

ilcentenariodel"Manifesto
delPartitocomunista„
Seèveroche i librihanno il lorodestino,
nessunoebbedestinopiùsingolaredi questo
opuscoletodinemmenocinquantapagine,scritto
cent'annifaconl'intentodimetterordinenelle
ideeenell'attivitàpolitica di alcunedecineo
centinaiadidemocraticiavanzatie di militanti
operai,ediventato il punto di partenzadel
piùprofondorivolgimentodipensieroedelpiù
grandemovimentosocialechemailastoriaabbia
conosciuto.QuandoAntonioLabriolanescrisse,
informacelebrativa,nel1895,giàerachiarain
lui lacoscienzadiquestodestino,edessatra-
sparedalaprimaall'ultimaparoladelsuoscritto
famoso.Vi traspareperòancora,per lamaggior
parte,comearditaenuovaesperienzaintellet-
tualeeprevisione di futuri sviluppi storici,
mentrelemetedaraggiungeresonosicure,ma
lontane.Lacelebrazionequasicinquantenaria
diLabriolasichiudesìcolquadrod'unmondo
avviatoallasuatrasformazionerivoluzionaria;
maquestoquadroèancoraqualitativamentelo
stessocheMarxedEngelsavevanodisegnato
descrivendol'avventoalpoteredellaclassebor-
gheseelafunzionedaessaadempiutacomeforza
motricedelprogressosociale.
«Quandoil
Manifesto,
giàcinquantaanni fa,
ielevavai proletari,dacompatitimiseri,aprede-
stinatisotterratoridelaborghesia,allaimmagi-
nazionedegliscrittori diesso,chemaldissimu-
lavanol'idealismodella loro intellettualepas-
sionenellagravitàdello stile,assaiangusto
dovevaapparire i l perimetro del presagito
cimitero. Il perimetroprobabile,per figuradi
fantasia,nonabbracciavaalorasenonlaFrancia
l'Inghilterra, eavrebbeappenalambito gli
estremiconfinidi altripaesi,comeadesempio
delaGermania.Oracodestoperimetrociappare
immenso,perl'estendersirapidoecolossaledela
formadellaproduzioneborghese,cheallarga,
generalizzaemoltiplica, percontraccolpo, i l
movimentodelproletariato,e favastissimala
scenasulaqualespazial'aspettativadelcomu-
nismo. I l cimiteros'ingrandisce a perdita di
vista.Piùforzediproduzione ilmagovaevo-
candoepiùforzedi ribelionecontrodiseesso
suscitaeprepara»(i).
Ealcunerighedopo,indicatonelGiapponeil
concretoultimoesempiodellaveracitàdella
nuovadottrinastorica,conclude:
(I)ANTONIOLABRIOLA,InmemoriadelManifestodei
comunisti.
Terzaediz.Roma,Loescher,1902,pagg.70-71.
«L'acquisizionedella Terra al comunismo
nonècosadeldomani))(2).
Nonvogliamoindagareoraquantosiaevi-
dente,nelpassocitato,quelparticolarmodo
d'intendere i l marxismoche fu proprio del
Labriola,nelqualelachiaravisionedeldialettico
procederedellastorianonerasempreintegrata
dalavisionealtrettantocompletadellarealtà
edelenecessitàdelmovimentoconsapevoledei
lavoratori,equindi tutta lanuovaconcezione
delmondoeravelata:daun'ombradi fatalismo
obiettivo.Oggi,passatidai tempidelLabriola
altricinquant'anni,è larealtàstessadellavita
deipopoliedelleclassi,qualenelcorsod'un
secolosièsviluppata,chedàallanostracelebra-
zionedi questodocumentodifferentetono e
contenuto.Senel1848 il socialismodall'utopia
passavaalascienza,nel1917laprevisionescien-
tificaemetalontanadelaconquistadelpotere
dapartedellaclasseoperàiadiventarealtà
concreta, e la costruzionee l'affermarsi del
nuovopotereoperaio,eletrasformazioniecono-
michedaessoiniziatee'vitoriosamentecondote
atermine,equellastessa,infine,delloStato
socialistaingrandeevittoriosapotenzamondiale,
hannodissipatoanchel'ultimoresiduodi pre-
tesoinconcludentemessianismo,hannososti-
tuitoalafiducialacertezza,all'attesalacostata-
zione;di fronteaglisguardidi tuttienonsolodi
espertie iniziati,hannointegrato ladialettica
delpensieroinquellabenpiùconvincenteepiena
dellarealtàstoricadeinostritempi.
Eforseperquestochequandosiparla,oggi,
del
Manifesto,
cadonolemascherediqueltanto
diobiettivitàpercuinelpassatoancheunnon
socialistapotevaparlarediquestolibrettocome
d'operaclassica,che si sarebbedovuta far
leggerenelescuole?Oggi il gesuitaeil liberale
sitrovanoconcordinelparlare di «logoroe
mufitodocumento»,mancantedi «originalità»
echenemmenoaisuoitempinonhaesercitato
eficaciaverunaesehaavutounrisultatoquesto
èstatofalimentare;eaiduefaeco,nontroppo
distante, il pedanteetransfugasocialdemocra-
tico,per il qualenessunadeletesimarxistedel
1848èpiùvalidaoggietuttodeveessere«rive-
duto». Il piùbenevolodeicriticiparleràdimito
politicoesocialecontrastantecolrealismodella
indaginestoricascientifica(a).Maperchènon
(2)
Ibid.,
pag.71.
(3)Si vedano:Quaderni
r
delaCritica, La civiltà
cattolica,LacriticasocialeeBelfagor.