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nuovo emigrato al la campagna. La lame ha imper –
versato nelle città mol to più fortemente che presso
i contadini .
Fino alla r ivoluzione i l contadino viveva sotto
un'oppressione semifeudale. Ben aveva la r i f o rma
del 1861 soppresso la servitù della gleba e fatto del
contadino formalmente un uomo l i bero . Ma quel la
non fu l'opera d i una r ivoluzione, ma. d i un assolu–
t ismo patriarcale, i l quale paternamente curò che i
grand i propr i e t ar i t er r i er i con quel la riforma" non
perdessero nul la, anzi guadagnassero. I l contadino
dovette pagare la sua libertà con la perdi ta d i una
parte della terra che aveva goduta fino alla r i f orma ,
e dovette pagar cara la terra che g l i f u assegnata. La
superficie media delle proprietà agricole fu maggio–
re che nel l 'Europa occidentale.
I n Russia pr ima della r ivoluzione i beni d i
meno d i 5 et tar i formavano soltanto i l 10.6 per cento
d i tutte le aziende d i contadini , mentre i n Francia i
beni d i 5 e meno et tar i formavano i l 71.4 per cento
e in Germania i l 76.5 per cento. Ma l 'economia r u –
rale russa è così arretrata per l ' ignoranza dei con–
tadini , per la tecnica pr imi t i va , per la mancanza d i
bestiame e di concimi , che produce mol to meno che
nel l 'Europa occidentale. I n Francia ammonta i l rac–
colto di grano a 70.5 Pud per Dessiatina, i n Germa–
nia a 77 Pud, i n Russia invece soltanto a 28,2 Pud .
I l contadino qu indi dopo la sua l iberazione si
trovò materialmente in condizione peggiore d i p r i –
ma. Eg l i impoverì, la sua azienda non andò avant i ,
ma anzi indietreggiò. Per non sof fr i re la fame, do–
vette affittare pezzi di terra dai grand i propr i et ar i o
lavorare come salariato sul la terra che questo mede–
simo propr ietar io amministrava come grande azienda.
Per lo più si trovò costretto a prendere ant icipa–
zioni i n conto del l avoro che doveva prestare, per
Dittatura
del
Proletariato.
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