

bricazione e vendita di macchinario a vapore e centrifugazione ed
altro qualunque, primo nucleo delle future
«
Costruzioni mecca–
niche Riva
»
11 •
Nel
complesso comunque al momento della unificazione le con–
dizioni dell'industria meccanica erano, in Lombardia come nel re–
sto del Regno, assolutamente primordiali poiché, tranne alcune ec–
cezioni, le imprese sorte in quegli anni si caratterizzavano come
piccole officine che disponevano di scarsi mezzi tecnici e finanziari
ed occupavano al massimo qualche decina di operai.
Le condizioni verificate per l'industria siderurgica all'indomani
dell'unificazione permisero sostanzialmente inalterate nel decennio
successivo. Intorno al 1870 la Lombardia manteneva e rafforzava
la propria posizione di primato, con speciale riferimento alla pro–
vincia di Lecco. Il Maestri le attribui infatti 173 officine siderur–
giche su 259 esistenti nel Regno, con una produzione media pari a
circa metà della produzione nazionale
12
•
Nello stesso anno la Lom–
bardia produsse circa 11.000 tono. di ghisa (su un totale nazio–
nale di 20.000 tono.)
13 ,
ottenute da 21 altiforni attivi (32 in
tutta l'Italia)
14 •
Dal 1860 cominciò intanto a svilupparsi
il
processo di utilizza–
zione dei rottami di ferro, come documenta l'andamento dell'im–
portazione del rottame stesso
15 :
1861-65
1866-70
1871-75
77.000
tonn. annue
80.000
tonn. annue
108.000
tonn. annue
Intorno al 1870 la produzione complessiva regionale di ferro di
I e II lavorazione ammontava secondo una statistica della metal–
lurgia italiana a 129.000 tonnellate
16
•
Intorno a quest'epoca però
la siderurgia italiana e lombarda attraversò un periodo di crisi, le
cui cause fondamentali vanno ricercate nella lontananza delle offi–
cine dalle vie di comunicazione, negli alti costi dovuti al fraziona–
mçnto degli impianti e nell'arretratezza finanziaria e tecnologica.
Si rese allora necessaria, e si attuò appunto nel periodo dal 1870
al 1886, una
«
profonda trasformazione dell'industria siderurgica
lombarda che, dal regime patriarcale delle piccole officine passò
- tendenzialmente e non senza un duro processo selettivo - ad
un regime veramente industriale
».
Altra caratteristica di questo
periodo fu
«
il
declinare della produzione di ghisa - ormai asso–
lutamente impossibilitata a reggere la concorrenza di ghisa estera
prodotta con impianti modernissimi - e la prevalenza del rim–
pasto di ferro vecchio. L'epoca ebbe termine quando cominciò ad
avere importanza la produzione di acciaio liquido
»
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Biblioteca Gino Bianco