Table of Contents Table of Contents
Previous Page  57 / 136 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 57 / 136 Next Page
Page Background

gandisticamente dall'esterno, ma che ciò che si deve pensare e ciò che si deve

fare in rapperto al VN scaturisca (così come ciò che si deve pensare e fare sui

problemi qui) dalla discussione collettiva all'interno delle nuove forme organiz-

zative operaie.

I compiti di- lavoro a livello studentesco

E' a livello studentesco che, per ora, si sono avuti i più interessanti fer-

menti politici suscitati dalla guerra del VN. Pur coinvolgendo anche qui una

minoranza, si tratta di una minoranza consistente della popolazione studente-

sca, e anche in cifre assolute assai consistente (tale da impensierire i l PCI).

L'orientamento di sinistra di queste forze sta emergendo in modo sempre più

acuto, anche se generico.

Nel discutere cosa si può fare a questo livello, è però utile partire anche

qui dalle caratteristiche più permanenti della posizione degli studenti, e dai

problemi che derivano da queste e non solo dal fatto VN.

Senza entrare in una discussione approfondita (già in corso da tempo nel

movimento studentesco) sulle « caratteristiche di classe» degli studenti, è utile

indicare alcuni elementi di riferimento:

— gli studenti sono particolarmente « disponibili » a certe posizioni di

Sinistra, anche per i l loro relativo (e provvisorio) « sradicamento » e non inseri-

mento in una serie di istituzioni della società (non solo produttive, ma fami-

liari, ecc.): probrio per questo, però, questa loro disponibilità è anche fragile

enon autosufficiente;

nella loro destinazione lavorativa, è possibile osservare un accentuato

processo d i proletarizzazione (crescente incidenza d i lavori salariati, diretta-

mente o indirettamente inseriti nelle strutture capitalistiche d i produzione);

uttavia, la pbsizione che essi sono destinati ad assumere ha vari aspetti di

ambiguità, quali ad es.:

a)

le ambiguità tipiche della posizione del tecnico e

dell'impiegato di fabbrica, in cui a, un oggettivo processo di proletarizzazione

qpessonon corrisponde un processo di maturazione di coscienza di classe (che

èanche ostacolato dal permanere di differenziazioni e privilegi utilizzati dalla

driezione capitalistica),

b) i l

rischio, sia per i l tecnico che — ancor più — per

ricercatore di costruirsi una propria ideologia socialista su una battaglia seno-

r;ale (contro l'« alienazione » del ricercatore ecc.) e di mantenere a un livello

ideologico fumoso, di vaga esigenza, i l « legame con la classe operaia »;

— proprio per questo, i l momento di « disponibilità » rappresentato dal

periodo scolastico assume un'importanza cruciale: esso va utilizzato per accen-

tuare la consapevolezza di classe e ridurre le chiusure corporative in una gran

parte della massa di futuri tecnici, ricercatori, insegnanti, ecc. e per estrarre

al tempo stesso da questa dei quadri policizzati che si inseriscano più diretta-

mente nel lavoro politico a livello operaio.

Emergono così, anche qui, due livelli del lavoro:

alivello di massa, l'elemento principale restano le lotte universitarie,

viste soprattutto in funzione della

formazione politica di classe

degli studenti:

non illudendoci che possano produrre strutture universitarie atte a garantire

tale formazione, ma vedendo tale formazione come prodotto della lotta e del

dibattito, e vedendo certe rivendicazioni limitate, « riformiste », di democratiz-

zazione come un elemento valido da utilizzare strumentalmente per creare condi-