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Prefazione

che egli ha oggi verso di me per la maniera ignobile di polemizzare, ho sti–

ma; ed egli ha avuto sul mio pensiero una grande infiuenza. E quando si

rompe un'amicizia di questo genere, è come sentir morire una parte di noi

stessi

[...]. "

64

La

biografia ideologico-politica che Salvemini traccia di sé nella pre–

fazione precedentemente ricordata

65

trova puntuale conferma, senza alcuna

fondamentale omissione, nelle lettere qui pubblicate: dalla iniziale, ambigua

adesione al marxismo

-

su cui

ci

siamo soffermati nelle pagine precedenti

-

e al socialismo, all'avvicinamento al giovane partito repubblicano, all'adesio–

ne piena alla dottrina federalista di Cattaneo, alla polemica sulle autonomie

comunali, ed a quella

-

di portata ben diversa

-

sulla questione meridio–

nale e sul suffragio universale. Temi e motivi della sua polemica politica ri–

tornano pit, volte, nelle pagine del carteggio, con martellante insistenza, op–

pure si ritrovano riassunti nel loro nucleo piu essenziale e posti nella loro

prospettiva piu vera.

In questo senso sono estremamente significativi, oltre il carteggio con Ghi–

sleri, Fortunato, Piacei

-

di cui già abbiamo avuto occasione di parlare

-

quello con Anna Kuliscioff, Lombardo-Radice, Mandolfo, Morgari, Pa–

gliari, Savelli e Schiavi.

Pur mancando del tutto le corrispondenti lettere di Salvemini, pub–

blichiamo quelle di Pagliari e della Kuliscioff perché in esse è l'eco di alcuni

dei motivi centrali della polemica salveminiana nel periodo immediatamen–

te precedente il suo distacco dal partito socialista. In Pagliari v'è un apporto

culturalmente piu corposo a tale polemica: è con lui che Salvemini discute

sull'inserimento della classe operaia nel contesto e nelle motivazioni della lotta

politica, approfondendolo attraverso l'analisi della composizione del prole–

tariato; affronta il problema delle cooperative di lavoratori; ed è proprio

Pagliari, infine, che pone l'accento sulla incomprensione, da parte del partito,

di quanto sia profonda e determinante l'incidenza della classe operaia, e dei

"movimenti economici" ad essa risalenti, nella complessa dinamica della

vita politica italiana.

66

Di calibro diverso è il sostegno che gli offre Anna Kuliscioff, la quale,

pur partendo da una identica analisi politica, giunge a conclusioni fonda–

mentalmente diverse. Le sue lettere del periodo immediatamente precedente

il congresso di Milano

-

fra le poche che si sono conservate

-

sono estre–

mamente significative in questo senso: la Kuliscioff ritiene politicamente giu–

sta la campagna per il suffragio universale e

-

forte della propria esperienza

di anni di milizia socialista

-

tenta di convincere Salvemini ad una azione

di stimolo in questo senso esplicata

all'interno

del partito: per lei, difatti, è

opera politicamente piu saggia adoperare le scarse forze politiche a dispo–

sizione anziché contribuire a demolirle.

In

tale analisi della situazione poli-

64

La lettera, del 7 luglio 1910,

è

pubblicata al n. 266.

65

Citata a nota n. 5.

66

Sj vedano in proposito

le

lettere di Fausto Pagliari a Salvemini, pubblicate ai nn. 235,

244, 260, 264 e 268 di questa raccolta; ed anche gli articoli di

SALVJ!MINI,

Cooperative di lavoro e

movimento socialista,

riprodotti in

SALVEMINI,

Movimento socialista,

pp. 359-390.

XXVI

Biblioteca Gino ~ianco