

degli studi, damesempredifesaetrasmessaalle giovani generazioni contro la barba-
rie imperante. Nonostante la grande risonanza del mio insegnamento, testimoniata
dal numerodegli esami edelle firme di frequenza, nonché dagli studenti provenienti
dauniversità stranierecheannualmentevengonoa perfezionarsi dame, la mia totale
dedizione all'attività scientifica, il mio fiero disdegnoper lemanovre accademiche,
il mio reciso rifiuto di partecipare a commissioni di concorso in cui non sarei peral-
tro elettoperché troppo noto alla mafiachele controlla, mi hanno impedito di veder
prosperare i ricchi virgulti cui ho fatto suggere la linfa del sapere, e cheandando in
cattedra lo feceropassandosottocerte forche caudinee rinnegandomecosìcome io
rinnegai loro.» (Aquestopunto il verbalesegnala la commozione dell'oratore e i fre-
miti di simpatia dell'uditorio.) «Sarei dunquecostretto a rinchiudermi in un dignito-
sosilenzioeadabbandonarequestasala, lasciandochevoi provvedeste alla chiama-
ta di uno dei miei avversari
(quoddeusavertat!),
se nontenessi in serbouna sorpre-
sa. In questi lunghi anni amareggiati dall'incomprensione degli uomini e confortati
dall'integrità dellacoscienza, un soloesseremi era vicino, partecipava convivacità e
calore allemie ricerche, esprimendomi il suoassensoincondizionato: un esserecer-
tamentemodesto, schivo, quasi selvatico, chenonabbandonavamai il mio studioe i
miei libri - per questononhomai avutomodo di presentarvelo -, ma nonsonoque-
stegiustappunto le caratteristichedel verostudioso?È questoessere - chemi ègrato
di non poter chiamarepersonasepensocome tale parola si applichi comunemente
anchea colleghi per cui ho la più totale disistima -, èquestoesserecheho l'onore di
proporvi per un incarico di fumettologia nel prossimo anno accademico. So che la
leggenonprevede, anzi escludeche i candidati a una cattedrao aun incaricopresen-
zino alle sedute in cui si puòdecidere della loro sorte, ma in questocasosperoche
anche il nostrocaroPreside, così scrupolosonell'osservanza dellaminima circolare,
capirà le ragioni per cui mi arrogo il diritto di fare un'eccezione. Tengo a direche di
questaeccezionesono interamente responsabileecheanzi hodovuto fare molti sfor-
zi, addirittura cruenti,» - equi il professoresi guardò lemani segnateda lunghi graf-
fi - «per indurre il mio candidato a vincere la naturale ritrosia e a presentarsi in co-
destaassemblea.»Così dicendo, aprì uncestino di vimini che tenevasulleginocchia
eda cui uscì impazientemente uncomunissimogatto sorianocheconun balzo si ac-
cosciòsul tavolo fissando tranquillo l'uditorio.
Il quale uditorio era perplesso, non stupito: il discorso del collega era stato
quantomai persuasivoe in quella Facoltà a conduzione familiare, conpochi ordina-
ri abbastanza solidali tra loro, il desiderio di compiacergli era vivissimo, tanto più
chenessunoaveva interesse a chiamare un altro ordinario di fumettologia e tutti a
stornare la cattedra a un'altra materia, poichésisapevache il professore di petting e
quello di pubblicità volevano entrambi essere affiancati da una cattedra di storia
comparata della rispettiva scienza. Dato che la Facoltà disponeva in quel momentó
di una sola cattedra vacante, la proposta del fumettologo, rendendone libera un'al-
tra, avrebbeaccontentato entrambi, risparmiando incresciosi conflitti. La natura fe-
lina del candidato all'incarico costituiva certoun problema, ma la parola «impossi-
bile» - avevaproclamatouna volta il Preside in tononapoleonico, infilando ladestra
nellagiacca - non rientra nel linguaggioaccademico.
Fu tuttavia proprio il Preside a sollevare la prima timida obiezione. «Credo -
disse- di interpretare il sentimentogenerale ringraziandoti del tuo intervento e della
tuapropostache - è inutile dirlo - terremo nellamassimaconsiderazione. Non c'è
dubbiocheun candidatoche in anni di diuturna frequentazione del maestro ha po-
tutopienamenteassimilarne il metodoè il più adatto adassicurarequella continuità
didatticacheè in cima ai nostri pensieri. Ma senoi apriamo il bando per l'incarico,
c'è rischiochesi presentino altri candidati, presumibilmente della scuola a te avver-
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