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Si trat ta della conquista del potere pol i t i co. Si
dichiara da alcuni che, se i p un paese democrat ico
pr ima d'ora governalo da l l a borghesia, sorgesse la
possibilità che i socialdemocrat ici ottenessero la
maggioranza
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nel le elezioni per i l Par lamento, le
classi domi nant i userebbero- t u t t i i mezzi coat t ivi a
loro disposizione per impedire i l dominio; del la de–
mocrazia. Quindi , dicono, i l proletar iato può con–
quistare i l potere pol i t ico non per mezzo> del la de–
mocrazia, ma soltanto con la) r ivoluz ione.
Nessun dubbio che là, dove i l proletar iato i n
uno Statoi democrat ico aumenta d i forza, si deve
far conto coi tentat ivi della classe dominante d i im–
pedire, per mezzo della! forza, alla classe tendente a
elevarsi , d i ut i l izzare la democrazia. Ma con ciò non
è ancora dimost rato che la democrazia sia senza
valore per i l proletar iato. Se le classi dominant i ,
nel l ' ipotesi qu i discussa, si aggrappano alla forza,
ciò avviene appunto perchè esse temono le conse–
guenze del la democrazia. E i suoi at t i d i violenza
non sarebbero al tro che i l rovescio della democrazia.
Così dag l i attesi tentat ivi delle classi dominant i
per annientare la democrazia non deriva già la
mancanza d i valore della democrazia per i l proleta–
r iato, ma piuttosto la necessità per i l proletar iato d i
difendere la democrazia l ino al l 'estremo, coi dent i
e con le unghie. Certamente, se si dice al proleta–
r iato che in' fondo la
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democrazia è una decora–
zione senza valore, esso* non apporterà nella difesa
di quel la la forza; necessaria. Ma la massa del pro–
letariato ci tiene troppo, i n genere, ai suoi d i r i t t i
democrat ici , perchè sia da aspettarsi che svogl iata–
mente l i abbandoni . ,A1 contràrio è piuttosto da
attendersi che essa difenda i suoi d i r i t t i con
tale energia, che, se la parte avversaria tenta d i
annientare con att i d i forza i l d i r i t t o del popolo,
la decisa difesa della massà metterebbe capo à una