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Tre occasioni editoriali

si trasmettevano devotamente di mano

in

ma–

no, senza soluzione di continuità e soprat–

tutto senza insana gelosia. L'una lo affidava

all'altra; come Madame Nicard, che dice a

Mademoiselle Désirée Dicher:

«

Consolalo

della mia assenza», e Maine Blond che ha,

quando Restif si sposa, una bella e grave

esclamazione:

«

Infelice, senza

di

noi!

>>.

Noi,

lo sciame di ragazzette

auxerroises

e di

fil/es

parigine che compongono, nel

Monsieur Ni–

colas,

la

più

aggraziata corona e danza del

mondo. Int errotta dalle donne-cippo, le don–

ne che segnano una data, in genere una ogni

otto anni.

Con un ritmo di tal fatta, Restif vecchio

finl con l'errare fra le

fil/es

del Palais-Royal

per fiutarci la presenza della sua progenie

sconosciuta, immessa dalle madri nel mer–

cato parigino: e in genere non mancava

di

scoprirla dal colore degli occhi, dal disegno

dei sopraccigli, dalla linea aquilina del naso.

Sotto il Terrore, radunò tutte quelle che gli

riuscl di identificare, le figlie degne di lui

perché come lui feconde, e per le quali scrisse

una specie di codice della prostituta che si

rispetta, le radunò a un gran pranzo e le spe–

di

in massa a

Caienna dove una Madame

Adélaide Collart avrebbe pensato a collocar–

le presso i bravi proprietari terrieri di lag–

giù. Cosi si sigillava con un atto grandioso

l'attività

di

quell'uomo esemplare - esem•

plare nel senso almeno che può costituire un

caso esemplificativo di un certo abbandono

fiducioso alla Provvidenza o Natura - che

odiava Sade e ne era odiato,

in

fondo a causa

di una diversa interpretazione dei

fini

del–

l'amore.

Sull'importanza imparagonabile dell'umana

vita, Restif non nutriva dubbi. E poiché

amava agire e scrivere secondo le proprie

convinzioni, gli avvenne personalmente di

contribuire a popolare la Caienna e, oggetti–

vamente, di fare le seguenti due ragionevoli

proposte, ragionevoli date le premesse: 1) per

riparare allo spopolamento provocato dalle

guerre e dalla monogamia, si diano a ogni

uomo due spose, e poiché la Marina consuma

più uomini della media delle istituzioni, sia

permesso a ogni moglie di marinaio imbar–

cato di fare un paio di figli

«

avec un jeune

et brave garçon, désigné par l'époux

»

(Mon–

sieur Nicolas,

III , pagina 50 ); 2) i direttori

spirituali delle monache, invece di imporre

loro una castità che offende la Natura, le

aiutino a procreare altri piccoli direttori, e

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non pnvmo

ces ;eunes nonnettes

«

di una

deliziosa prolificazione che addolcirebbe il

tedio della loro solitudine»

(Monsieur Nico–

las,

IV, pagina 206). Dove la

délicieuse pro–

lification

non

è

espressione pudica, che in•

tenda celar l'atto disonesto con le oneste

conseguenze . Restif aveva la sensualità della

figliolanza, come altri dell'accoppiamento.

Era un grande scrittore, ma conservava qual.

che cosa della sua prima educazione gian–

senista passata in mezzo ai preti. Forse deve

a questo di non esser

mai

stato messo al

bando, come scrittore, dell'umana società.

Dif esa di Madame Cayssac

Ho

SOTTO GLI OCCHI

la traduzione italiG•

na del

]ournal particulier

di Paul Léautaud

(Setto re privato,

editore

Feltrinelli) .

Scor–

rendo le pagine a me familiari, mi

è

venuto

di fare qualche considerazione marginale, da–

to che sulla portata letteraria dell'opera

è

stato ormai scritto tutto quel che era da

scriversi. Incominciando dalla prefazione di

Elvio Fachinelli, che esamina l'autore al mi•

croscopio psicanalitico, mi vedevo Léautaud

come avrebbe riso, e quante male parole ci

avrebbe sparso su, ove gli fosse avvenuto di

leggerla. Non che le osservazioni dello psi–

canalista non siano pertinenti, e di tutta evi•

denza; ma quel che c'era di naturalmente e

anche coscientemente settecentesco in Léau•

taud si sarebbe certo ribellato a un linguag–

gio scientifico calato sulla sua disadorna esi•

stenza, allo scovar conflitti complessi e ragia•

ni oscure

in

un vivere tutto fisico che si

compiaceva di rifuggire e di negare il mi–

stero. Se ho capito bene, Fachinelli rintraccia

l'essenza dell'amore di Léautaud per Madame

Cayssac detta

«

il Flagello

»

nel comune in–

teresse per gli animali abbandonati: assunti

come segno di un Léautaud bambino, anche

lui abbandonato o trascurato dal padre e dalla

madre, ai quali continua a legarlo una sorta

di odio.amore, e invidia, mentre poi la pietà

per le bestie si traduce

in

un progressivo

«

imbestiamento

»

dei suoi rapporti amorosi

con la signora. Questo amore poi essendo

rappresentato per mezzo della letteratura, la

cui funzione

è

di

«

rubare

»

la vita nel mo•

mento stesso in

cui

essa si realizza, Madame

Cayssac si sente oscuramente defraudata in

quanto partecipe di quella realizzazione;

inde

irae,

ossia

il

suo atteggiamento ostile e pur