Table of Contents Table of Contents
Previous Page  29 / 32 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 29 / 32 Next Page
Page Background

*

- •"«

.•

co-

Pr 5 - - • .

_

-- . •

.

...

..

--t:retttrm2err,nx22,••_vett

.t.nu

-

CattolicinellOtocento

Anzituto,quailgruppisipossono

definire«catoliciquandosidiscor-

redelRisorgimentooppuredeiprimi

decenniunitari?Questaquestione,la

cuisoluzioneènecessariaperchèil

discorsopossaprocederesenzaequi-

voci,èafrontatadaArturoCarlo

Jemolo inunsaggiopubblicatoinun

recentevolumemiscelaneoincui

sonoconsiderati iprincipaliproble-

miriguardantiilrapportotrailRi-

sorgimentoe i cattolici ( I cato-

licieilRisorgimento.SaggidiG.Am-

brosetti,F.DelaRocca,R.DeMattei,

G.DeRosa,F.Fonzi,A.C.Jemolo,

G.Maranini,E.PasserinD'Entrèves,

M.Vaussard.Roma,EditriceStu-

dium,1963,pagg.156,L.1500).AJe-

molo sembrache,pernonfaretroppe

esclusioni,sidebbanochiamarecat-

toliciquantinonevorebberopersè,

peri figli,perquelichenasceranno,

perilpopoloitaliano,unadiserzione

ounaffievolimentodelsentimentoe

dellapraticacattolicaP.Tratemolte

possibili,questadefinizionediJemolo

certamenteabbastanzacomprensi-

va,maèanche.anostroparere,trop-

ponegativa»,perchèconsiderai

limitioltre iqualiuncattolico,sui

pianoreligioso,nonpuòspingersi,

piutostocheilcatolicesimocome

fatorespecificoedeterminantedi

unadatalineapolitica.Anoisembra

invecechenelostudiarei catto-

lici»nelRisorgimentosiapiùutile

fermarsipropriosuquantisostene-

vano laloroazionecolrigidorichia-

moalatradizionepoliticadeltaChie-

sa (poteretemporale, ideologiesovra-

nazionali);enonperriprendereuna

polemicasetaria,?Tinpercompren-

deremeglioiltravagliodeicatolici,

inquantotali,nellaformazionedella

nuovasocietànazionaleenelacrisi

delasecolareconcezionediRomaca-

pitalepolitico-religiosadelmondocri-

stiano.Cisembrachesolocosìsipossa

dareungiudizioequanimeanchedi

unPioIX, lacuiazionefuneta-

mentecondizionatadalapersistenza

netmondocattolicodifattoritradi-

zionalidicuiilponteficenonpoteva

non tenerconto.

Inquestapiùlargaprospetivasi

comprendonomeglioanchelediffi-

coltäincui icatolicisivenneroa

trovaredopo l'unificazione.Ipiùcoe-

rentifuronospintidecisamenteal'op-

posizione,equestaspintafucosìforte

cheessiincertimomentivenneroa

prenderedegliateggiamentiappa-

rentementecrivoluzionari»,contra-

stanticongliaspetifondamentalidel

loropensiero,atteggiamenticheerano

appuntoilsegnodiundisagio,diuna

seriadifficoltàd'inserirsinelnuovo

sistema liberale,nellanuovasocietà

italiana.Lanegazionedel'fattocom-

piuto),comeosservagiustamenteGa-

brieleDeRosainunaltrosaggiodel

volume,nonarrivavaaunacconclu-

sioneattiva3.,aunaeindicazionepo-

litica',masoltantoall'afermazione

del'inelutabilitàdellosfacelodel

nuovoStato.

Daquestadifficilesituazione, il

catolicesimoitalianoIcasoltanto

versolafinedel'Ottocento,seguen-

doduestrade.Laprimafuquela

del'inserimentodeicatolicimoderati

nelsistemaliberale.conlaformazio-

nediunasolidaunitàborghese,im-

peditadalprocesso risorgimentale;la

secondafuqueladelosviluppodi

unmovimentocattolicod'opposizio-

ne.chesi

venivaaporrenelpiù

vasto

quadrodel'opposizioneoperaiaecon-

tadin,a,inpolemicamaancheincon-

corenzaconi4movimentosocialista.

A quest'ultimoargomentoèdedicata

unabuonaantologia,curatadaGiu-

seppeAre,eprecedutadaunasua

lungaeattentaintroduzione(Icat-

tolicielaquestione .socialeinItalia:

1894-1904.Milano,IstitutoFeltrinetti,

1963,paag.615,L.6000).

Ailerivendicazionitemporalistiche,

che finoagliultimidecennidel'Otto-

centocostituironoilfulcrodellapo-

le-micacattolicaantiliberale,seguì,

sempreinunaprospetivapolemica

ma intutraltradirezione,l'aferma-

zionedeiprincipisocialicontenuti

nela

Rerurnnovarum.

L'Are

ricorda

comequestaenciclicaperòsiastata

primadesiderataepoiconsiderata

comeunacsvolta2.piùinambienti

ecclesiasticistraniericheinquelli

italianieanchequestopuòspiegare

certedebolezzeinizialidelmovimento

socialecatolicoinItalia,ilcuiprimo

esponentedirilievofu ilToniolo.

Nelostudiarneilpensierol'Arene

sotolinealacontraddizionedifondo

(esitrattavadelacontraddizionedi

fondodituttalapolemicacatolica

anticapitalistica,almenofinoalMur-

ri):siataccavailcapitalismoperchè

sivedevainesso l'espressioneultima

delaciviltàmodernaelosiconside-

ravaperciòfralecausedeladeca-

denzadelpotereecclesiastico.Lade-

finizionedelleposizionianticapitali-

sticheavvenivadunquesopratutto

pervianegativaederaspessosob-

tanto funzionale.D'altraparte,accan-

toaleposizionianticapitalistichese

nevenivanoelaborandoaltre,dicon-

ciliazionefracapitalismoecatolice-

simo,chenonsonostatemenoim-

portantinellastoriadelpensieroe

del'ativitàdeicattolicinel'ultimo

secolo. Ilmovimentosocialecatolicofece

colMurriunnuovopassoavantisula

stradadeltaricercadiunpiùstreto

eorganicorapportoconlarealtàso-

ciale,efuproprioquestaricercaa

portareconsèlanecessitàdiunpiù

diretoconfrontoconlaculturalaica,

con laconseguenteccriticaabbastan-

zaesplicitadeltradizionaleatteggia-

mentocatoliconeiconfrontidelpen-

sieromodernop.Ancorapiùavantisi

spinseroMurrieilsuogruppoconla

« elaborazionediprogrammipraticidi

interventoentrolelottediclassedel

mondo contemporaneo.Difrontea

questinuoviateggiamentideigruppi

catolicipiùavanzatilaborghesiali-

berale, temendocheitdiscoreredi

socialismocristianolusingassecle

aspirazionideiproletaricominciòa

sostenerel'utilitàdelsentimentore-

ligiosocame frenoperlemasepopo-

lariecercò,suquestopiano,unpunto

dicontattoconicattolicimoderati.

Lacrisidelasocietàliberale,che

trove)drammaticaespressionenele

lottesocialidelafinedel'Ottocento,

spinsecosìlaborghesiaarivedere

ancheleposizionirisorgimentalias-

sunte inprecedenzaneiconfrontidel-

taChiesaeacercarediformareun

piùcompatoschieramentodiclasse

coni cattolicimoderati.L'ingresso

deicattolicinellavitasocialedel-

l'Italiaunitaavvennedunqueinma-

nieracomplessa(epercertiaspetti

ancheconfusa),nelquadrogenerale

diunaprofondacrisidelasocietàita-

liana,mentreaivecchivaloririsor-

gimentalisiandavanosostituendova-

lorinuoviesiandavanodelineando

piùprecisischieramentidiclasse.

AurelioLepre

Politica

GiorgioBocea

Lascopertadel'Italia

Bari,Laterza,1963

Pagg.476,L.4500

Eccocidavantiacunritrattospie-

tatodell'Italiadelboom,.Lafrase

nonvuolesuonare ironica,tutt'altro.

Raccogliendo, integrandoeriordinan-

doisuoiscrittielesuecorisponden-

zesul'Italiamiracolata,GiorgioBoc-

cacioffrequantodimeglio,forse,ha

saputoprodurrelapubblicisticara-

dical-democraticainquestianni.E

nonhastesocertovelipietosisulle

contraddizioni,sulleruberie,sulle

angosceesuletragediesocialiche

ilperiododel'espansionehaportato

consè.Ondeperchiunquesitraterà

diunaleturainteressanteeatratti

nonprivadiechiappassionatiese-

veri.Perchè,tuttavia,enonostantel'in-

dubbiosforzodiinterpretazionedei

fenomeni,nonsisfuggeall'impressio-

nechequisirimanga—insostanza

— sulterenodelmoralismo?Perun

chiaromotivo,anostroavviso:perchè

leaccuse,ancheroventi,alleclassi

possidenti riguardanopiùilmodoco-

me esse

spendono

isoldicheilmodo

comeli

guadagnano,

investonola

gretezza, l'egoismo,laristretezza

mentaleditalunigruppiindustrialio

agrari,denuncianodeterminateforme

speculativeparticolarmenteaberran-

ti,puntanoildito(manonèdavvero

questo

ilproblemacentraledelpote-

remonopolistico!)sul'assenzadide-

mocrazianeiconsiglid'amministra-

zioneonelleassembleedelesocietà

anonime.Quicisiferma:eilrappor-

totraigruppiprivilegiatieloStato

vienvistopiùchealtrocomeunfat-

todifavori,dicoruzione,dibusta-

rele.Fatoreale,eccome.Macheco-

sasiaquestoStato,perchèigoverni

diquestoStatoabbianofattoefac-

cianounadeterminatapoliticaenon

un'altra,leanalisidiquestotiponon

lospiegano.SidiràcheBoccanonsi

ponevaquestoobietivo.Appunto:

un limitepesante.Ilquadrodell'Ita-

liarestamonco.Accantoatantibril-

lantiritrattidell'italiano-del-benesse-

re,del'italiano-motorizzato,dell'ita-

liano-dei-poli-di-sviluppo,dell'italia-

no-transistor,dell'italiano-televisivo

ecosìvia,vaafinirechemanca,ad

esempio,ilritrattodiunaltroperso-

naggio tipico,senzailqualesirischia

dinoncomprendereneppureglialtri,

l'italiano-doroteo.

(I.

pa.)

Filosofia

La

filosofiaantica

Bari,Laterza,1963

Pagg.472,L.2800

La

filosofiamedievale

Bari,Laterza,1963

Pagg.440,L.2700

acuradiNicolaAbbagnano

Conquestiduevolumiantologici

l'editoreLaterzahadatoinizioalla

nuovacolana«UCandelaio›,chesi

proponeunoslargamentodeglioriz-

zonticulturalidegliuominidelnostro

tempomedianteunaraccoltasistema-

ticadiopereistituzionalieditesti

fondamentaliappartenentiaognido-

miniodiricerca.Curatoredeiquattro

volumiriservatialafilosofiaèNicola

Abbagnano,assistitodaunristretto

gruppodicolaboratori.L'operado-

vrebbeoffrireallettoreunpanorama

delatradizionefilosoficadel'Occi-

dente,nellesueespressioni(piùori-

ginali,chiaree

sintetiche

(come

si

leggenelaPremessadelprimovolu-

me),riducendoal'indispensabilele

notiziebio-bibliograficheelapresen-

tazionedeicapisaldidottrinalirelativi

aitesti.Ineffettiquesteraccolteanto-

logichesonochiareesintetiche,scru-

polosamentecurateperchéilrigore

non tolganulaauna letturapiacevole

epiana.Lamanualisticaitalianain

ognicampoètroppoancoranoiosae

prolissa(o,all'opposto,pericolosa-

mentebrilante),perchénonsidebba

aderiresenzariserveal'invitod'im-

parareacoltivarsisenzadivorzitra

metodoefreschezzadilettura.D'al-

trapartelafortunacrescentedele

raccolteantologicherifletteprecise

istanzeinquestosensodelpubblico.

E'vero,qualcheperplessitàtalvolta

afiora.Cisonotestiefigurechehan-

noalimentatoindaginicriticheedi-

battititali,chedificilmentesenepuò

averesentoreattraversopresentazioni

necessariamenteridoteesemplificate

(pensiamo,peresempio,alafilosofia

pre-socratica).Tuttavialafunziona-

litàculturale(edidatica)diqueste

imprese rimane,comeanchequisive-

desubito,doveillavoroèpotutori-

sultarepiùdistesoeargomentato.

Icuratoridiquesti

dueprimivolu-

mi,oltrel'Abbagnano,

sono:V.Verra,

F.Adorno,C.A.Via

no,F.Bolgiani.

E.Corsini,E.Vescovini-Federici,E.

Garin,C.Vasoli,N.Bobbio.

(a.g.).

Sociologia

MauriceHalbwachs

Psicologiadeleclassisociali

Milano,Feltrineli,1963

Pagg.152,L.300

Precedutodaunacommosa comme-

morazionediGeorgesFriedmann(l'au-

toreeramortoaBuchenwaldnelfeb-

braio1945)compare finalmente inita-

lianounodeilavorifondamentalidel-

lascuoladurkheimiana (bisognerebbe

inverodirediunassaioriginalee

autonomodiscepolodelD.). Il libro

inquestione(scritonel1938)sipro-

ponedistabilireuncolegamentofra

psicologia individualeegruppodiap-

partenenza, identificandoperò

tale

grupponellaformazioneeconomico-

sociale(contadini,operai,borghesia

capitalistica,classimedie),esfuggen-

do così(senza,però,unrafrontocri-

ticospecifico,anziconunaapparente

estraneità)alleinsidiedelsociologi-

smo americanodeglianni30.Unpo'

genericonellasceltadi taligruppi

(peresempioilmondocrurale è

presonelasuaglobalità,senzaunap-

profondimentodelasuastratificazione

sociale interna),l'Halbwachsèfelice

invecenel'indirizzogeneraledelari-

cercaeincertiacutisquarci(come

lapaginabreveebelissimasulafun-

zionedelastradaperlavitadele

famiglieoperaieoquelesulcetome-

dioburocratico).(ai.)

Saggi

OlgaLombardi

Lagiovane

narrativa

Pisa,NistriLischi,1963

Pagg.131,L.900

OlgaLombardi—cuigiàsideve

un analogovolumetosulneorealismo

uscitoalcunianniorsono—tenta

questavoltaunasistemazionedel'in-

teropanoramadel'interanostranar-

rativa,opiutostotendeaindividuar-

nealcunimotivicentralisiadalpunto

divistadeicontenutichedelaforma,

inparticolaredelaquestionedelalin-

gua.Loschema fondamentaleincui

l'autrice inquadrailsuostudioèan-

coraquelochesimuovetral'etàdel

neorealismoequeladelpostneoreali-

smo;unaperiodizzazione,comesiv&

de.chepuòapparireunpo'sbrigativa

esuperata.machetutaviaconserva

unasuaefetivaveritàdifondo,riu-

scendoaindividuareperlarghissime

lineeduemomentisufficientementedi-

stinguibili,duearchioppostidiuna

parabola,certononcosìunivocamente

descriti,mainqualchemodorintrac-

ciabiliattraversoealdisotodellein-

numerevolieintersecantisipresenze

diautorieopere.EdiquestilaLom-

bardiofreun'ampia rassegnachefi-

nisceperfornireunritrattomoltova-

stoearticolatodelapiùrecentenar-

rativa.Edèquesto,infine,ilvalore

principaledellibro,dioffrireunostru-

mento informativogiàcriticamenteva-

gliato,difareunprimoordinenela

masa enormediunaproduzioneche

tutt'altrocheagevoledominare,per

lasuasovrabbondanzaeperlafacilità

concuivisimescolanolecoseche

contanoconqueledestinateaper-

dersinelgirodipochianni.

(g.m.)

CarloCahaneo

Verga

Torino,Utet,1963

Pagg.336,L.3500

Questaè lapiùcompleta,vivida

eorganicabiografiadiGiovanniVer-

ga.Aggiornatosugliultimistudi,ri-

cercheepubblicazioni:attentoal-

l'ambienteartisticoepoliticoitaliano,

daFirenzecapitaledelregnoal'età

giolittiana,CarloCataneohasaputo

ricostruireconfinezzaearguzianon

soloilvoltoumanoeintelletuale

deloscritorecatanese.matuttauna

epoca,eavvicinareilbiografoallo

storico,operlomeno innestarenel

raccontobiograficoipuntisucuilo

storicoeilcriticodebbono lavorare.

Certo,noncisonograndisorprese:i

trattigeneralidell'uomoedellasua

vicendad'arteel'anedoticasono

queliconosciuti.Maraverfusol'in-

siemeetrovatol'equilibriofrailrac-

conto,latestimonianza,lacsocietà

eilgiudiziosuglicidealiverghia-

ni(sulsuomoderatismo,cioè,spesso

tintodiveroconservatorismo),ème-

ritoindubbiodiCataneo.Silegge-

rannodunquequestepagineconpia-

cereeutilità,qualecontributoalla

conoscenzadi50annidiculturaita-

liana,restituitidiscorcio,ènaturale,

ma conprecisioneeconcretezza:esi

vedanoi ritrattidiCapuana,quelo

spassosissimodiRapisardi,tutol'am-

bientesalottieromilanese(Maffei

compresa), l'apparizionediD'Annun-

ziobiondoefebonellaRomadel

3