

rud iment i d i d i r i t t i democrat ici , alcune possibilità d i
organizzazione e di propaganda, e la borghesia lo
incitò perfino ad agi tarsi nelle sue lotte contro la no–
biltà per i l d i r i t t o elettorale.
Fra i sindacati e i cart ist i , sorsero g l i inizi del
movimento operaio, del la opposizione del proleta–
r iato a l l impover imen l o e alla mancanza d i d i r i t t i ,
cominciarono ¿ suoi scioperi , le sue grandi battagl ie
per i l d i r i t to d i voto e per la giornata normale d i
lavoro.
Marx ed Engels riconobbero
presto
l ' importanza
d i questo movimento. Non è l a « teoria del l ' immise–
rimento » quella che caratterizza
Marx
ed Engel s:
e^si l'ebbero comune con tut t i i social ist i . Essi si i n –
nalzarono al di sopra d i questa, in quanto che non
soltanto riconobbero la tendenza capital istica a im–
poverire le masse, ma anche la controtendenza pro–
letar ia; e in questa, nella lotta d i classe, ravvisarono
i l grande fattore che doveva elevare i l proletar iato e
dotar lo della capacità di cui abbisognava, se non
deve soltanto accidentalmente acquistare per sè i l
potere pol i t ico, ciò che può essere una conseguenza
di un caso, ma anche essere in grado di conservare e
utilizzare i l potere. La lotta proletar ia d
;
classe,
come lotta d i masse, presuppone però la democra–
zia; se anche non la « incondizionata » e « pura de–
mocrazia », per lo meno tanto di democrazia quanto
è necessario per organizzare le masse e i l luminar le
metodicamente. Ciò non può mai avvenire abba–
stanza per vie segrete; singol i fogl iet t i volant i non
possono sost i tuire una stampa quotidiana diffusa. Le
masse non si possono organizzare i n segreto, e, so-
pratut lo, un'organizzazione segreta non. può essere
democrat ica: essa conduce sempre alla di t tatura di
un uomo o d i un piccolo numero d i corpi d i r i gen t i ;
e in tal caso i membr i comuni non possono essere
al tro che strument i d i esecuzione. Un simi le stato