Table of Contents Table of Contents
Previous Page  154 / 460 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 154 / 460 Next Page
Page Background

nalmcnte

in

pagnotte

di

uno o due chili, cotte

in

forni molto

risaldati , di

modo che abbrustolando al di fuori forma un'alta

e

dura

aoota, senza

che

possa raggiungere

il

voluto grado

di

cottura, restando molle, appicicaticcio,

umido, tanco da acquistare in breve un sapore agro-amarognolo, un odore

nauseoso, rivestirsi di muffa, e riuscire cosi

di

nocumento, massime quando

la

farina, come succede di spesso, non sia della qualità migliore

i..

lvi, p.

22.

Sul difettoso sistema di cottura del pane vedi anche:

MAIC ,

La

p,1/agra in Italia,

in

«

Annali di Agricoltura •• Roma 1885, n.

44,

p. 96.

us

NEGRI,

Sul quesito VI

cit., pp.

30

e sgg.;

Risultati dell'inchiesta isti–

tuita da A. Bertani

cit., pp.

59,

67, 69,

77.

116

La definizione era di

A. AVOGADRO,

Provvedimenti contro la pellagra

11ellaprovincia di Como:

1881-1885,

Como 1886, p. 6.

111

La pellagra era entrata in Italia verso

il

1770

con l'introduzione, la

coltivazione e l'eccessivo consumo del granoturco, la tendenza alla monoalimen–

tazione e la conseguente carenza di vitamina

PP.

Le zone tradizionalmente

«

pre–

dilette • dalla malattia della pellagra erano

il

gruppo dei paesi adiacenti al lago

di Varese, i comuni situati a mezzogiorno e sulle falde dei monti della Brianza,

il

tratto di territorio che andava dal confine elvetico a Tradate e Appiano,

e

la striscia di territorio tra Varese

cd

il

Verbano.

MAIC,

La

pellagra in Italia,

in

«

Annali di Agricoltura», Roma 1880, fase. 18.

118

Il Pinchetti riportava la seguente tabella dei salari riconosciuti alle

varie categorie di lavoratori impiegati nella tessitura :

(al

giorno)

tessitori

L.

3,

tessitrici

1,77

rimettitrici

2,

orditrici

.

1,50

incannatrici

.

0,90

spoliere .

.

0,75

piegatori di catene

2,50

Si

tenga presente che tali retribuzioni si riferivano al periodo 1871-73,

cioè agli

«

anni d'oro » della tessitura comasca.

Atti del Comitato. Tessitura

della seta

cit., p. 18.

119

Secondo la stima di ROMANO,

op. cii.,

p.

135,

gli

addetti alla tessitura

in Como e sobborghi nel 1874 ammontavano a

9.000

unità.

Le

crisi della seta,

quindi, colpivano praticamente tutta la popolazione lavoratrice

cli

Como.

"" Ivi, p. 144.

121

«

Ultima pezza»: con questa laconica espressione i fabbricanti erano

soliti licenziare i tessitori a domicilio. Lega di resistenza fra gli operai e le

operaie di ogni arte

e

mestiere della provincia di Como,

Sull'avvenire degli

operai tessitori della fabbricazione di Como,

C.Omo

1890,

p.

9.

122

Il Romano riscontrava un ulteriore motivo di disagio

per

gli

operai

nel fatto che agli accordi

e

alla contrattazione con

i

dipendenti gli imprenditori

riservassero solo tre ore

al

giorno, durante le quali costringevano

ad

accal–

carsi nell'ufficio decine e decine di operai;

il

clima di rapporti che

si

creava

ricordava pressapoco, secondo

il

Romano,

«

l'udienza da c-crti dignitari dell'a–

ristocrazia ai loro plebei».

ROMANO,

op. cit.,

p.

143.

144

123

lvi , p. 142.

124

Ivi, p.

144.

125

Ivi, p. 14~-

126 CA1zz1 ,

op. cit.,

p.

81.

Biblioteca Gino Bianco