

Prefazione
che egli ha oggi verso di me per la maniera ignobile di polemizzare, ho sti–
ma; ed egli ha avuto sul mio pensiero una grande infiuenza. E quando si
rompe un'amicizia di questo genere, è come sentir morire una parte di noi
stessi
[...]. "
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La
biografia ideologico-politica che Salvemini traccia di sé nella pre–
fazione precedentemente ricordata
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trova puntuale conferma, senza alcuna
fondamentale omissione, nelle lettere qui pubblicate: dalla iniziale, ambigua
adesione al marxismo
-
su cui
ci
siamo soffermati nelle pagine precedenti
-
e al socialismo, all'avvicinamento al giovane partito repubblicano, all'adesio–
ne piena alla dottrina federalista di Cattaneo, alla polemica sulle autonomie
comunali, ed a quella
-
di portata ben diversa
-
sulla questione meridio–
nale e sul suffragio universale. Temi e motivi della sua polemica politica ri–
tornano pit, volte, nelle pagine del carteggio, con martellante insistenza, op–
pure si ritrovano riassunti nel loro nucleo piu essenziale e posti nella loro
prospettiva piu vera.
In questo senso sono estremamente significativi, oltre il carteggio con Ghi–
sleri, Fortunato, Piacei
-
di cui già abbiamo avuto occasione di parlare
-
quello con Anna Kuliscioff, Lombardo-Radice, Mandolfo, Morgari, Pa–
gliari, Savelli e Schiavi.
Pur mancando del tutto le corrispondenti lettere di Salvemini, pub–
blichiamo quelle di Pagliari e della Kuliscioff perché in esse è l'eco di alcuni
dei motivi centrali della polemica salveminiana nel periodo immediatamen–
te precedente il suo distacco dal partito socialista. In Pagliari v'è un apporto
culturalmente piu corposo a tale polemica: è con lui che Salvemini discute
sull'inserimento della classe operaia nel contesto e nelle motivazioni della lotta
politica, approfondendolo attraverso l'analisi della composizione del prole–
tariato; affronta il problema delle cooperative di lavoratori; ed è proprio
Pagliari, infine, che pone l'accento sulla incomprensione, da parte del partito,
di quanto sia profonda e determinante l'incidenza della classe operaia, e dei
"movimenti economici" ad essa risalenti, nella complessa dinamica della
vita politica italiana.
66
Di calibro diverso è il sostegno che gli offre Anna Kuliscioff, la quale,
pur partendo da una identica analisi politica, giunge a conclusioni fonda–
mentalmente diverse. Le sue lettere del periodo immediatamente precedente
il congresso di Milano
-
fra le poche che si sono conservate
-
sono estre–
mamente significative in questo senso: la Kuliscioff ritiene politicamente giu–
sta la campagna per il suffragio universale e
-
forte della propria esperienza
di anni di milizia socialista
-
tenta di convincere Salvemini ad una azione
di stimolo in questo senso esplicata
all'interno
del partito: per lei, difatti, è
opera politicamente piu saggia adoperare le scarse forze politiche a dispo–
sizione anziché contribuire a demolirle.
In
tale analisi della situazione poli-
64
La lettera, del 7 luglio 1910,
è
pubblicata al n. 266.
65
Citata a nota n. 5.
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Sj vedano in proposito
le
lettere di Fausto Pagliari a Salvemini, pubblicate ai nn. 235,
244, 260, 264 e 268 di questa raccolta; ed anche gli articoli di
SALVJ!MINI,
Cooperative di lavoro e
movimento socialista,
riprodotti in
SALVEMINI,
Movimento socialista,
pp. 359-390.
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