Table of Contents Table of Contents
Previous Page  131 / 152 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 131 / 152 Next Page
Page Background

stava marciando lungo Central Park West. Lungo tutta la linea di marcia la

gente lasciava i l gruppo principale per seguire i neri. I n pochi momenti più

di un migliaio di persone si muoveva verso Central Park West, e ben presto

traboccò dal marciapiede nella strada. Le bandiere del FNL s i spostarono

all'avanguardia della sezione bianca e la guidarono per la Settima Avenue verso

Times Square, un percorso rigidamente proibito dalla polizia. Di fatto 10.000

persone seguirono questa strada, alcuni non pienamente consci d i non stare

più nella sfilata ufficiale. La dirigenza però sapeva bene cosa poteva significare

la deviazione. Gli anarchici avevano procurato almeno cinquanta bandiere nere,

eun gruppo maoista portava cartelloni e libretti rossi. Gli slogan urlati erano

i più battaglieri del movimento. I l morale era alle stelle: un nuovo spirito

ribelle era nato sulla costa orientale. I ricchi clienti dei lussuosi alberghi della

Settima Avenue si trovarono d; fronte all'incubo degli incubi d i ogni buon

borghese: negri, comunisti e hippies che impazzavano per le strade.

I dimostranti « presero» Times Square e infransero una vetrina dell'ufficio

di reclutamento. Mentre i bianchi marciavano per la quarantaduesima strada,

i neri, per differenziarsi, girarono per un'altra. Ambedue le colonne comunque

si scontrarono con la polizia e coi moderati. I dimostranti se la cavarono bene

con i destri, che dovettero essere salvati dalla polizia. I l Contingente rivolu-

zionario tentò di organizzare altre iniziative, ma le scissioni lo ridussero presto

auna coalizione del Comitato di aiuto al FNL e della Free School of New

York. Per ottobre i l gruppo era ufficialmente dissolto, ma quelli che avevano

partecipato alla marcia non si erano dissolti. Per tutto l'anno si sono levati

asfidare non soltanto i guerrafondai, ma la dirigenza stessa del movimento.

La loro voce non si è fatta sentire tanto nelle riunioni e nei dibattiti organiz-

zati dal Comitato di liberazione nazionale quanto per le azioni che hanno con-

dotto nelle strade.

G l i h i p p i e s

Una ulteriore radicalizzazione della sinistra bianca è derivata dalla bruta-

lità del dipartimento di polizia di New York. Durante i mesi estivi gli hippies

avevano preso a riunirsi i n Thompkins Square Park, i l centro del quartiere

dei

bohémiens.

La polizia si irri tò sempre più per i l rumore degli strumenti

musicali e usò i l pretesto che i giovani stavano sedendo sull'erba per manga-

nellare una dozzina di teste in quello che è noto come « lo scontro di Thomp-

kins Square ». La prima bastonatura f u seguita da uno scontro più serio

quando i portoricani si batterono con la polizia e con gli hippies per i l diritto

di suonare l a loro musica e perchè ritenevano d i essere trattat i i n modo

razzista sia dalla polizia che dagli hippies. Furiosi scontri avvennero nei bar

della zona e in un popolare auditorium. Alcuni dei capi degli hippies comin-

ciarono a collaborare apertamente con i l capitano Fink, i l capo progressista del

distretto locale. Quelli di sinistra dichiararono che Fink doveva essere escluso

da tutte le riunioni e che gli alleati naturali della colonia artistico-politica erano

i portoricani e i neri e non i l dipartimento di polizia. Fu stampato un violento

manifesto che mostrava dei carri armati che rotolavano giù per: la Seconda

Avenue sopra la scritta: « i i

flower power

non fermerà i fascisti ». L'incidente

segnò l'inizio di un rapido declino dell'atteggiamento del porgere l'altra guancia

che era stato i n auge durante l'inverno precedente t ra i pat i t i della droga

129