

CELA
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fiatare
ai
carabinieri,
.tìuì per cedere e rassegnarsi a preparare
il colpo, mettendo però fin dal primo momento come condizione
che non si toccasse neppure un filo delle vesti alle due vecchie,
qualunque cosa succedesse.
Detto fatto, concertarono
il
piano, fecero tutti
i
loro cal–
coli, aspettarono che si pre.se.otasse un'occa sione propizia cd
un
bel
giorno,
la
festa
di
San Luigi re di Francia,
fecero
il
colpo : il colpo grosso, come diceva Madunira.
Tutto
era stato pensato : Serafino doveva andare come
tutt~
i
pomeriggi a casa delle due vecchie a prendere la sua tazza
di caffclatte e ad intrattenerle
come al solito parlando del de–
monio, e Madureira a un certo punto avrebbe bussato alla porta
chiedendo di lui ;
poi,
una volta entrato, mascherato, avrebbe
minacciato
le due donne di ucciderle se gridavano; Serafino
avrebbe fatto finta di difenderle e insieme dovevano quindi rin•
chiuderle in un armadio che si trovava nel corridoio; niente di
male, soltanto
un
po'
di paura, perchè alla fine Serafino, con
aria compunta
e
affiitta, le avrebbe liberate.
Due problemi restavano da risolver e : la Dolorosa e l'in–
terrogatorio
che
poi
la giustizia avrebbe fatto al doganiere.
Per la prima si misero d'accordo di mandarle
un
paio di giorni
prima una lettera
da
Valenza del Miii.o per avvisa rla di
correr
subito da sua sorella
Ermelin da
che stava morendo di lebbra,
la malattia che le faceva più paura;
e in quanto al secondo,
decisero dopo
averci ben pensato
su,
che
il meglio era
che Serafino si lasciasse legare e imbavagliare e dicesse
poi
al giudice che i ladri era no due; le due vecchie dovevano natu–
ralmente
rassegnarsi
a
restar
rinchiuse
nell'armadio;
tanto,
non
per
questo sarebbero morte.
Tutto
andò
come avevano pensato .
Quando donna Degna
aperse la porta
a Serafino,
tirando
la
catenella che correva lungo la scala, credette oplX)rtuno
di
scusarsi:
-
Apro io perchè la Dolorosa non c'è.
- Ah
1
non c'è?
-
No,
è
dovuta partire
in fretta
per Valenza
perchè sua
sorella sta per morire .
-
Davvero?