

contatto di ret to con gl i studenti, o p i ù che al t ro come conoscenza, a vol te
magari un po' mitizzata, delle forme d i lot ta degli studenti, sia come forme
di lot ta assembleare, sia come aspetti di lotta illegale o violenta. (Come capa-
cità d i penetrazione sociale la lot ta dei medi è stata un fat to mol to grosso,
perchè ha toccato direttamente una serie d i famigl ie operaie, ma come con-
tatto di ret to t ra moviment i d i massa, come rispondenza effettiva del movi-
mento studentesco t ra la classe operaia, nei suoi momenti d i lotta, ha avuto
forse p i ù incidenza i l pr imo anno d i lot ta universitaria).
Due manifestazioni significative sono state soprattutto important i , ol t re
allo sciopero per le pensioni che era in realtà uno sciopero accettato e voluto
dal padrone stesso, e, dei due, soprattutto l o sciopero per Battipaglia che è
stato estremamente importante sotto var i punt i d i vista. Primo, ovviamente,
perché sciopero pol i t ico e perchè è stata l a pr ima esplicita rot tura d i quel
diaframma che si supponeva esistente t ra operai Fiat e politica; l a situazione
di isolamento e d i r i f iuto del le organizzazioni sindacali e pol itiche da parte
degli operai Fiat aveva componenti almeno apparentemente qualunquistiche
e d i rifiteto del la politica, che mol t i prendevano al la lettera vedendo spesso
in tut to questo un interesse della classe operaia Fiat solo per i propr i pro-
blemi e, anche quando vedevano i l significato pol i t ico che comunque una
lotta al la Fiat aveva, però pensavano che r i fer iment i a fat t i pol i t ici generali
non potevano funzionare nel caso degli scioperi Fiat, e che semmai sarebbero
stati una conseguenza p i ù che una premessa degl i scioperi. Invece l o scio-
pero per Battipaglia ha dimostrato prima di tut to questo: che gl i operai Fiat
sentivano quest i problemi generali, e che erano pront i a muoversi. E qu i
credo che l a presenza degl i operai meridional i ha avuto un peso decisivo.
Secondo, è stato importante come forma d i lotta, propr io perchè, parados-
salmente, i l tradimento e l 'opportunismo dei sindacati che di fronte a Bat t i -
paglia hanno dichiarato solo t re ore d i sciopero, al la Fiat si è risol to i n un
fatto positivo, perchè significava non stare fuor i dei cancelli, ma andare a
lavorare e dopo cinque ore andarsene via. Significava insomma sfidare per
la pr ima vol ta i l meccanismo d i control lo e d i repressione interna. Questo
sciopero ha avuto varie percentuali di riuscita, e non una riusci ta massiccia
e omogenea, però dove è riuscito è stato un'esperienza estremamente impor-
tante, come s i poteva vedere davant i a i cancel li, soprat tut to a l secondo
turno: c'è stato cioè un casino immenso i n fabbrica, l a gente è uscita vera-
mente con un senso d i liberazione e avendo acquisito un'esperienza d i lot ta
estremamente nuova.
L'altro sciopero importante che è passato un po' più inosservato è avve-
nuto prima ancora, e cioè all ' inizio dell'anno, quando la Fiat ha tentato d'un
tratto da f a r saltare un sabato pomeriggio festivo. Quella vol ta i sindacati
hanno proclamato tempestivamente, da un giorno al l 'altro, l o sciopero, e i
lavoratori F i at sono restat i praticamente t u t t i f uo r i da i cancel l i con una
compattezza — era uno sciopero che non era stato organizzato e che toccava
un punto abbastanza delicato, tenendo conto che la fabbrica avrebbe ovvia-
mente pagato l o straordinario al sabato — notevolissima, e con una strana
reazione del la direzione Fiat che ha immediatamente chiuso i cancelli, ma-
gari temendo perf ino un'occupazione del la fabbrica!, e tenendo lontana l a
polizia. E l o sciopero è r iusci to così, i n sordina, ma i n real tà dimostrando
una grossa carica nei lavoratori.
Questi sono i due fat t i più important i pr ima d i questa ul t ima ondata di