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139

Erano ammessi precisamente:

«

tutt i i cittadini che prestano opera

giornaliera

od

un capo-negozio,

od

un esercente arte o mestiere che d'ordinario

non danno lavoro a più di sci persone, ed i capi di piccolo negozio che non

ne

danno a più di quattro , ed

in

quanto ai tessitori

in

seta tutti coloro che

lavorano o danno lavoro ad altri colla seta altrui ».

HOA.s.c.,

fondo Affari politici diversi, fase.

38.

Lettera manoscritta in–

viata

in data 14 dicembre 1874 dalla

«

Società generale di Mutuo Soccorso ed

Istruzione

fra

gli operai di Como » alla Giunta Municipale. Nel manoscritto era

tracciata in sostanza la linea di sviluppo delle società di Mutuo Soccorso dal

1860 all'anno

in

corso.

141

Sul passaggio dal mutualismo alle leghe

di

resistenza vedi:

R.

BROCCHI,

L'organizzazione di resistenza in Italia,

Macerata

1907;

G.

MANACORDA,

Il mo-–

vimento operaio italiano attraverso i suoi congressi,

Roma

1971.

142

Società di Previdenza e di indizi al lavoro fra i tessitori in seta della

fabbricazione di Como,

Como 1880.

143

Ibid em.

144

Ibidem.

Nell'opuscolo non si riscontra mai l'uso della parola « classe» ,

che

è

sostituita dall'esp ressione «associazione ».

145

L'articolo

2

del Regolamento della Società di Previdenza e di indizi

al

lavoro era cosi concePito:

«

Scopo dell'Associazione

è

di tenere nelle tariffe

combinate di comune accordo tra fabbricatori e soci, tanto gli uni quanto gli

altri, intervenire utilment e per risolvere tu tte le divergenze che possono in–

tercorrere tra fabbricato ri e soci; procurare lavoro a questi ultimi per mezzo di

indizi e informazioni e indennizzare i soci nei casi previsti dall'art. 18 ».

Ibidem.

146

«

Programma », in

«

L'Operaio», giornale ufficiale « per gli ani della

società civile

di

previdenza e di indizi al lavoro dei tessitori in seta».

147

Tra il 1880 e il 1881 il numero dei

soci

aumentò da 86 a più di

1.000.

«

L'Operaio» , 30 aprile 1881.

148

Relazione delle pratiche fatte dalla Commissione Operaia

cit.

149

Il Giuri , o collegio di arbitri, era l'organo delegato all'appianamento

o risoluzione di tutte le controversie che potessero nascere tra fabbricanti

di tessuti ed opera i per

l'adempimento dei reciproci diritti ed obblighi.

Cosl

esso era definito nel

«

Regolamento del Giurl

»,

proposto nel 1877 (e pub–

blicato per esteso nella

Relazione delle pratiche fatte dalla Commissione Ope–

raia

cit., pp . 47-8) dalla Commissione Operaia e non approvato dai fabbri–

canti. Il Giuri era comunque inteso come un organo dotato di poteri deci–

sionali e costituzionali secondo

il

regolamento proposto da 30 giurati fabbri–

canti eletti dalla Camera di Commercio in concorso col

«

Comitato dell'Asso–

ciazione Serica

»

e da 60 operai, eletti nelle varie società operaie tra individu i

che fossero,

in

maggioranza, tessitori di seta, di età superiore ai

25

anni e

capaci di leggere e scrivere, tra i quali si dovevano nominare ogni 2

mesi e mediante estrazione a sorte, gli 8 costituenti del collegio, di cui 4

fab–

bricanti e 4 operai. Il Collegio doveva essere presieduto da un Presidente,

il

cui posto aveva un valore preponderante, e che sarebbe stato in carica

un mese e che doveva essere, a turno, fabbricante e operaio.

ISO

Cit., p.

11.

151

La tariffa del 1877 era contenuta nella citata

Relazione delle pratiche

fatte dalla Commissione Operaia;

dr . la nota 128.

152

«

L'Operaio», 14 ottobre 1877.

15.1

II giornale

«

La Manifattura Serica

»

organo della Associazione della

Tessitura Serica e della Camera di Commercio di Como, riconosceva nel suo

primo numero, edito il 7 gennaio 187~, riferendos i_al « Mercato di Como»,

che la causa del ristagno nel commercto delle seterie era si dovuta al turba–

mento determinato nella situazione politica internazionale dal permanere

della tensione a proposito della questione d'O riente, ma esso dipendeva anche

da

«

quei detentori di seta che non vogliono assoggettarsi, come quasi sempre

147

Biblioteca Gino Bianco