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in preda ai disordini. I pol iziotti stavano spingendo le donne giù dalle

scale, maltrattando gl i uomini, quando una bottiglia vole, per la strada

eand?) ad infrangersi contro i l finestrino d i un'auto della polizia. I n

men che non si dica più d i un quarto della ci t tà veniva occupata. I n

città c'era stato nel 1943 un tumul to razziale. Nel lugl io 1967

non s i

è trattato di un tumulto razziale.

Nessun danno ai bianchi che abitano la 12th Street. Nessuna scor-

reria d i bande negre o bianche a danno dei rispett ivi vicini. La lot ta

era contro la polizia e contro i commercianti. Partito dalla 12th Street,

il saccheggio è dilagato rapidamente verso le Linwood e Dexter Ave-

nues. Si è tentato di censurare le notizie della rivolta, ma Detroit è la

città dell'automobile e i negr i vivono i n ogn i par te del la ci t tà. I l

saccheggio ha assunto una dimensione che i giornali non hanno osato

riferire. Le prime vi tt ime sono stati i bottegai dei quartieri negri, ma

col diffondersi dei tumul t i , sono stat i colpi t i anche alcuni grandi ma-

gazzini. Lungo l a Livernois Avenue, una del le strade d i negozi p i ù

eleganti di Detroit, sonó stati svaligiati numerosi esercizi. Una grande

pellicceria del centro ha perso tut ta la merce. I p i ù danneggiati sono

stati i negozi di l iquori e di accessori. Sin dal secondo giorno si è veri-

ficato un fatto sorprendente: anche i bianchi poveri partecipavano a i

saccheggi e sparavano dai tett i . I l d i ed per cento degl i arrestati per

saccheggio erano bianchi. Al cun i student]. del la Wayne Universi ty s i

sono uni t i al saccheggio e tut t i i supermarkets sono stati svuotati. Le

foto mostrano bianchi e negri intent i insieme a l saccheggio. Pare che

un noleggiatore d i trasporti italiano abbia ceduto t u t t i i suoi camions

ai negr i i n cambio d i metà del bottino. Gl i aut ist i agganciavano l e

saracinesce dei negozi ai loro camions e le strappavano via.

I l « New York Times » è stato uno dei pr imi giornali a rilevare che

il saccheggio non era generalizzato, per cu i poteva succedere che i n

un isolato ci fossero tre negozi devastati e due lasciati intatti. Spesso i l

negozio lasciato intat to portava l a scr i t ta « Soul Brother », ma non

sempre era così: mo l t i negozi saccheggiati portavano t a l i scritte che

non erano servite a niente. Sarebbe eccessivo di re che s i sia operata

un'accurata selezione nel saccheggio e che siano stati colpiti solo i com-

mercianti disonesti, ma c'è stata i n effet t i tale sensazione. Una dro-

gheria che non era stata toccata e che aveva la protezione della polizia

cominciò a praticare, i l terzo giorno d i disordini, prezzi eccessivi. Un

autocarro si fermi) davanti al negozio ed iniziò a distribuire generi ali-

mentari grat is a tut t i . Lé porte dei negozi venivano spesso sfondate

e i l denaro distribuito alla fol la I I raccolta. Le case d i lusso non sono

state mai risparmiate dal fuoco. I borghesi negr i sono d'accordo con

molti bianchi sul fat to che i rivol tosi non facevano che danneggiare

se stessi. A ciò ha risposto un ragazzo della 12th Street dalla sua cella

di prigione: « Non m i importa niente d i ch i è danneggiato. So che

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