

Il1848
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convegnoVoltasul'48tenutosiaRomaaiprimid'ot-
tobresotto'gliauspicidell'AccademiaNazionaledei
Lincei,un
BilanciodelQuarantotto:
cosìs'intitola
lasuamemoria,cheèunbilanciodel'48nonsoltanto
italiano,maeuropeo. Il Salvatorelli,anzi,definisce
il '48comel'unicarivoluzioneeuropea,sebbeneforse
questavalutazionepossaderivarepiùdaunaconsi-
derazioned'ordineterritorialechenondiordineve-
ramentestorico:forsechelarivoluzionefrancesedel-
l'89oquelarussadel '17nonrappresentanofatti
europeidiimportanzaalmenoaltrettantogrande?
Comunquequestavalutazioneèpoimotivodibuoni
frutti,perchèdaessailSalvatorellièindottoadappro-
fondirel'esamedeirapportitra i fattieuropeidique-
glianni,conunalargamentodischemidicuisisente
fortissimal'esigenzarispettoallastoriografiatradi-
zionaledelRisorgimento.
Laformulariassuntivaconcui ilSalvatorelidefini-
sceil '48èquelladirivoluzionedemocraticanazionale.
aAnche i movimentisociali—osservainproposito
PA.—chenonmancaronoinnessunadelerivoluzioni
quarantotesche,anchesenonassurserofuoridiFran-
ciaaun'importanzaprimaria,rientranoinquestopro-
grammadidemocrazianazionale,poichènellaquasi
totalitàessinonfuronoispiratidall'ideamarxistadella
classeoperaia,assurgenteaprotagonistaetrionfante
dituttelealtre,mapiuttostodaquellademocratica
delafusionetralediverseclassi,atraversouncambia-
mentodelecondizionioperaie,nellaunitànazionale».
Esatissimo: il chenontoglie,anziconferma,che
quela,democraticanazionalefu laformacheassunse
nel'48inItalialarivoluzionedelaborghesia,laquale
cercòallora,soprattuttonellaprimafasedeimoti,l'al-
leanzadeicetiinferioriepassòpoiapiùconcretierea-
listiciprogrammidisfruttamentodegliimpulsidiquei
cetiaisuoifiniquandovide ilpericolodiunoslitta-
mentodemocratico.
E'questo,cisembra,chespiegacomemai«intutti
ipaesi,nessunoeccetuato,larivoluzioneavevavinto,
esierapoimantenutaalpotere,nonattraversouna
disfattacompleta,unsovvertimentoradicaledell'an-
cienrégime,
maattraversounsuoripiegamento,una
suaabdicazioneparzialeetemporanea»;gli èchele
vecchieforzenonfuronodistrutteperchèlenuovevol-
lerolasciarle,deliberatamenteinvita, aprecauzionale
contrappesodifrontealleaesorbitanze»democratiche
deicetiinferiori.Perquesto,appunto,alarivoluzione
sifermòdappertuttoametà,quandononaddirittura
all'inizio.Nonrinnovòlestrutture,nèsostituìlecaste
dirigenti».E il direcheciòavvenneperchèafuuna
rivoluzionemoderata»significaadoperareunatautolo-
gia.Perchèfumoderata?Perchèavevainteressead
esserlo,inquantoiniziataecontrollata,soprattutto,
daforzechevolevanouncertodeterminatorinnova-
mentodellasituazioneesistente,mapernullaaffatto
unsovvertimentoprofondodel'ordineeconomicoso-
cialeepolitico.
. In Franciatuttoquestosignificadifesadelaborghe-
siacontrounproletariatogiàesistenteegià.attivo;
inItaliaunaeliminazionedelleforzedemocratichepic-
colo-borghesiepopolarifatteabruciare»senzamuo-
vereundito(anzi,semmai;muovendolod'accordocon
levecchieclassidirigenti)dai «moderati»borghesi
infavorediunasoluzioneregiaeconservatrice,daco-
glierequandosaràpossibile:nelcasospecifico,dopo
diecianni.
Uncennoatuttociòdeveesserevisto,nellapresente
memoriadelSalvatorelli,nel'osservazioneche la
«parteavuta,nellarotturadelfronteprogressista,
dalapauradelsocialismoedelcomunismoèbennota;
convieneperòtenerepresentelostrettissimointreccio
tralapauradelademocraziapoliticaequeladellade-
mocraziasociale,percui laprimademocraziaerare-
spintaancheesoprattuttoinquantoeraconsiderata
battistradadellaseconda».
AncheC.SPELLANZON,nelsuointerventoallostesso
ConvegnoVolta,prendelemossedalcarattereunita-
riodellarivoluzioneeuropeadel'48.(Lasuamemoria
recail titolò:Potevariuscirelarivoluzionedel1848?
Libertà,nazionalità,questionesociale). Il benemerito
studiosohafornitoun'abileesposizionedellevicende
italianediquell'anno,nellaqualesonosottolineatiin
modochiarotuttigliaspettimenoconsuetiallastorio-
grafiatradizionale,einmodoparticolareicontrastiele
aillicoltàdeterminatedalcaratteredinasticodell'inizia-
tivapiemontese.Mipiacequiriportareunabellapa-
ginaincuiquestacoscienzaèpiùchemaipresente:
«Laguerra,accompagnatadallarivoluzione,doveva
necessariamentefarpiùsensibileildivariodiopinioni,
diinclinazioni,diinteressifral'aristocraziaolaricca
borghesia(anchediquellacheavevafavorito i pro-
gressidell'agitazioneliberaleenazionale)e laminuta
'gentedelpopolo,delecittàedelecampagne,chenon
sempreisacerdotiegliagentideicetiprivilegiatiriu-
scivanoacontenereeaguidaresecondoi lorointendi-
menti.Questoconflittos'eramanifestatofindaiprimi
giornidellainsurrezionelombarda:intantoche i cit-
tadinimilanesi,uscitidalleportinerie,dalleboteghe,
dalefabbrichealzavanoarditamentele.barricateeim--
pugnavanolearmieleusavanoconlietabaldanzacon-
troilnemico,gliuominidellamunicipalità,trovatisi
repentinamentemescolatiaquelgeneraletumulto,pro-
cedevanocautamentesullaviadellarivoluzione:per
giustificarelaloropresenzafra icombatentisirichia-
mavanoadunostatodinecessità,allacarenzadell'au-
toritàgovernativacivile,epergiustificarel'armamento
dellaguardiacivicae l'adozionedi altriprovvedi-
mentieccezionali,ricordavanoi decreticonsentitidal
vice-governatoreaustriaco,senzadireperòchequei
decretieranostatistrappaticonlaviolenza,dopoche
duesoldatiposti aguardia'delpalazzodigoverno
eranostatiuccisidalpopolosollevato, e il palazzo
medesimoinvasoemanomesso.
aSubitodopo,essimostraronsipropensiallaconclu-
sionediunarmistiziocolnemico,equando,inseguito
all'opposizionedelCattaneo,rinunziaronoaconclu-
derlo,furonoprontiafarnotarealparlamentarecroato
•venutoaproporlo,chementreessisarebberostatifavo-
revoliallasospensionedeleostilitàs'erandovutiinchi-
narealdiversopareredichiavevaparlatoinnomedei
combatenti.Avrebberoquindivolentieriaderitoalsug-
gerimentorecatolorodaunpatrizio'lombardogiunta
daTorino,doveavevaconferitocolrediSardegna,
delpensierodelqualecoluis'erafattolatoreedinter-
prete,quelocioèdifarprontamenteattodidedizione,
innomedelacapitalelombarda,alsovranopiemontese:
maanchequestavoltaincontraronolarecisaopposi-
zionedelCattaneo,chepotèfaraccettaredatutti il
concetochesoloilpopoloavevail dirittodidecidere
circal'avvenirediMilanoedelaLombardia,echetale
decisionesarebbecomunquestatapresadaesso,solo
a
guerravinta.
Evidentemente,gliuominidellamuni-
cipalità,cheappartenevanotutti ai cetipossidenti,
nonosavanod'untratto,etroppopresto,rompereinte-
ramentecolgovernoimperiale,colquale,almenosul
terrenodelaconservazionesociale,sisentivanoaffinie
solidali;mentreeranoimpazientidiaffidarelaconti-
nuazionedellalottaalprincipesabaudod'oltreTicino,
chetrovavasiacapodiungovernoregolare,ch'erain
gradodimuovereunesercitoconsiderevole, il quale
rappresentavapursempreunagaranziad'ordineedi
stabilità,adifferenzadiqueicombatentidellebarri-
cateediqueivolontaricheaccorrevanoormaiafrotte
numerosedaldifuori, i qualiavrebberofors'anchepo-
tutovolgerecontro i nobili e i ricchiquellearmi
strappatedimanoalnemicoedicuiavevanoimpa-
ratoafar,usonellecinquegiornatedellalottavitto-
riosa»(13).
Nel'ambitodeglistessiproblemisiaggiraF.VAL-
SECCHInelsuointerventoalConvegnoVolta,su
Libertà
enazionalità-Governievicendepolitiche.Anch'egli,
comegià il Salvatorelli,sottolinea ilcontrastotra la
varietàe l'unitàdeimotiviintrecciantisinellarivo-
luzioneeuropeadel '48, cheanch'eglicaratterizza
(13) Di C.SPELLANZONsegnaliamo qui i l documentato,
esaurienteed ottimoarticolo su La
ConfederazioneItaliana
nelCongressoNazionale di Torino del 1848 in NuovaAnto-
logia,
maggio.