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136

LETTF.RE

co

lui ehc og

gi

regge l'Accademia

di

netgrn.do

e mani festa un animo

os

tile all'Ita

lia.

Nelle

poesie

del Carducci sono

palesi anche gli influssi del Bau–

dcloirc, ma potete scoprire

in ~–

sic slnani~re influss i cardue<:1ani,

e questa

è

la riprova cbe egli paT–

tttipò

della ,,ita e llclla cultu ra

internazionale.

Del

resto,

il

imo

nazionalismo o per n1cgHodire la

sua romanità fu ass ai

più

genero,

samente uniw:-rsalc e umana, che

uon

il

naziona lismo di un Kìpli ng

o di un Barrès. Ed

è

certo uno

sproposito di marxi sti grossolam

afTcrmatt che l'opera sua, e quella

degli scrittori venut i dopo lino ad

oggi, sia stata espressione di unn

classe, e predsamentc

della eluse

borglu.-st';

rome

se

l'arte

e

la

!l<'icnta non

fonc ro

numifcstazier

ni pure e assolu te dello spirito.

Ad

l>gnimodo non pou,o nega re

clic nei ,:cnt'anni

scorsi per trop–

po

desiderio di purezza arti11tka si

,·olle imporre agli K ritlori

una

de–

tcm1inata tecnica e penino

un

dt-–

tcm1iriato contenuto,

e

uno dopo

l'altro, di\'ersi ieneri,

il

_fram~n–

to,

il

capitolo,

la narrativa

l_mca:

Si

giunse

a

depttea rc la nascita d1

grandi

scrittori_

che

av~b_bcro

a1l11ggiato

sotto

~1

loro d~n_um~

la

nuova civi ltà

de1 •

dMSICI

mino–

ri •

dimenticando

che l'ltalin

non

ebbe mai arti sti più di\'ersi come

nd

temp i che hani:iono_m_e

~•

~m –

mi contemporanei:

Vl\'

1

10.s~me

nt'lla

prim a

metà ddl'Olt ocento,

il

Foscolo

il

)lanzoni

il

l~pard1

e

tutti

gli altri che scrissero senza

imitare nessuno di qu~ti

tre, qua–

le

i1

Tommaseo; \'h·i,

nella

sccon-

;::cc:i

it'P~1r?l

d~~;n~\

o~!'";

accanto a loro scrittori origi nalis–

!limi, quali

i1

Verga e il

Fogazza–

ro.

Il timore che l'oratoria

con–

t.aminau c la purezza dell'arte di–

,-enlò per alcuni scritto ri e critici

ost-ilità a ogni opera che nena SW\

complessa costru zione manifestas–

se

una

compiut a

,•isionc

della

vi–

ta, e che

insomma

ttllSCC:SIC

da

un

alto pensiero e da uno profonda

idea morale :

Dante

fu

mt'11!IO

nel

limbo dt-gli artiati impuri e giu –

dicato straniero a11a

coscienza esl<-•

tica contemporanea .

Sciocche zze.

La ditt atura

di

un

gruppo

lclk ·

rario

ebbe

certo

catti\'e ron5e:gueu•

z.c

tra

un

popolo

come

l'italiano

troppo pronto a ..

conformarsi

• :

per

cse.mpio,

il

bando

dato

alla

storia, quasi

che

gli

storici

non

potessero e11.ser grandi scrittori,

e

non si

pokt.sc.essere

arti sti

e

nar-

!~~~fii

~~~~i~f;~dc

ide\t:~t~i!;~

po.

E tutl'avia

il rigore dei critici

ebbe

a11chc

un buo:1 effetto:

q11<:l-

!~id'1i~--e!~•i

i;r:!ni,

a9fi c~t;: ;

nella sciatte ria

e

ne1fa

faciloneria

Nei vent'anni

scorsi si

t

rinno–

vato

il

linguagg io

artistico :

la

cositlclta

prosa

<l.

'arte

l1a dato

agli

stes51

narratori

mezzi

di

e:tpressione

ph) ricch i e

più vari.

Molte rose indiscut ibili ba 5Critt o

di

recente

il Montale sulla nostra

narrativa,

• che fa della

person a

:;::;: .~.

i~:a

c;t~:!

:~~o:,ee

~:

la

quak? •

la

\•ila

appare

solo

ce>

~~ou~~ n:~~rt~i

~~:~1;·

:'1

re~

st:ire

ha

l'a.o:.petto

di una

\"CriU 1

di natura,

non

di una scoperta

speri mentale

esco~itata

a

frecl–

do •; e che il

realismo

delt'Ott o–

l-Cntonon

è

stato mai un ostaco lo

ai narratori di

genio.

Ma

è

aixh c

\"C.roche

in

molti

scritto ri deftll

anni

sconi

catalogati

nella

nt ·

brica della prosa d'arte,

troviamo

interessi

umani,

id«

morali,

e

:m:gl ia

curiosiH,

di conoscere

la

"ita

dei popoli e dC'i paesi

11tra–

nicri, non solo, dunque,

bellur ie

di

scritt11rn;

e

che lo svolgime nto

del

ronmnzo italiano

co11tc111po-

:f,~:OC:,~,!i:t:~f:i

; ~om1:nr\à~;;

invocata dai cnt-ici, e dei meu1

~C:f:~~it'ì!

~=~f'ch":

JÀP~t

lievo

ai ~ rsonaggi

e

ai

senti•

menti

in una prospe tt iva d'art e

fantastica o morale.

Sin d11lle

ime

origini

la

narr 11-

ti,·a italiana

tra.sfigurò

la realHt

ra1,pre;.cnt1u:i1lola

c111alc si mo-