

distruggere le menzogne sul Vietnam dovevamo prima calpestare e distrug-
gere le aiuole, che prima di poter modificare le leggi di emergenza dovevamo
mutare il percorso delle dimostrazioni, che prima di poter spezzare l'ordina-
mento universitario dovevamo violare i regolamenti interni. Proprio allora
abbiamo compreso che i l divieto di calpestare le aiuole, i l divieto di deviare
la dimostrazione dal percorso stabilito, i l divieto di assembramento previsto
dai regolamenti edilizi sono proprio i divieti con i quali i dominanti fanno
sì che l'indignazione suscitata dai crimini nel Vietnam, dalla psicosi dello
stato d i emergenza, dall'ordinamento universitario anacronistico rimanga
assolutamente priva di effetti. Allora ci siamo accorti che in tal i divieti si
esprime la criminale indifferenza di un'intera nazione. Allora abbiamo final-
mente compreso che contro l'assurda autorità di Sua Magnificenza i l rettore
e contro i tribunali accademici straordinari, contro gl i esami nei quali ci
viene insegnata soltanto la paura, contro seminari nei quali ci viene inse-
gnato soltanto la consultazione, contro programmi di insegnamento che non
fanno altro che storpiarci sistematicamente, contro un'obiettività che non
significa altro che stanchezza, contro la condanna di ogni emozione — dalla
quale i dominanti deducono i l diritto di discutere sulle torture nel Vietnam
con la stessa calma con cui parlano del tempo —, contro i l comportamento
democratico che serve a impedire i l sorgere della democrazia contro la tran-
quillità e l'ordine che concede la pace agli oppressori, contro la razionalità
ipocrita e la prudente povertà di sentimenti, che contro tutto questo vec-
chiume argomentiamo ne l modo p i ù concreto cessando d i argomentare
emettendoci a sedere su questo pavimento. Questo vogliamo fare ora.
INTRODUZIONE A SCHAEFFEN WIR ZWEI, DREI , VIELE VIETNAM
I l Che riduce la tragedia della rivoluzione vietnamita, rilevante per la
storia mondiale, al concetto: la "tragica solitudine" del popolo vietnamita è
una "dolorosa realtà", dolorosa per noi tutti, che parliamo, di solidarietà
e rimuoviamo il reale carattere dello scontro.
11popolo vietnamita ci dà quotidianamente una straordinaria lezione di
spirito d i sacrificio, tenacia e umanità rivoluzionaria nella lotta contro i l
rappresentante su scala mondiale dell'oppressione e della repressione. Esso
ci dimostra ininterrottamente come la lotta di liberazione nazionale d i un
popolo — per quanto esso sia piccolo — possa ottenere grandi successi anche
contro la maggiore potenza imperialistica del mondo.
Questa rivoluzione ha la funzione storica di spingere innanzi, operando
come esempio e modello, la lotta degli altri popoli per la loro liberazione. Se
essa rimane isolata, c'è il pericolo che il processo mondiale della lotta contro
l'inumanità e la fame venga ritardato per decenni. I n questo senso la lotta
dei vietnamiti rende manifesta giorno dopo giorno l'alternativa storica: inizio
del processo d i liberazione totale degli uomini dalla guerra, dal la fame,
dall'inumanità e dalla manipolazione, o nuovo rafforzamento del sistema del
dominio dell'uomo sull'uomo, già entrato in crisi.
Se i popoli del terzo mondo tenuti in stato di minorità e di totale assog-
gettamento comprendono appieno la possibilità di liberazione nel senso vie t-