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ABBIAMO COMMESSO DEGLI ERRORI...

Estratti di un discorso che l'autore, Peter Schneider, ha tenuto nell'aula

magna davanti all'assemblea d i tut te l e facol tà dell 'Università Libera i l 5

maggio 1967. Esso esprime appieno l a carica antiautoritaria che nel movi -

mento era vigorosa già pr ima che iniziasse i l rapido processo d i politicizza-

zione di massa dell'estate.

Abbiamo commesso degli errori, confessiamo tut to: siamo stat i cedevoli,

siamo stati adattabili, non siamo stat i radicali. Abbiamo richiesto l ' immatr i -

colazione, abbiamo let to l e disposizioni pe r l'immatricolazione e c i siamo

piegati a quelle disposizioni. Abbiamo compilato dei formulari, ed è stata una

bella pretesa. Abbiamo dichiarato l a nostra appartenenza religiosa, benchè

non appartenessimo ad alcuna religione. Abbiamo motivato la nostra richiesta

di immatricolazione con ragioni che non erano le nostre. Siamo stati ammessi,

abbiamo indossato i l nostro migl iore vestito e c i siamo recati al la festa d i

immatricolazione... Non siamo scoppiati i n una risata irrefrenabi le quando

abbiamo visto i nostri professori abbigliati di lunghi talari e copricapi neri...

Abbiamo ascoltato i l discorso del rettore, abbiamo ascoltato i l discorso del

decano, abbiamo ascoltato i l discorso de l rappresentante deg l i student i .

Abbiamo recepito le parole degl i oratori, d i tanto i n tanto abbiamo chiuso

gli occhi, abbiamo ogni volta fat to uno sforzo per concederci di tossicchiare,

non abbiamo fat to nul la di particolare per farci notare, siamo stat i studenti

e studentesse per bene... Abbiamo lavorato su un autore francese del X I X

secolo che a sua vol ta aveva lavorato su un autore romano de l I I secolo.

Con questo lavoro non abbiamo avuto successo; infat t i non avevamo tenuto

debito conto dei più recenti sviluppi nel campo dei francesi del X I X secolo

che hanno lavorato su un autore romano del I I secolo. Siamo stat i depressi,

ci siamo sentiti criticati a ragione, la volta dopo ci siamo comportati meglio.

Per i seminari abbiamo approntato dei lavori, e i l far lo è stato una pura

perdita di tempo. Abbiamo steso i verbali di r iunioni seminariali che non si

sarebbero dovute protocol lare ma sol tanto criticare. Abbiamo imparato a

memoria fat t i che non c i servivano minimamente ad apprendere qualcosa.

Abbiamo preparato esami che servivano sol tanto a ver i f icare l a nost ra

obbedienza...

Avevamo un profondo rispetto per le enormi conoscenze specialistiche

dei nostri professori, pur sapendo che anche Franz Joseph Strauss possiede

profonde conoscenze specialistiche. Abbiamo avuto t roppo r ispet to pe r l e

conoscenze dei nostri professori e troppo poca curiosità per le loro opinioni.

Siamo stat i tanto terribilmente immanenti...

Non vogliamo far lo mai più... Quando seguivamo l e lezioni del nostro

professore non gl i guardavamo le mani, quando sostenevamo gl i esami non

lo guardavamo i n volto, quando eravamo nel pisciatoio accanto a l u i non

gli guardavamo l'uccello. La prossima vol ta l o faremo. Abbiamo proseguito

gli studi, ci siamo iscr i t t i per i l numero di semestri necessario, non abbiamo

deluso l e speranze riposte i n noi . Abbiamo imparato a memor ia l e leggi

del codice penale p u r non credendo ne l senso del la punizione. Abbiamo

studiato le leggi del secondo spostamento delle lettere mentre al t r i varavano

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