

di prim'ordine; disprezza con pieno di r i t to i « white liberals » che l o
applaudono quando vengono insultati, ma quando
lo
desidera sa usare
un linguaggio che g l i intel lettual i (bianchi) londinesi capiscono mol to
bene. Parla in modo più preciso e più grave a un uditorio negro ma agli
altri porge, insieme a u n r i f i uto globale, i l miraggio d i u n riscatto
di volta i n vol ta presentato, con qualche contraddizione, come possi-
bile e impossibile.
Durante la sua permanenza a Londra, Carmichael ha svolto soprat-
tutto un lavoro politico (sul quale la CIA è sicuramente meglio infor-
mata d i me) ma ha anche parlato al la televisione, ha rilasciato una
ottima intervista al l 'e Observer » e a l congresso è intervenuto var ie
volte: i l 18 lugl io mattina con una conferenza e un dibattito, i l pome-
riggio stesso con un dibattito, i l 22 sera con una « panel discussion »
(pubblica questa volta) a cui partecipava anche Ginsberg, e i l pome-
riggio di domenica 23 in un comizio rivolto a un uditorio quasi esclusi-
vamente negro, insieme a Michael de Freitas (o Michael « X » capo dei
musulmani ner i britannici) e al tri . (Questo comizio, tenuto a l chiuso,
fu organizzato sotto gl i auspici del congresso, ma i l consenso f u pro-
priamente strappato agl i organizzatori, che non ne avrebbero voluto
sapere).
Vi è i n tut to ciò qualcosa d i contraddittorio: Carmichael s i era
proposto di non parlare più a un uditorio bianco, e Londra ha rappre-
sentato per lui una eccezione L a sua stessa posizione verso i l congresso
è stata ambivalente: da un lato i l r i f iuto dei suoi aspetti più generici
e intellettualmente confusi (« ho sentito parlare della necessità di demi-
stificare l'essere umano: questa è masturbazione intel lettuale »); d a
un altro la partecipazione genuina ad alcuni dei temi trattati, i l coordi-
namento dei suoi interventi con quelli di Gerassi, la presentazione, plena
di simpatia, d i Frank Joyce ( un giovane americano bianco, pol itica-
mente impegnato e iniziatore d i uno dei seminari più interessanti), la
tolleranza discreta per talune voci dissidenti nel corso delle discussioni,
un tentativo d i dibatt i to e d i incontro intellettuale con Ginsberg. E '
possibile che a questa apertura d i Carmichael abbiano contribuito sia
il fatto di non trovarsi negli Stati Uni t i , sia la presenza di un uditorio
unito almeno nel suo ri f iuto al « sistema », sia anche la consapevolezza
di essere coinvolto, forse per l'ultima volta nella sua vita, in un incontro
relativamente pubblico i n un paese capitalista, senza che per questo
fatto la sua stessa esistenza fisica venisse minacciata.
Le posizioni di Carmichael sono i n buona parte già note. M i l imi -
terà quindi ad alcuni punt i che hanno suscitato controversie e che a
Londra sono stati chiariti, credo, i n modo più esauriente che altrove.
Per Carmichael esiste da un lato la necessità di riformulare i n termini
nuovi certi problemi del marxismo (« nel terzo mondo abbiamo bisogno
di una nuova interpretazione d i Marx »), da un al t ro lato l'esigenza
6