

Cronaca
Che il preteso nuovo corso della politica
dei partiti comunisti si riduca alla sottomis–
sione vestita
di
buoni consigli
è
confermato
dall'atteggiamento assunto da detti partiti nei
riguardi della conferenza internazionale pro–
posta da Mosca. Infatti, se essi avessero ve–
ramente tenuto a far valere un loro distinto
parere, avrebbero dovuto chiederne la con–
vocazione d'urgenza, per criticare l'azione
sovietica e difendere la Cecoslovacchia. Chie–
dendo invece
il
rinvio, essi hanno chiesto
cosa comoda sia per
i
soviet ici che per loro.
Per adesso, niente discussioni. Se, come si an–
nunzia,
il
rinvio saràbreve,
ciò
vorràdire che
alla conferenza la Cecoslovacchia sarà rap–
presentata da personaggi i quali, costretti o
volenterosi, dichiareranno che ormai l'ordine
socialista regna a Praga, quindi non c'è
3
motivo
di
discutere l'argomento . Che ne sarà,
allora, dell'effervescenza comunista?
Ma che ne sarà, anzi che ne
è
già ora, bi–
sogna anche domandarsi, dell'indignazione vir–
tuosa cui ci si
è
abbandonati in Europa dopo
il
21 agosto?
La risposta
è:
niente. Aggiungendosi alle
navi da guerra che percorrono il Mediterra–
neo, le divisioni sovietiche che occupano la
Cecoslovacchia hanno già neutralizzato ciò
che rimaneva dell'Europa. Nessuna illusione
è
lecita su questo fatto e sulle sue conseguen–
ze. Solo l'imprevedibile fortuna può soccor–
rere. E l'imprevedibile non potrà venire dai
governi, ma solo dalla resistenza alla fine
non reprimibile dei popoli oppressi. A comin–
ciare dal più oppresso di tutti, che
è
il po–
polo russo.
[TEMPO PRESENTE]
Gli iconoclasti delle ACLI
T E
ASSOCIAZIONI
dei lavoratori cristiani
L
-
assai più note sotto la sigla ACLI -
sono fra i protagonisti della scena politica
italiana. Hanno anzi, da sempre, tale fun–
zione. Pio XII difatti le costitul per mettere
un freno alla possibile marxistizzazione dei
lavoratori cristiani che erano ai suoi tempi,
subito dopo la liberazione italiana, a contat–
to diretto con i lavoratori miscredenti, uniti
tutti negli allora unitari sindacati della
CGIL. Partendo dai remoti insegnamenti di
Leone XIII, Pio XII aveva conferito alle
ACLI, associazione definita pre-sindacale,
il
compito di fortificare i lavoratori cattolici
nella fede, perché non si lasciassero traviare
dai loro compagni di strada socialcomunisti.
Da quei tempi, le ACLI ebbero una fun–
zione determinante nell'evoluzione del mondo
del lavoro, e soprattutto nell'atte ggiamento
dei cattolici di fronte ai suoi problemi. Fu
per suggerimento, o almeno con il concorso
entusiastico dei dirigenti delle ACLI nell'età
pacelliana, che il 1
°
maggio venne dichiarato
festa liturgica in onore di San Giuseppe Fale–
gname, a indicare che
il
cristianesimo affonda
]e sue autentiche, primissime radici, nel mon–
do del lavoro. Il 1
°
maggio ricevette perciò
il suo battesimo cattolico, e fu tentata a Ro–
ma
in
quegli stessi anni un'operazione
di
rag–
gio più limitato ma non perciò meno signi–
ficativa: si organizzarono difatti i dipenden-
ti cattolici della Nettezza Urbana in una spe–
ciale confraternita che si appellava al nome
di Santa Maria della Strada, una delle tante
qualifiche che la tradizione ha attribuito nei
secoli cristiani alla Madonna.
Di qui si vede che la concezione che
fu
in vigore in un primo tempo a riguardo delle
ACLI e della loro possibile utilizzazione
a fini di bonifica del mondo del lavoro,
fu
edificante secondo la vecchia maniera litur–
gica. Una festa di più, probabilmente qual–
che processione bellissima da contrappore a
un comizio, e soprattutto - forse - l'or–
ganizzazione di viaggi sociali, veri pellegri–
naggi, alla sede di Pietro.
Ci
fu
un anno che
il convegno nazionale delle ACLI pratica–
mente consisté
in
una grande gita pastorale–
turistica da tutta Italia
in
direzione di piazza
San Pietro a Roma come meta condusiva:
e per le strade della capitale la sfilata dei
carri allegorici e mistici
di
operai e conta–
dini, minatori e pescatori, costitul uno spet–
tacolo che non aveva nulla da invidiare alle
manifestazioni del carnevale di Viareggio -
da un punto di vista scenografico - e ai
rituali della Confederazione dei coltivatori
diretti per quello che riguarda le radici fol–
cloristiche delle rappresentazioni di massa.
Questi sono, comunque , solo ricordi di
tempi andati, che nulla fa pensare possano
ripresentarsi
ai
nostri giorni. Difatti queste