

Andrea Ginzburg
DAL CAPITALISMO BORGHESE AL CAPITALISMO PROLETARIO
ovvero: da Adamo (Smith) ed Eva all'economia «volgare»
«
Capitale
è una specie di parola
babalistica,
come Chiesa o Stato o
un'altra di quelle espressioni generali inventate da coloro che tosano
la restante umanità, per nascondere la mano che impugna i l coltello ».
T. Hodgskin
I l libro di C. Napoleoni
Smith Ricardo Marx
(Boringhieri 1970, L. 1.500)
ha non poche ambizioni. Dopo un'introduzione generale, i primi tre capitoli
sono dedicati ad una esposizione critica dei problemi affrontati e lasciati
aperti dal pensiero economico premarxiano (dai fisiocratici a Ricardo). A
Napoleoni interessa soprattutto esaminare — nell'ambito •di teorie econo-
miche che pongono al centro dell'indagine l'economia capitalistica, e in parti-
colare la categoria del « sovrappiù » a ) i problemi che si pongono nella
rilevazione quantitativa e nella spiegazione del sovrappiù; b ) i l meccanismo
di sviluppo descritto dalle teorie considerate e, più precisamente, i l
giudizio
che d i tale meccanismo viene dato ( o si può dare) attraverso l'esame d i
due aspetti: da una parte le condizioni che secondo i vari autori consentono
il massimo saggio di accumulazione, dall'altra gli ostacoli che vi si oppongono;
c) i contrasti di classe che sulla base delle risposte fornite ad a) e b) even-
tualmente si generano.
Napoleoni ritiene che nessuno d i questi problemi sia stato, prima d i
Marx, affrontato in modo adeguato, pur avendo ciascuno degli autori consi-
derati individuato alcuni élementi di verità. Marx si pone, secondo Napoleoni,
come colui che con maggiore consapevolezza affronta i problemi lasciati
aperti dalla tradizione precedente, pur fornendo ad essi una risposta sostan-
zialmente insoddisfacente. L'ultimo capitolo del libro, intitolato « Problemi
di interpretazione del marxismo », si compone di quattro saggi. I n questo
capitolo Napoleoni s i propone d i offrire: 1 ) un'interpretazione d i alcuni
aspetti fondamentali del pensiero di Marx; 2 ) una revisione critica di « ciò
che è vivo e ciò che è morto » in Marx, sia sulla base della ricostruzione
compiuta in 1), sia sulla base delle caratteristiche assunte oggi dalle econo-
mie capitalistiche; 3 ) un tentativo di superamento sul piano teorico delle
insufficienze riscontrate; 4) l'utilizzazione di 1), 2), 3) per la « riformulazione
di una politica rivoluzionaria » (pag. 199, nota 23). Non è poco.
In questa sede mi limiterò a esaminare i l contenuto dell'ultimo capitolo.
I l lettore del libro farà bene a tener presente, tuttavia, che l'esposizione dei
primi tre capitoli, essendo sostanzialmente finalizzata all'analisi contenuta nel
capitolo dedicato, in teoria, a Marx ( in pratica, come si vedrà, -a Napoleoni),
non è esente da forzature e confusioni (specialmente nel capitolo su Ricardo).
Le conclusioni, teoriche, e le implicazioni più immediatamente politiche,
a cui perviene Napoleoni, non sono nuove. Nuovo è, se mai, i l lontano punto
di partenza da cui vengono raggiunte (che per brevità chiameremo qui « il
problema della ripresa della filosofia dopo Marx », cioè i l superamento della
sua posizione materialistica). Ma questo libro mette in luce con chiarezza —
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