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Lo
stato e
caratteri dell'industria tipografica
Il «risorgimento» della libreria: 1861-1875.
Dall'analisi della struttura dell'industria tipografica milanese,
analisi da cui non possiamo prescindere per studiare a fondo le con–
dizioni di vita e di lavoro, le lotte e le forme associative degli operai
tipografi, gli anni 1859-1860 appaiono come quelli del
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risorgi–
mento
»
della produzione editoriale
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Fu infatti notevole, in quegli
anni, e non solo a Milano, ma in tutta Italia, l'aumento della pro–
duzione tipografica.
In
particolare, in quel periodo, si assistette ad
una vera e propria esplosione della stampa periodica. Basti pensare
infatti che mentre nel 1836 in tutta la penisola si pubblicavano 185
periodici, nel 1864 se ne pubblicavano già 450, nel 1871, 765 e,
nel 1873, 1.126: un aumento dunque di più del 100% in poco
meno di vent'anni (1836-1864), ed un aumento di quasi 7 volte
in meno di quarant 'anni
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Tali dati, anche se si riferiscono al numero delle testate uscite
e non alla tiratura globale, sono sicuramente indice di un reale
e vistosissimo aumento della produzione. Vedremo infatti che i
pochi e frammentari dati sulle tirature indicano, per i periodici che
riuscivano a reggere il mercato, una generale tendenza all'aumento
per cui, seppure molte delle nuove testate avessero vita effimera,
non sembra azzardato ritenere che all'aumento delle testate corrispon–
desse un notevolissimo incremento delle tirature complessive e non
già una polverizzazione delle tirature esistenti.
Tale fenomeno fu particolarmente evidente a Milano dove, all'in–
domani dell'Unità, si verificò un incremento del numero delle te–
state ben superiore alla media nazionale. Dai 19 periodici pubbli–
cati nel 1836 si passò infatti a 80 nel 1864, a 92 nel 1871, per
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Biblioteca Gino Bianco