

Legna
da fuoco .
Lumi
Fumare (5 cent . al giorno )
Tenaglia
Vasellame e consumo utensili domestici
Lavandaia ccnt. 60 per settimana
Minuti piaceri (L. 1,50 ogni domenica )
Mutuo soccorso
. .
.
.
. . .
40
36.
15,
5.
IO,
31,20
75,
13,20
L. 1.090,40
Supposto che sia dato all'operaio l'art. meglio retribuito,
cioè
l'art. IO o 15, massimo L. 1,40 che importa complessivamente
L. 969,60
L'operaio padre di famiglia trova ogni anno un disavanzo di .
L. 120,80
Si raccomanda però
cli
tener calcolo delle meschinissime cifre
esposte».
Fonte:
come nota
127.
130A.s.c.
(Archivio di Stato
di
Como), fondo Camera di Commercio,
cart.
371,
Lettera manoscritta a cura del
«
Consolato della Società Operaia» in
risposta ad un questi onario inviato in data 13 aprile 1878 dalla Commissione di
Inchiesta per gli scioperi al President e della Camera di Commercio di Como, e
da questi girato per competenza al Consolato della Società Operaia.
131
Moti di protesta, tumulti, astensioni dal lavoro da parte dei tessi–
tori di Como si erano verificati, sotto l'assillo dell'acuta situazione di disagio
economico e sociale, anche prima del 1860.
132
Le
notizie sullo sciopero sono desunte da un manifesto murale, in
data 29 giugno 1860, emanato dalla Giunta Municipale.
A.S.C.
fondo Camera
di Commercio, cart. 370.
m
D.
SEVERtN,
Rapporti di lavoro e spirito associativo nell'industria
unile
comasca
(Le
origini,
XVIII-XIX sec.), Como 1957, p. 24.
1"'
lvi, p.
25.
135
Nell'assemblea furono
«
fissati
»
i prezzi di fattura per i vari tipi di
tessuti. Fu inoltre proposto dagli operai che la misurazione e pesatura delle
stoffe riconsegnate dai tessitori agli operai fosse fatta in loro presenza e che
«
nell'att esa di partico lari disposizioni legislative atte a regolare in modo con–
veniente i bisogni speciali dell'industria, la decisione delle controversie fra
gli
operai, i negozianti fabbricatori e gli imprenditori di fabbricazione ,., Venisse
costituita presso la Camera di Commercio di Como una commissione
«
da
eleggersi dalla Camera stessa, la quale, composta almeno
cli
un negoziante fab–
bricatore, di un capofabbrica e di un lavorante tessitore
«
si pronunciasse sui
reclami elevati dai tessitori circa l'aumento del prezzo di lavorazione delle
singole stoffe in caso di non ordinaria difficoltà nella tessitura, a motivo della
«
meno buona qualità della materia prima consegnata e in genere sulle
quest ioni insorgenti fra gli operai e i loro padroni o committen ti, relative alla
confezione di tessuti e
il
buono e regolare impiego della materia consegnata
a tale effetto». lvi, pp.
25-6.
Le
notizie sono desunte dal Fondo ex Musco,
cartella
58,
A.s.c.
136A.s.c.,
fondo Affari politici diversi, fase. 38. Tabella manoscritta e
inserita dal Presidente della Società dei tessitori in Seta in risposta
ad
un
questionario inviato
al
prefetto dal
M.A.I.C.
e volto ad ottenere informazioni
circa le Società di mutuo soccorso esistenti in Como nel febbraio 1862.
m
Ibidem.
138
Gli iscritti, che nel 1860 oltrepassavano
iJ
migliaio, nel 1861 erano
450,
di rui
350
soci effettivi e 100 soci onorari.
146
Biblioteca Gino Bianco