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gandisticamente dall'esterno, ma che ciò che si deve pensare e ciò che si deve
fare in rapperto al VN scaturisca (così come ciò che si deve pensare e fare sui
problemi qui) dalla discussione collettiva all'interno delle nuove forme organiz-
zative operaie.
I compiti di- lavoro a livello studentesco
E' a livello studentesco che, per ora, si sono avuti i più interessanti fer-
menti politici suscitati dalla guerra del VN. Pur coinvolgendo anche qui una
minoranza, si tratta di una minoranza consistente della popolazione studente-
sca, e anche in cifre assolute assai consistente (tale da impensierire i l PCI).
L'orientamento di sinistra di queste forze sta emergendo in modo sempre più
acuto, anche se generico.
Nel discutere cosa si può fare a questo livello, è però utile partire anche
qui dalle caratteristiche più permanenti della posizione degli studenti, e dai
problemi che derivano da queste e non solo dal fatto VN.
Senza entrare in una discussione approfondita (già in corso da tempo nel
movimento studentesco) sulle « caratteristiche di classe» degli studenti, è utile
indicare alcuni elementi di riferimento:
— gli studenti sono particolarmente « disponibili » a certe posizioni di
Sinistra, anche per i l loro relativo (e provvisorio) « sradicamento » e non inseri-
mento in una serie di istituzioni della società (non solo produttive, ma fami-
liari, ecc.): probrio per questo, però, questa loro disponibilità è anche fragile
enon autosufficiente;
nella loro destinazione lavorativa, è possibile osservare un accentuato
processo d i proletarizzazione (crescente incidenza d i lavori salariati, diretta-
mente o indirettamente inseriti nelle strutture capitalistiche d i produzione);
uttavia, la pbsizione che essi sono destinati ad assumere ha vari aspetti di
ambiguità, quali ad es.:
a)
le ambiguità tipiche della posizione del tecnico e
dell'impiegato di fabbrica, in cui a, un oggettivo processo di proletarizzazione
qpessonon corrisponde un processo di maturazione di coscienza di classe (che
èanche ostacolato dal permanere di differenziazioni e privilegi utilizzati dalla
driezione capitalistica),
b) i l
rischio, sia per i l tecnico che — ancor più — per
ricercatore di costruirsi una propria ideologia socialista su una battaglia seno-
r;ale (contro l'« alienazione » del ricercatore ecc.) e di mantenere a un livello
ideologico fumoso, di vaga esigenza, i l « legame con la classe operaia »;
— proprio per questo, i l momento di « disponibilità » rappresentato dal
periodo scolastico assume un'importanza cruciale: esso va utilizzato per accen-
tuare la consapevolezza di classe e ridurre le chiusure corporative in una gran
parte della massa di futuri tecnici, ricercatori, insegnanti, ecc. e per estrarre
al tempo stesso da questa dei quadri policizzati che si inseriscano più diretta-
mente nel lavoro politico a livello operaio.
Emergono così, anche qui, due livelli del lavoro:
alivello di massa, l'elemento principale restano le lotte universitarie,
viste soprattutto in funzione della
formazione politica di classe
degli studenti:
non illudendoci che possano produrre strutture universitarie atte a garantire
tale formazione, ma vedendo tale formazione come prodotto della lotta e del
dibattito, e vedendo certe rivendicazioni limitate, « riformiste », di democratiz-
zazione come un elemento valido da utilizzare strumentalmente per creare condi-




