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e attivo. Un po' fuori posto e un po' a disagio i due rappresentanti del-

l'Est europeo: Petrovic redattore del la r ivista « Praxis » d i Zagabria,

e Hájek, della « Literarni Noviny » d i Praga (1).

E' bene precisare qu i alcuni dat i , che s i potrebbero def ini re d i

costume se non risultassero ut i l i per spiegare in qual modo i l congresso

abbia trovato una sua validità, al di là delle contraddizioni fra le posi-

zioni degli oratori. Difficile dire, anzitutto, la composizione del pubblico:

due o trecento persone, per lo più giovani, d i cui la metà forse dagl i

Stati Uni t i : g l i al t r i da Londra, con i n p i ù un nut r i to gruppo dal la

Scandinavia, e un gruppetto di studenti tedeschi-ovest, molto impegnati

politicamente. Nessun francese. Dal l ' I tal ia, Guido Ne r i (Mi lano), i o

stesso, e per alcuni giorni Renato Rozzi (Ivrea). Fra i presenti, moltis-

simi studenti o neolaureati, diversi psicologi, alcuni assistenti sociali;

pochissimi psichiatri. Importante la partecipazione di giovani sulle posi-

zioni « hippy » (se ne parlerà i n seguito); numerosi g l i spoliticizzati

amorfi; minori tari ma att ivi , e i n genere su posizioni mol to avanzate,

i giovani più politicizzati.

L'organizzazione e la cornice generale hanno contribuito a creare

quello che è stato definito u n carnevale ideologico, ma che ne i suoi

aspetti migl ior i è stato indubbiamente un carnevale antiideologico. I

lavori si svolgevano nella semi-periferia di Londra in un vecchio edificio

circolare, una specie di scadente pantheon vittoriano adibito un tempo

a deposito d i locomotive. Quasi tut te l e at t ivi tà avevano luogo nel la

vasta concavità dello stabile, piena d i sedie e con i l sol ito podio e i

microfoni, con una bancarella per l ibr i e riviste d i sinistra e un'al tra

per i panini e i l caffè. Durante i pr imi giorni dal l 'alto del la galleria

(1 ) Non è cer to necessario r icordare o u i c h i è Carmichael, n è è i l caso

d i

parlare d i Sweezy, Marcuse e Goldmann. Idem, credo, p e r Ginsberg. D i

Gerassi

conviene di re che è fi losofo e studioso d i scienze pol itiche, esperto

dell'America latina, ex giornal ista borghese (nentito), membro del t r ibunale

Russell.

Ju l es He n r y

è u n antropologo a l l i evo de l l a Benedict : insegna

a Stanford e si è occupato di psicosi infant i l i . Proviene dalla fenomenologia:

le sue posizioni pol i t iche sembra s i siano f a t t e p i ù precise neg l i u l t i m i

anni.

Paul Goodman,

sociologo, psicologo gestaltista, psicoteraneuta. poeta,

scrittore e anarchico è noto i n I t a l i a soprat tut to per i l suo l i bro

Gioi,entit

assurda.

Di r i ge « Liberation ».

Gregory Bateson

è u n antropologo, che s i

è occupato d i cibernetica e d i psichiatria. Risale a l u i l a teor ia oggi not is-

sima del « doppio legame » nel la genesi psico-sociologica del la schizofrenia.

Attualmente sta al le Hawa i i dove studia i l linguaPtrio de i del f ini .

Rninalrl

Laing

(39 anni) e

David Cornier

(36 anni) di r igono l ' Ist i tuto d i Studi Feno-

menologici d i Londra, sotto la cu i egida s i è tenuto i l congresso: sono am-

bedue psichiatr i . ( I n real tà l ' I s t i t u t o non esiste: è una f inzione organiz-

zativa creata « ad hoc »1. La i ne ha a l suo at t i vo numerose nnl ibl icazioni d i

estremo interesse scientifico. I l si lo l i bro mir_diore è

The divider, Self.

Con

Cooper ha scr i t to un volume su Sartre. I l l i bro p i ù recente d i Laing.

The

politics o f experience,

segna a mi o avviso una net ta involuzione de l suo

pensiero.

Ross Speck

è uno psichiatra americano.

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