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che vogl ia r i cost i tu i re a sue spese la vecchia grande
proprietà fondi ar i a . Ma egl i non ha nessun interesse
ad andare più o l t re .
E come i l suo interesse alla r ivoluzione, così d i –
minuisce i l suo interesse per i l suo alleato, per i l pro –
letar iato urbano.
Quanto più la produzione del conladino per i l
suo propr i o uso decl ina, quanto più egl i produce per
i l mercato e conta sopra un guadagno in denaro,
tanto più è grande i l suo interesse all'altezza dei prez–
zi dei suoi prodo t t i . Dopo l 'abol izione del feudal ismo,
è questo i l suo interesse predominante. Ma ciò lo
porta ad essere in contrasto non con la grande pro–
prietà terr iera la quale anzi ha comune con l u i que–
sto interesse, e qu i nd i è sua alleata, ma con la popo–
lazione non rura l e , urbana e industr iale. Sopratut to
con g l i operai , i qual i , come i borghesi , devono spen–
dere la maggior parte del loro reddi to in vettovagl ie,
e qu indi hanno un grandissimo interesse al basso
prezzo dei generi d i sussistenza.
Finché dura i l feudal ismo, i contadini e le classi
i n f er i or i della città sono o t t imi al leat i . Ciò essi dimo–
strano nelle loro lotte dal la guerra tedesca dei con–
tadini nel 1525 fino alla r ivoluzione francese del 1789.
Non appena la r ivoluzione borghese è compiuta,
comincia i l passaggio dei contadini nel campo ostile
al proletar iato urbano. I n tale campo si possono
trovare non soltanto i grand i contadini come la
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grande proprietà terr iera, ma anche i piccol i con–
tadini , perf ino nelle repubbl iche democratiche come
la Svizzera;
I l passaggio dei piccol i contadini i n questo cam–
po non si è compiuto d i colpo, ma gradatamente, i n
quel la misura in cui r i tornavano le t radi z ioni della
lotta contro i l feudal ismo e la produzione per l'uso
domestico veniva soppressa dalla produzione per i l
mercato. Così anche nelle nostre file si è conservala
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