

di pr ecorice tti , di pr efe renz e e di sciocch ezze ch e p r~n,l c per
jdee dir ettiv e. In so1n111a
è
un cretino consumato ; e chi f' ca–
pa ce di legge re
il
suo lihro e di asco ltar e i suoi clisco ,·si ve•
clrà fino a che punto arrivano ]e su e
llnn1a gini.
P er cscmp ·io
-crede che il inondo int ero sia governato da una m ezza doz–
zina di Ehr ei ch e si serv ono del marxi smo , del lih cra li smo ,
della franca m assoneria, del pa cifi smo , cleJla Rus sia. tlclla
Fran cia e ogni tanto per sino della Chiesa Cattolica. E ' con–
vinto che qu esti
«
sagg i di Sion
»
sacrificano una part e rlclle
loro figli e per corrompere
il
nobil e sangue deg]i ariani cd
egli vuol e che un giorno l'Inghilterra
e gli Stati
U niti si sl•a–
razzino dei loro cittadini di sangue inf e1·iore per formare
·un 'all ea nza con la Germania e fare una crociata degli ariani
co ntro la Fran cia imba stardita da un a infu sion e
ili
sangue
n eg ro , e cont1·0
la Ru ssia bol scev ica. P er salvar e
rami cizia
co n l'Italia fa scista Cf!li ha tro vato un 1.nczzo smnpli cissimo :
l'Italia entra nel quadro dei popoli ariani poich è gl'ltaliani
ijOno secondo lui un popolo compo sto cli clue razz e :
i
fa sci–
·sti sono naturalm ent e la razza sup erior e
e
per conseguenza
ariani
e
Mu sso1ini
è
p ress 'a po co
un
prus siano , con1e Goebhels
ha detto . Hitl er crede tutto ciò sul serio , ~Iussolini inv ece
non crede niente. Sono assassini tutt'e due, l'uno però assas –
sina per degli scopi deter minati , l'altro per un clo~1.11a e 1ua–
ga d senza al cuno scopo.
E cco
]a
diff erenza che ci svela
in
gra n part e
la
ra gion
d'essere dei du e fa scismi , diff erenza ch e non
è -
ri petia–
molo - solam ent e tra i due u01nini. E ' una diff ere nza che
risulta piutto sto d al pa ssato dei du e popoli.
Il fasci sn10 italiano non ha trovato n essun lep:am c nella
storia. Dal Ri sor~i mcnto l'Italia era ]iberal c e
gli
ste ssi 1·ca–
zionari non osavano confessarsi anti]ih erali , anzi lib erali fu–
rono nel piÌt profondo della loro coscie nza. Il fasci smo non
ha alla sna ba se che un po' di D'Annunzio , un po ·
cli
Mari–
nctti , un pp' del nazionali s1110di Corridoni
1na
i
pi cco]i gcr –
n1i dei conservatori
cla ssici , degli esaltatori liri ci, degli in–
tellettuali dinami ci, non erano suffi cienti p er trasformarlo
an–
che in teoria uel partito cli destra che
è
di fallo. P erciò non
pot é e non può avere un vero pro gr an11na, deve viv ere g-ior–
no per giorno , m entre la sua fra seolo~ia 1nistica della nazio–
n e, della di sciplina , della gerarchia non
è
ch e un tentativo di
evas ion e dalla sua pov ertà spiritual e. E' una dittatura
capi–
talista?
Sì, ma n ella prati ca non pro fess a il ca pitali smo im–
perialistico
che in fondo non è diff erent e clcJla prati ca li–
b era le.
Il fa scismo ted esco parla molto anch'esso cli ,li sciplina ,
n azion e, gerar chi e,
cli
dinan1i smo e cli ,ni stica n1a ce rtam ent e
non
fa
con qu esto ch e imitare il suo mod ello italiano. Men–
tr e tutta qu esta fra seolo gia
è
n ecess aria al fa scis1no •italiano
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