

fattocheiprimidueepisodidi
Guerra
e
pace
noncostituisconodavverounesem-
piodiquelcinemadi«fatti»(echesiain
«fatto»essostesso)alqualealludevaMi-
chailRommnel'interventosopraricordato.
Alamodernacategoriadelcinemadì
« fatti»appartiene inveceil filmunghere-
se
Ventiore;
equestofilmèdestinatoa
costituireun«fato»dirilevanteimpor-
tanzapertuttalaculturaprogressiva,
oltrecheper ilmovimentosocialistain-
ternazionale.Sitrattadiun'analisiferma
e coraggiosadel'indimenticabileanno '56.
Ilfilmètratodal'omonimo romanzodel-
loscritoreFerencSanta,pubblicatoun
anno faaBudapest.L'analisi,inessosvi-
luppata,delconflitochediecianniorsono
siverificòinUngheriafraladegenerazio-
neautoritariadelpotereelaspintaa
proietareversounpiùgiustofuturole
basidellasocietàsocialista,èdeltutto
concordeconquelaasuo tempofornita
daicomunistiitaliani.Maciòchepiùcon-
taècheilregistaZoltanFabri,oltread
averdiretoil filmconvibrante immede-
simazioneumana,ancheconipersonaggi
piùcontradditorienegativi(come,ad
esempio,queldirigentedipartitochenul-
lahacompresodelatragediaungherese
e cheètrasportato,dagliavvenimenti,a
uccidereuncontadinoreodiaverparte-
cipatoalmovimentodiprotesta),haan
chesaputocostruireunastoriamultipla,
dovepassatoepresentesiintreccianocon
efficace libertàdilinguaggioedovela
prospetiva,lungidalpresentarsirisol-
ta,siponeunicamentecomeproblema
apertodavantialosviluppodemocratico
delanuovasocietà.Enonsoltantodela
società,madegliindividuinelalorocom-
plesadiversitàumana.
Nonèdunquesoltantoil latopoliticoa
imporsinelfilmdiZoltanFabri,mail
risultatoespressivo.Unfilmdiquesto
tipovabenoltrelaparzialecapacitàcri-
ticadelmetododiAntonioni;anzi,aquel
metodosioppone riproponendolaneces-
sitàdistoricizzarei conflitiedirealiz-
zare,intalmodo, l'indipendensabilecol-
legamentodelcinemaconlegrandimasse.
GlialtripremidelIVFestivaldiMosca
sonoandatiaquasitutti i filmchesi
sono impostiall'attenzionedeglispetato-
ri,eperfarequestolagiuriaèpersino
ricorsaalaistituzionediriconoscimenti
speciali.Seciòèstatoutilepersegna-
lare,nelmododovuto,il filmdiValerio
Zurlini,
Lesoldatesse,
equelodelojugo-
slavoMimica,Prometeodel'isoladiVi-
sevica,
nonavrebbeperòdovutoservire
ametereinluceilfilmdel franceseYves
Ciampiche,oltreaessereunasortadi
pessimacopiadel
DotorStranamore,
ri-
sultasopratutounasmaccataesaltazio-
nedelacosiddeta
forcede frappe
delge-
neraleDeGaule.Enemmenoavrebbedo-
vutoservire,amioavviso,ameterein
evidenza l'americano
Lagrandecorsa
e
ilromenoIl
morobianco,
unasdolcinata
favoietaasfondogenericamentepacifista.
NelFestivaldeicortometraggièstato
invecegiustamentepremiato(alsecondo
postodopolojugoslavo
Lacrimesulviso)
ilfilm
Due,
operaprimadeltrentennere-
gistasovieticoMihailBoghin.un ingegne-
rechehapreferitopassarealcinemat
cheharealizzatoquestapelicoladicirca
milemetri(mezz'oradiproiezione)come
saggiodelsuodiplomaal'Istitutocine-
matograficodiMosca.
Due
èlastoriadel-
l'amorefraunostudentedioboealCon-
servatoriodiRigaeunagiovaneragazza
cheappare,suleprime,soltantotaciturna
e ritrosa,mache,aduncertomomento,
sirivelasordomuta.Il filmnonhanula
difacilmentepatetico,comeilsoggetto
lascerebbe immaginare;èunracconto
orastruggente,orapersinoironico,quale
potrebbeessereuscitodalapennadiun
Babel,maancheconmaggioreparsimonia
descritivaeacutezzapsicologica.Gliat-
tori—VictoriaFeodorovna,19anni,eVa-
lentinSminirtzki,20anni—sonopresi,
comesuoldirsi,dalastrada.Quandoil
filmhaavutol'eccezionaleonoredipas-
saresuloschermodelagrandesaladel
Cremlino,glièstatatributataunaforte
ovazione.Siapuresotolaformaobbli-
gatadiuncertosperimentalismo,Mihail
Boghinhafornitounaltroesempiodiquel
cinemadiafatti»delqualelaculturadi
avanguardiahaurgentenecessitàsenon
vuolperdersinellabirintodeleipotesi,e
senonvuolassistere,appartatoeinsensi-
bile,altrionfomassicciodellaindustria
culturalechesemprepiùdimostradinon
conoscere frontiere(vedi ilsuccessodi
Matrimonioal'italianapressoilgranpub-
blicomoscovita).
Auguriamocicheil VFestivalcinema-
tografico internazionalediMoscasiapre-
paratoinmodo taledacostituireunabase
importanteperlosviluppodiuncinema
di«fatti».
AntoneloTrombadori
RecitandoBecketsulerivedelTevere
AspetanoGo clot
inun teatrinodi legno
Con l'estate,ruderiromani piazzeri-
nascimentaliricanzinciaizoaospitarespet-
tacolidiprosa:menodispendiosidiqual-
cheannofa,piùrazionalmenteorganizzati
in«giri»checonsentano loronontanto
(oalmenononsoltanto)diraggiungere
pubblicipiùvasti,quantodicumularecon-
tributie«minimigarantiti»didiversi
entituristici,oltreaquelidispostiuna
tantumdalministero,recanotutaviachi
piùchimenotutti ilsegnodiunviziodi
fondo,cheèl'improvvisazione,lacasua-
lità.Sembranosegnarelarivincitadel
piccolo impresariatoartigianale, ilquale,
costretoaimargininelepiù impegnative
stagioniinvernali,si rifàorasulveluto
deicontributituristici,restandoovvia-
mente indiferenteaogniautenticapro-
grammazioneculturale.Rischiadiimporsi
cosìunospiritoabbastanzaanalogoaquel-
loche trasformacertenostrelocalitàesti-
ve«massificate» insqualididormitori,
dovesoleemaresonochiamatiasupplire
alemilelacunediun'organizzazionecre-
sciutatroppoinfretta.Quitoccaaipini
diOstia,al'incantodiunavecchiacavea
romana,aunmiracolosodecororinasci-
mentale,aisolenniruderidelForo,didi-
stroredaleevidenticarenzeartisticheil
turistao ilpubblicoaccaldato.Quando
nonsoccoronoi solitiPlautoeTerenzio
che fannotantocolorlocaleanchese
oramaièinvalsol'usodicondirlial'ama-
tricianaquasifosserodegli«scanzonatis-
simi»estivi,elasciandoingenereda
parteShakespeare(quest'annosoloDe
LulohadatoaVeronauna«contamina-
zione»basatasuiDuegentiluomini),si
vaincercadiqualcosadimenoovvioo
dipiù«atuale»:unrecitaldantesco,ma-
gari,olariesumazionedelaLeggendadi
ognuno tentatadaOrazioCostaaVale
Giulia,oNozzedisangueconlaFracci
chehapresolemoseaFiesoleestagià
girandoperaltre«piazze famose»,ecosì
via.Quasimai icomplessi fannocapoa
compagnieoateatristabiliregolarmente
operanti.eanchequandonerecanolasi-
gla,sonoil piùdelleVolteimprovvisati,
raccogliticci,conregieapprossimativee
dipuromestiere.Senzapretenderedifare
d'ognierbaunfascio,unesempiobasterà
pertutti.Sitrattadiunospetacoloche
sulacartaavevaalmenoilmeritodipro-
poreuntestoancoranuovoperRoma,
e
riccodisottilivirtùdemistificatoriepro-
prioneiconfrontidelostraordinario,ini-
mitabileambientecheloospitava:losta-
diodiDomizianoinvetaalPalatino.11
testoeraRomoloilGrande,unadelepri-
me operedeldrammaturgosvizzeroFrie-
drichDirenmat,imperniatasulafigura
— nonstorica,percarità,ma liberamente
reinventata—del'ultimoimperatorero-
mano,RomolodettospregiativamenteAu-
gustolo,chedeposelacoronad'Italianel-
lemanidiOdoacre.
Scritapocodopolafinedelaseconda
gueramondiale,lacommedia recailse-
gnonontantodegliacriumoridiunG.B.
Shaw,cuipuremoltadelasuperficiale
corosioneantieroicaesmitizzantepo-
trebbefarpensare,néquelodelalirica
eleganzadiunGiraiuloux,cuiperaltrolo
avvicinauncertogustoperlavaghezza
ideologicaeperlepausemeditative,quan-
topiutostoquelodiBrecht:maunBrecht
assaisuigeneris,nelqualealatensione
politicaeideale,all'appeloalarespon-
sabilitàealasceltadelospetatore,si
siasostituitounagenericaseppurnobile
predicazionepacifista.Ilrisultatoèquindi
piùdisuperficiechedisostanza;ma lasu-
perficieèbrilante,riccadispuntiintelli-
gentiesensibili,pienadirichiamialla
tragediadacuil'umanitàeraappenausci-
taquando l'operafuscritta:accantoalla
secaeaspracondannadegliimperiali-
smi,circolaunameditazionesullastoria
cheadispetodelamelanconiadifondo
sembra iluminarsidelesperanzedique-
glianni.L'autoironiadeipersonaggiap-
prodaaunasortadialegriachenond
umorismo,ma intuizionediunapossibile
fiducia.Lachiavedel'operaèdunquetut-
t'altrochecomica,anzi,dovebrila,sono
scintileliriche.
Invece.affidataaunregistaespertodei
cosiddetticlassiciestivi, ilDeMartino,
iltestodiDirrenmatèdiventatopoco
piùcheunafarsa:scritabenino,mauna
farsa.Esìchegliattori,individualmen-
te,sonodiuncertovalore,dalprotago-
nistaMarioScacciaaibraviSolerieBo-
nagura.daGiulioPlatoneaRomanoBer-
nardi (meno inveceleattrici,PinaCeie
AndreinaPaul).Solochenonc'ènessuna
ragionealmondo,senon l'occasioneesti-
va.perchéstiano insieme.Enoisempre
piùciandiamoconvincendocheprofes-
sionismo teatralenonsignificanula,al
difuoridistudieaspirazionidigruppi,
dilavoroincomune,disceltainqualche
ideale. Inquestasituazione,sperochenessuno
citacceràdidemagogiaedipartitopresa
se tratuttiglispetacolichehannopreso
lemoseinquestesettimanepreferiamo
sofermarelanostraattenzionesullavo-
rodiungruppodigiovani,checolpro-
priosacrificiopersonaleeoperando insie-
megiàdaquatr'anni,hannoorganizzato
per l'estateromanaun«festivaldiBe-
ckett»,per ilqualesisonocostruitiun
teatrinoinlegnosuuncampoquasitra
icannetielezanzaredel'ansadelTevere
aPrimaPorta,primaancoracheilfiume
entriincittà,inunpaesaggiocheanche
dinoteèpien dimoderno fascino,tra
iraccordideleautostrade,laferrovia,
ilontanissimiriverberideineone il si-
lenziodelacampagnacaldaenebbiosa.
Dirigeilgruppo—cheprendeilnomedi
«teatrodelaripresa»eche l'annoscorso
haoperatoaGenovacome«studio»ap-
poggiatodaquelaefficientissimaStabi-
le—unregistapienodientusiasmo,se
voleteanchediintemperanze,madiidee
chiareerigorose,CarloQuartucci,elo
compongonounadecinadiatoriediat-
tricidiformazionenonaccademica,cre-
do,maaffiatatiedisciplinaticomepochi,
e sopratutointentiaunaricercadistile
chesta incominciandoadareisuoifrut-
ti,perchéaccantoal'inevitabileaccen-
tuazionemimicaeclownescamutuatadal-
leneo-avanguardie internazionali,avverti
giànelarecitazionebarlumidiintuizioni
realistiche,dilogicaedicoerenzaespres-
siva.EssicipresentanocosìunAspetando
Godotabbastanzaantiteticorispetoaimo-
duliconcuil'autoreeilsuoregista,Ro-
gerBlin,loimposeroapartiredal1953
aParigiepoialteatroditutoilmondo:
unBecketpercosìdire«tiratoinfuori»,
perquantopossibilelogicizzato,attraver-
soimezzidiunateatralitàmèyercholdia-
nache tendeaestraredaltestopiutosto
che l'immobileangosciadiunoratoriofe-
nomenologico, joycianoprimachekafkia-
no,ladisperataeinutiledanzadimorte,
continuamentedelusaecontinuamenteri-
presa,del'umanitàsottol'incubodel'èra
atomica.Contutti i limiticheessapuò
trovarenel'esperienzadiungruppodi
giovani,debbodirechetaleinterpretazio-
nemipersuadeecoglieaimieiocchicon
maggiorepuntualitài rafinativaloripoe-
ticideltestobecketiano,diquantopo-
trebbefarlouna insistenzasuivaloridela
« parola»,eindiretamentesuletesidi
unapseudo-avanguardia irazionalista.
Giacché,amiovedere,sonoproprioi
testidiBecketalcentrodiunodeipiù
grossiequivocidelteatrocontemporaneo.
Interpretatiinchiavestretamentelete-
raria,comeèstatofattoquasisemprefi
nora,essiappaionosolocomeunciarpa-
me,unsotoprodotodiunaavanguardia
vecchiadialmenocinquant'anni:persino
Maeterlinck,cheavanguardianonera—
vienfattodidire—avevaintuitocerti
moduliespressivianaloghi,nondiciamo
neppureApolinaireo i «dada»o i sur-
realisti.Chiusoinqueitermini,opeggio
tiratoversounariscossairazionalistae
mistica,Becketrischiadiesseresoloun
simbolistainritardo;lesue immagini,piut-
tostocheframmentidiveritàcontempo-
Una scenadi
AspetandoGodot
ranee,sonoalegorie,edellucido,poetico
realismo frammentariodelsuo linguaggio
rimanesololadisgregazione,ilgiocopseu-
do-realistico,unaspeciedicaricaturadi
epigonocechoviano finalmente liberodipre-
occupazionisociologicheecomicamente in-
tentoacaricarsiaddossoidoloridelmon-
do,butandoneaccuratamenteamaretut-
telesperanze.Perquestoèungrosso
equivocoaverapparentato l'assurdodiBe-
cketaifunambolismidiJonesco,eaver
contrappostolasuadisperazione,nelpa-
noramadelteatrocontemporaneo,alavi-
rileutopiadiBertoltBrecht.Eperquesto,
mipiace intravvedere inveceunapossibi
litàdistoricizzareglistessiinnegabiliva-
loripoeticicontenutineineri,dis
peratitestideloscrittorefranco-irlandese,
co.sicomeperviedipurateatralità ig
randiregistidel'avanguardiarussadeglianni
DiecieVentiintuironopersinonelsimbo-
lismolibertylalucidapercezionediun
mondo checambiava,leforzerinnovatrici
chebalzavanoallaribalta.
Ora,nonvogliodirecheil lavoro
Quartucciedeisuoiragazzicolgaquesto
possibilitàinognisua implicazione:èim
presadafartremarealtriregisti,benpiù
maturierigorosi.Maessosimuovein
questadirezione,faspettacoloenonora-
torio,nonsiaccontentadipiangerein
musicagestualeoverbalelafinedelmon-
do,macichiama,conmezzichiari,talora
persinopopolari,astarcinelmezo,nelo
sfacelodeltempoedelospazio,perrico-
minciaresempredaccapo,condisperata
fiducia.Emièpiaciutalaluciditàconcui
tutol'impiantoregisticohatesoapreci-
sareirapportitraleduecoppiediperso-
naggi,iclochardsVladimiroedEstragone
(impersonaticoneficaciadaLeoDeBer-
nardiniseRinoSudano)condannatial'at-
tesa inerteappenaconsolatadalasolida-
rietàdel'abitudine,e ilPadrone legato
aloSchiavo(gliattoriCinierieMaria
GraziaGrassini).E'diquachescaturi-
scequelalineacheabbiamodefinitora-
zionalisticadelaregia,elasuarelativa
novità.Tutecosechecifannobenespe-
raredelfuturolavorodiquestigiovani.
BrunoSehaeherl