

TOT/ SCIALO/li
Significato
e attualità
del nostro <<decadentismo»
pittorico
L
A
nostra adolc s(._"enz
a e la nostra migliore giov inezza , fra
tante e
più
gravi sciagu re, patì anche quella di aver dovuto
subìrc
i
tetri moniti, le
al'<.'USC,
i
ricatti, contr o ogni afferma–
zione libera del1o spirito , contro quei valori che più amavamo e
:-:cut ivamo nostri . Rid1iami
all'ordine
sempre più lugub ri, sino
a divenir ~·riminosi e delatori, bestiale <·nito della tradi zione
i:ome
orgoglio di stirpe ,
buon senso
l'Odino,
forma lismo puri–
!ò;
ta. gretto morali smc, <·cnezze ipocrite,
fnron<>
cli
spettri oppri–
menti e formarono l'acre soffocante dello squallido provincia–
lismo e nazionali:m10 ove fumm o costrett i a respir;\TCper tan ti
anni.
Chi
non ricorda le campagne di Ojetti, Soffici, Oppo, Fa–
rina cci,
luterlandi,
Preziosi, BertOC'Chi, et·c.? L'ac cusa mosse
sempre dall'alto di una • uma nità • più vera e piena, di una
aderenza al proprio
tempo, di una funzione sociale e collettiva
di cui doveva nuova mente pascer si l'arte; s'inv ocarono e minac–
ciaro no ritorn i alla natura, al vero, ai sentimenti e bisogni del
mondo oggetti vo, ad un più s:lno e tra dizionale reali smo; che
prosperosa mente venivano ere tti come un corteo di rur ali, di
legionari , di madr i italiane, in mar cia (.'Onlro le forme interna –
zionalistich e, snobistiche, intellett ualistiche,
iudivid ualistichc,
borRhcsi , ebraistiche
e soprattutto
decadenti stiche della dege–
ncrc- arte moderna italiana .
. Infatt i come non definire snob e decadente il ventenne Mo–
randi? Il qua le nella gras sa e ignarn Bologna, con tant o nazio–
nale splendore di Michetti, Manci 11i, Sartori o, Tito, Previati ,
ecc. era andato ricalca ndo una sua stenta pitturella
dalla foto–
grafia di un paesaggio che Cézanne (immemore della sua itali ca