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RINASCITA
poeti,dalPetrarcaal Leopardi.Maunriscontropiù •
precisoechiarificatoreèdarintracciarenell'ode
Alla
fortuna
delGuidi:
Panini,disse, ladestraentrolachioma,
evedraid'ogniintorno
lieteebelleventure...
...Tuttede'venti
lepatrie«vinsi;equando
ebbisottoa'mieipiedi,
tuttalaterracromo.
delvintomondo.feigrandonoaRoma.
L'archeologicaFortunadiquestoseicentista, il quale
tentavadiconsolarsidellanbstra,decadenzaconl'esal-
tazionedell'imperialismoromano,avevagiàsuscitato
nelgiovaneAlfieril'amoredellapoesia(1).Nonmera-
vigliamociseoraancheal Marnelisuggerisseun'im-
maginebenpiùconcreta eumanadi un'Italia,che
senzaopprimerepiùnessunpopolo,volevasolovincere
la.
propriaignavia, e riscattarsi a libertà.Quest'Italia
virilmentearmatavolevaafferrareper i capelli lasua
fortuna,cioèquellavittoTiachepertradizioneprovvi-
denzialeRomaebbeinpugno.Maaquest'accennoclas-
sicistasubitosuccedonole trestrofepiùbelle, incui11
messianismodemocraticoe lerievocazionistorichesi
compongonoinunvivo,appassionatogettod'eloquenza
popolare.Sipensaallachiusadel
Principe,.dove
ora-
toriaumanistica,ebiblicolinguaggiosavonaroliano,e
terminicrudamenterealisticidannoala alsognouni-
tariodelprimograndespiritomoderno,del «primo
giacobinoitaliano»(comeGramscihachiamato il Ma-
chiavelli).Anchenell'innodiMameli,c'èsì l'«elmodi
Scipio»,mapoipassiamoalle•mazziniane«viedelSi-
gnore»,all'uuniti,perDiochivincercipuò»(che'è
unatraduzionedaLamennaisfattacolgustoveemente
diquelgridofinale Italiachiamò»)e infinelampeg-
giaunsommariodimomentiepicidellanostranazione
«dall'Alpe-aSicilia»,doveGaribaldi,entusiasta,no-
tavacolfeliceacumediungrandeeroepopolarechelì
«c'ètuttoquellocheunItalianonondovrebbeigno-
raredeltasuastoria:Legnano,Gavinana,Portoria, i.
Vespri»(2).
Cheimportase i vessilliferidel'Anti-Risorgimento,-i
difensoridelfascismoindecomposizioneabbianoosato
farproprio,negliultimigiorni di unaguerraantina-
zionale,questoinnoglorioso,coronandoconunaestre-
mabestemmiauntradimentostorico?E'bastatoche
unasolavoltaquell'innosiastatocantatodai parti-
gianidelleFosseArdeatinesullaviadelloromartirio,
perchèleparolediMamelifosseroredentealla loro
purezza(3). El'Inchècisaràunaindipendenzadadi-
fendere,questeparole'nonpasseranno: laclasselavo-
ratrice,unicaerededelpatrimoniostoricon:azionale,
sapràcustodirlegelosamenteedegnamenteonorarle.
(1)Vita,
ed.Maggini,pag.121(1772).
(2)Siveda il commentodelMannucci,ed. cit.
(3)Lanotiziaci èdatadallasignoraLiaAlbertelli, inuna-
notaallesueaffettuoseegentilipoesieinmemoriadelmarito;
Giorno
di
pioggiaalleFosse
(Roma,1948):« IlBabbomidiceva
cheavrebbecantatol'Innoseloavesseroportatoamorire; e
loricantòcon i compagnimentreeratrascinatoalleFosse:
daichiusiautocarri lenotedell'innogiunseroall'orecchiodi
queipochichesullaviaAppiavideroquelcorteodimortee
qualcunopiansen.
Maunaltrocantoc'è,,di*Mameli,chehaunavalidità
nonsoltantomonumentale:uncantochefu lasua(più
belapoesiaecertol'unicapoesiadiquegliannitrava-
gliati incui tutti gli animifuronodistratti (eneera
tempo)dallaletteraturaallavita,dalleparoleall'azione.
E'l'innointitolato
Dio
e
il Popolo,
scrittopercomme-
morarelacacciatadegliAustriacidaGenova, inocca-
sionedellafamosafesta,del10dicembre1847cheOrga-
nizzarono,sottolaguidadiBixio, i gruppipiùaudaci
deirepubblicanigenovesi.Mameliprecorseconla fan-
tasiaquestacelebrazionepopolare,cheavrebbeacceso
fuochidi gioiasugliAppennini,persalutare il fatto
memorandoeauspicareunavittoriosainsurrezioneuni-
taria.Era lamateriapiùconsonaallasuapoetica,alla
suaMusa:
orsalutaunamem°.ria,
orpreparaunavittoria.
MaiGoffredoavrebbemegliorealizzato il suosogno
del«belomessoinazionei,dellapoesiacome«forza
alegra,comecantofestosoeguerriero.Solo il titolo
serbòla tracciadelleformuleastrattedelMazzini.La
ispirazioneversòil flottoincandescentedelleparolenello
stampometricoprediretto,-divenutoormaiperGofredo
congenialeal canto.Quellafiammachediscendesul
capodell'Italia, all'Iniziodell'inno, èqualcosadi più
-cheunricordomisticodegli
AttidegliApostoli:
è un
motivodifigurazionelirica,guizzantedastrofaastrofa
(propriocomenella
Ballata
d'amoreper laPlnelliuna
lucedisorriso,•viricordate?allietavacoisuoiritorni
il ritmo).Anchequestoeraun«cantod'amore,maper
l'Italia. E nonpiùper l'Italiaretorica,unpo'goffa
sotolepanoplieneoclassiche.Era l'Italiavivente,del
popolo,chefesteggiavacoisuoipoverifuochi lacac-
ciatadellostranieroe siauguravadi ripetere,unitae
armata, il gestodeiGenovesi.Leparolesemplicidei
testireligiosinonservivanopiùperconfortaredaipul-
piti la viltà e l'acquiescenzadeglioppressi,maper
osannareall'insurrezione, alla vittoriadella libertà.
Tempusprope,
davvero.L'annonuovo, il '48avrebbe
portatoin tutta Italiaquestiaccentidisperanzae di
fede,sarebbestato il grandeannodelrisveglio,della
primaesperienzaunitaria, di quellaprimaguerradi
Indipendenzachereseclamorosapassione.popolareuna
aspirazioneancoraristrettaapochigruppi:
ComenarrarsugliApostoli,
farseinfiammasullatesta
Diodiscesesull'Italia.
Forseèciò;maanch'èunafesta.
Nelefestechefa ilpopolo,
egliaccendemontiepiani;
comebocchedivulcani
egliaccendelecittà.
Poise Ilpopolosiidesta,
Diocombateallasuatesta,
lasuafolgoreglidà.
Nel'48, tuttopresodall'azione,Mameliscrissealtri
versi,maqualisenepotevanoscrivereinunclimadi
frenesia.Ormaic'eralaguerra: e i giovaniaccorre-
vanoinLombardiadaogniparted'Italia.Gofredocom-
poseuninnomilitare,celebrepiùchealtroper lamu-
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