipimetodologicivalidi

diricercacome loèinveceilconcetodi

classe.Ora,iodico,finoachepuntoèaccet-

tabilelavanificazioneditalielementiche

sisonorivelatifecondissimi,peresempio,

nelaricercamicrosociologicaechemi

sembra costituisconodelediferenziazioni

importanti,edicuisidevetenerconto,

nelesocietàmoderne?Riconducendola

questioneaterminisinteticieconclusivi:

ilpensierodiMarxsiopponedunquea

ognisociologiacome ricercanuovaeori-

ginale?Perilpensieromarxistapiù

at-

tuale

laquestionesiponeancorainter-

minidiinconciliabilità?

Gioachino

Greco

Monreale

CisembracheancoranelasuaSociolo-

giaFrancoFerarotisisiaatenutoauna

interpretazioneridutivaevolgarizzatadel

RafaeleRossi

Terni

pensierodiMarx: interpretazionechepare

abbiainpartemutato,aquantorisulta,

tral'altro,daunsuo recentescrittosul-

l'Unità.Assaidiversa,peresempio,èsta-

talaposizionediunGramsci,cheaveva

chiarissima lacoscienzadelastoricitàdel

marxismo, implicitanelmarxismostesso,

ene ipotizzavailsuperamento inunanuo-

vaediversafasestorica.Questoperil

primopunto.

Perilsecondopunto:afermarechela

borghesiaeilproletariatocostituisconole

due classi fondamentalidelasocietàcapi-

talisticanonsignificaaffatodisconoscere

laposizione,ilruolo,elastessa funzione

nelaprassideglialtristratiecetisociali.

Bastaconfrontare,aquestoproposito,quan-

toèdetonelManifestoapropositodela

piccolaborghesiaedelsotoproletariato.

Omeglio,basta leggereleminuzioseana-

lisicheMarxcompienelesueoperestori-

che (cfr.

Lelottediclasse inFrancia)per

vederedispiegatononsoloilmovimento

deleclassifondamentali,maditutoil

tesutosociale.Delrestotutalaelabora-

zionepolitico-praticadeipartitimarxisti

conferma l'estremaatenzionedaessisem-

prepostaaigruppisocialidiversidabor-

ghesiaeproletariato.

Da questopuntodivista (come,delresto,

daaltri)nonparevisiacontraddizionetra

metodomarxistaericercasociologica:

sempre chequest'ultimanonsipongaco-

memeradescritivaparziale.masappia

mantenersiancorataalpuntoessenziale

diriferimentocostituitodalatotalitàso-

ciale(peresempio:lasocietàcapitali-

stica).

"Democrazia progressiva"

CaroDiretore,

ho lettoconatenzionelacriticacheVa-

lentinoGerratanafadeloscritodiAmen-

dolaapparsoinaprilesu

Rinascita

(vedi

inumeri17e27dellarivista)e,forsemi

sbaglierò,mailmioparereènegativo.

LacriticadiGeratanamièsembrata

abile,maforzata.

Ilsuccodelcontrastoèl'interpretazione

del«metododelademocraziaprogressi-

va»secondoCuriel;daquipartonole

due accuse fondamentalidiGeratana:

primo:

«indebita trasposizionedeitermi-

ni

in

cuisiponevalalotapoliticain

Italiaintornoal1944aunasituazionedel

tutodiversacomequelaattuale»;

se-

condo:

senza«elaborazioneorganicadi

determinatiprogrammiditransizione»