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di

Parigi

m.

Certo ormai il proletariato monzese del cappello avrebbe

salutato con una nuova coscienza la costituzione di una forte orga–

nizzazione nazionale, ma soprattutto la situazione era finalmente ma–

tura per la compilazione della Tariffa unica, le trattative per la cui

definizione erano in corso; e come gli operai fossero pronti questa

volta a richiederla anche con altri mezzi

fu

evidente nell'imponente

comizio operaio convocato dall'Unione Lavoranti Cappellai (ormai

forte di 1.989 aderenti) per discuterla, cui affluirono più di 3.000

operai, cioè quasi la totalità della categoria

294

Abbiamo già detto come le trattative si prolungarono sia per la

laboriosità della sua compilazione che soprattutto per i tentativi di

resistenza

da

parte degli imprenditori; la conquista della tariffa, pur

giunta con tanto ritardo,

fu

malgrado tutto indubbiamente una con–

quista, concreto segno della nuova forza raggiunta dal proletariato

monzese del cappello con la sua recente presa di coscienza.

Il Congresso del 28-29 settembre - 1

°

ottobre 1901

295

sancl la

concreta volontà di lotta unitaria manifestata nei mesi precedenti

dalla categoria con la fine delle polemiche che avevano diviso in

passato le organizzazioni operaie monzesi (vi aderirono infatti tutt'e

tre le organizzazioni,cioè la Mutua Cappellai, l'Unione Lavoranti Cap–

pellai e l'Universale Cappellai Foresti)

296

La Federazione Nazionale che ne uscl, malgrado i suoi limiti

(evidenti al suo interno nella divisione degli operai in due categorie

che le dava, come ha sottolineato

il

Procacci

297 ,

un carattere

«

al–

quanto corporativo

»)

fu

però chiaramente ispirata ai principi della

resistenza ed ebbe una chiara impronta socialista, per cui l'organo

padronale, dopo averla auspicata in altra veste, la avversò poi aper–

tamente.

Biblioteca Gino Bianco