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LIZZA DR/

delle Nazioni Unite. Molto si deve alta delegazione de1la C.G.

I.L.

se

i

20

miliardi di dollari sono SC"eSi precipitosamente a

350

milioni.

Nel preambolo del memorandum,

i

lavoratori italiani si

rivolgono ai loro compagni di tutto il mondo pcrchè interv en–

gano presso

i

rispe ttivi governi onde deciderli a rivedere da

un punto

di

vista più umano,

il

trattato

ingiusto in elabora–

zione contro l'Italia.

Pu

essi,

già

in condizioni di vita oltre–

modo difficili,

le

dure clausole del trattato non

potranno avere

altra conseguenza che la disoccupazione e la fame. I lavoratori

italiani

hanno

già

dato prova della

loro solidarietà

con

i

compagni degli altri paesi in lotta per la democrazia, quando,

con

gli

scioperi del marzo 1943, hanno 'vibrato il primo colpo

alla dittatura

fascista. La loro resistenza

è

stato un esempio

per tutti i

popoli

satelliti della Germania.

II

popolo italiano

fu il primo di questi satellit i ad abbattere il fascismo e a schie–

rarsi

a fianco

delle Nazioni Unite.

Dopo

l'occupazione nazista,

i lavoratori italiani sono stati in prima linea neJla lotta parti•

giana . Lavorando nelle retrovie per le forze armate, essi hanno

contribuito anche in questo campo alla vittoria comune.

Se i

governi, preoccupati di salvaguardare gli interessi

dei propri paesi, possono dimenticare questo contributo e gli

incoraggiamenti prodigati al popolo italiano in mille modi,

i

lavoratori del mondo non potranno rifiutare la loro solidarietà

ai rappresentanti del lavoro italiano, che protestano contro un

trattato che

essi

ritengono ingiusto non solo perchè contrario

ai

principi della

Carta

Atlantica, ma anche perchè la sua ap–

plicazione inBiggerebbe ai lavoratori italiani sofferenze al di là

di ogni limite umano.

Come

è

stato dimostrato dal Ministro laburista Yvar

Tbc>

mas,

prosegue il memorandum,

il problema dell'Italia

è,

da

sempre, il problema della miseria. Il tenore di vita delle classi