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DE SANCTIS

cominciava a essere pesante; e quel gergo di ufficio veniva - o

solidarietà di tutte le polizie - a rendergliela

più

uman a.

Il poliziotto si avvicinò

poi

al portone e butt ò dentro queste

parole : • Mi sembra che sei in regola, amico. Ma forse il colpo

nOn

ti

riusci-rà.

In

ogni

modo

fo.

storia

la

risolverà il tribuna le•·

Pronunciò • il tribun ale • con solennità, portandosi la mano

alla visiera, di scatto. Anche l'altro agente fece lo stesso

i

poi

ri volto al bandito: e Monta in macchina, - disse -

t'è

andata

bene, un po' troppo per i miei gus ti. Ma spero che in tribunale

ti

prenda no a nerbate •· ·

Il bandito uscì alb. luce, fece i quattro o cinque passi Che

lo dividevano da11a macchina tenendo il viso basso, si infilò nc1la

vettura seguito dall'infe ,rmicrc. Anc he

Benedetto ent rò al cenno

del poliziotto. Poi i due agenti saltar ono ai posti di guida, chiu–

sero gli· sportelli con un

ploc

grasso di serra tur e nuove e la

vettura si mosse senza rumore come un'onda che cresce.

• Che bella macchina a disse Benedetto accomodandosi sul

grande sedile di cuoio.

Benedetto non aveva mai posseduto un'automobi le nella vita

terrena, ma per la sua fortuna di pittore e per la sua sfortuna

di militare (era della classe del

98

e aveva fatto tre guerre seb–

bene molti italiani ne avessero

·sfangale

di più) aveva molto

viaggiato su ogni tipo di mae<:hina, per strade impervie o per

nastri asfaltati, sulle piste desertic he e, a volte, lungo le sabbie

del mare. Ma non aveva mai visto correre una vettura così come

quella che lungo le pianure lo trasportav.1al giudizio. La terra

doveva essere ancor umida da pioggia r~ente poichè si sentiva

dura ed elastica sotto le gomme che vorticavano. Di tanto in

t:?nto una pozzanghera era schiaffeggiata dalla corsa e volava

in alto in un'e splosione d'argento. Benedetto si voltava indietro

per vedere la palma degli spruzz i rovesciarsi sui lati della

strada e già la strada e lo spruzzo, la lunga orma ddle gomme,

risucchiati dal gioco della distanza, si chiudevano , scomp~–

r ivano.

Filarono a lungo, attorno a )oro rotando le gr.indi pianure :

i bordi congiunti della strada si apri vano improvvisament e

contro il parabrezza ad accoglierli, per affusolarsi subito alle