

CELA
- Apri : lo sai bene chi sono. ,
- Non apro, non ho voglia di aprire.
- Apri,
ti
dico.
Lo
sai anche tu che se noo apri ...
Serafino non sapeva niente, assolutamente niente, ma
quella minaccia finì col vincere la sua ultima resistenza, una
nsistenza ~o facile da vincere, del resto, perchè era
più
nelle
mani che nel cuore. Madureira lo dominava come un bambino,
ora se ne accorgeva.
Aprl. Il portoghese, contrar iamente a quel ch'era stato
convenuto, non era mascherato; restò a gua rdarlo per qualche
secondo, fissamente,
poi
gli'
disse con voce sprezzante:
- Pezzo d'im~ille ... Non sei neanche un uomo, sei un
buono a nuJla. Svelto, va sà .
Serafino saB, in silenzio, a fianco del suo complice .e
j
p3ssi,
due
per
due,
gli rimbombavano
nelle
tempie come mar–
telJate. Donna Degna, di dentro, domand ò ancora :
- Chi~?
Nessuno ri spo~. I due si guardarono; non
ci fu
bisogno
d'altro. Maduteira avtva in mano un martello; Serafino prese
un ombrello ch'era
B
nell' ingresso ..
La
vecchia tornò
a
domandare :
- Chi era?
Il portoghese entrò nel salotto e cominciò un discorso che
pareva dovesse andar per le lunghe.
- Sono io, signora . Non si muova che non bo nessuna in–
tenzione di farle del male; e soprattutto non gridi. Io yoglio
soltanto le monete d'oro.
U
due sorelle si misero ad urlare come dannate. • Caga
n'a tenda • diede una martellata in testa a donna Degna e la
buttò lunga distesa per terra;
poi
la colpl altr e cinque o sei
volte. Quando si rialzò sogghignava e gli rilucevano in bocca i
denti d'oro; aveva la camicia sprozzata di sangue.
Serafino ammazzò donna Perfet ta; aveva ormai perduto
ogni lume di ragione; l'amma zzò a ombrellate , dandole rolpi
in testa .col manico e piantan dole poi la punta nel ventre; in–
ferocì sulla povera vecchia come una belva; gli pareva sempre
che fosse ancora viva
i
e
la
poverina pot~ neanche dir
beo.