

Ne lla. società altuetle ,
In
sepa razion e fm inter esse petrti–
colar e
e
int eresse generc,le, fra nece ssità indi vidua le e neces –
sità nazional e, ecc. ecc ., provi en.e da una. lacer<tzione op erotasi
nell'individuo
e
nella società, e che potr ebb e
chianiarsi
una.
lacer<tzion e tra l'esse re e La coscie nza.
L'uo1no ,
gregario della.–
spe cie
uniana ,
nella,
sult
vita reale condu ce una vita , isol<lta
;
non
è
m enibro
di
un<t coll ettivitrì che in
1uut
vita ipot etica
;
oppur e, rovesc iando lo stesso conc etto , si
pu.o'
anche dire che
l'uomo viv e una.. vita collett.iva, nell e sue /onn e, indi vidual e
nellu sua. essenza . Insonim.ct,
cio' che costitui sce
la
vita , della ,
specie , cioè la produ zion e,
è
et/fare pri vato e la sfern pzibbli–
ca non rifl ette la vitet reetle,
m.etIn
vi ta ipot eticet della specie,
o la cosc ienz<t della, sp ecie. U
1ut
coscie nza che, separando si
co-·
si' d al stto essere, non lo rifl eu e più
e
si ,nett e a vivere unci–
vita propria , si disuniani zz a p er oggettivi zz arsi. Ed avvie ne
cosi' che
«
i fini supe riori
»
e tant e altre cose belle, non. sono
più posti al di dentro degli uom.ini, nui ol di fuori
;
sono cli.
ventett;e delle cose est ran ee, e quindi dell e cose che non si con–
trollano più.
I f eticci rappr esentano semp re lei soddis fn zio ne fantn –
stica di un bi sogno reale
;
in cio' sta la loro ragio n cfesserep–
Il f et.iccio Corporazion e vorrebbe portetr rim edio alla
lac em –
zion e op emtasi nell'individuo e nella società. Un mago corpo –
rativo, il prof. Filippo Carli, vo rrebbe ricucire
fo
lctcerazio–
ne :
«
Let Corporazione costi t-uisce il punto di saldatura frn
l'economia e la politica , fra il diritto privato e il diritto pub–
blico
;
essa esprim e e sanzio na l'asp etto pubbli cisti co dell'i–
niziati v11privata
».
Ma il prof. Cctrli è un metgo d11fi era, Le
ctntin omi e sono dell e ontinonii e appunto p erchè ciascu na di
esse ha una vita separata dall 'altra e in contrasto con qu ella
dell 'altrct .
<<
Saldarle in un punto
»
non
è
nenun eno più nia –
gia :
è
cia rlatan eria
;
chè cosi' operando si
«
esp ri,n e e si san–
ziona
»
la loro sepa rata esist enza , che non puo ' esse re che
antit etica. Le antinom,i e si
«
su.p erano
»
non
«
saldandol e in
un punto
»,
nut
«
elid endol e
>>
col co1npenelrars i dell'una nel–
l'etltm. Il nwgo Lui gi Ra zza ci dà il fet.iccio corporativo rifi–
nito , quando ci pr ese nta la nuova econom .ia,
cont e
una eco–
nomia nelln qual e
«
la pot està dello Stato si manif esta attra ·
verso qu ei tipici orgetni fetscist-i di prepetrazione e di contro llo
che sono appunto le corpo razioni
».
Parole di colore oscuro ,
coni e lo esige la 1nateria
;
1na nelle quali
-
se vi si vuol ve–
dere una confusa e3pr ession e di
«
corporati vis nio inte gral e
»–
-
è
lecito leggere che
la
Corporazion e è
«
supe ram ento
»
dello Stato perch é lo etssorbe, div entetndo esset stessa
lo
Stµ,to,
cioè
fo
sfera pubbli cet, La Corporazione realizzerebb e cosi'
l«
comp enet razion e del/et sfera pubblica e della sfem privata
;
essa sarebbe la vita della sp ecie umana
-
tenuto conto, natu–
ralm ent e, del 1niracolo nieta fisi co inizial e : la trasforrnazion e
etica ciel cetpital e in
«
iniziativa privata
»,