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RINASCITA
segnanounasvolta,crediamosiafuoridiscus-
sione. I l movimentorivoluzionario di quel-
l'annosegna, infatti, la finedelsistemapoli-
ticodellaSantaAleanza. I singolimotiavve-
nutineiprincipalipaesidelContinentegiun-
gonotutti, nelgirodidueotreanni,al'esau-
rimentoeallasconfitta;dopo il
'48,
però, la
SantaAleanzaèmorta, il sistemadi rapporti
fragliStatiuscitodalCongressodiViennanon
esistepiù, i vecchiprincipii del legittimismo
hannoperdutoogniprestigio, s'iniziaunpe-
riodonuovo. In unsensomoltolargo, sipuò
direchefurappresentatoinqueglianni il se-
condoattodelgranderivolgimentorivoluzio-
narioborgheseapertosi in Francianel
1789.
Anchequestavolta,comenellagranderivolu-
zionefrancese, il popolofornisce lamassadi
urtocheinsorgendorol5escia i traruio li obbli-
gaacapitolaredavantialleesigenzeliberali,
meteinfugagli eserciti legittimisti,costringe
unpapaadabbandonare il potere. Inquesta
massa,però, il proletariatooccupaormailasua
posizioneautonoma,avanzaleSuerivendica-
zioniditrasformazionesociale,nelladirezione
diessespingeafondo il movimento.Lacosa
avvieneinFrancianelmodopiùchiaro,maè
statapreparatadaalcunidecennidi predica-
zionesocialeacui tutta laborghesiaeuropea
haprestatoorecchio.Lapauradel((fantasma))
rossochegravasull'Europadiventaelemento
determinantedi tutto losviluppo.Laborghe-
sia,nonpiùsolanèsicuradell'avvenire,ab-
bandona il camminodellarivoluzionedemo-
craticaperquelodel'evoluzionemoderata; il
liberalismononrespinge il compromessocoi
nemicidelgiornoprima.Tutta laevoluzione
successivasaràdeterminatadalnuovoschiera-
mentodi forzediclassech,e,paleseinFrancia
sindall'iniziodeimotiquarantotteschi,affiora
apocoapocoin tutto il restodelContinente.
Pernoi italiani il
'48
rimane,malgradotutto,
l'(1nnonelqualeil nostroPaese,perunaspinta
chevienedalpopoloedalapartemiglioredelle
classicolte, tornaadare
1,44i
contributoattivo
allastoriad'Europa. Il motonazionale ita-
liano,intrecciandosicon i motinazionalid'al-
tri paesi,prepara il ritornod'Italia,comeele-
mentoattivo,nelgiuocodelladiplomazia.Gli
schieramentipolitici e di classesononelle
grandilineeanaloghiaquelli delrestod'Eu-
ropa,mcirisentonodel lungoperiodo in cui
lanostravitaeconomicaepoliticaèrimasta
intorpidita. I ruppi progressivisonopiù ri-
stretti,eterogenei;lecastereazionarie,abbar-
bicateaunastrutturaeconomicaepoliticaora-
maiinadeguataallenecessitàobiettive,deri-
vanounapiùtenace-uwitàdallatradizionedi
secolididominiononcontrastato;laborghesia,
perquantononancorafortementesviluppata,
tendesì alpoterepolitico,ma,èpriva di ini-
ziativaeslanciodavanti alle trasformazioni
socialicherichiederebbe,primadi tutto, l'ar-
retratezzadellecampagne,. i nuclei proletari
sonoscarsieancoradisorientati.
La
pauradel
«comunismo))agisceperòanchedanoi,anzi,
èpercertisuoiaspetti,cheprovengonodalla
dominanteideologiaclericale, più insistente
chealtrove. Inquestasituazioneèinevitabile
cheil primoimpetorivoluzionariosiacircuito,
contenuto,spezzato.Lacorrentedemocratica
nonriesceadavere il sopravventocheinepi-
sodiisolatie inquelegrandibattaglieai re-
troguardiad'unesercitooramaisconfittoohe
furonoRomaeVenezia.
L'evoluzionesuccessivasarà,comein Nilo
l'Europa,dominatadalprevaleredellacor-
rentemoderata.A noi il compitodi trovare
'nelastoriadi queglianni gli elementiessen-
ziali deiproblemi di classe,epolitici che
ii
partelastoriahaoramiairisolti,manelaparte
maggioreattendonoancora lasoluzioneloro,
adoperad4queleforzepopolari—classeope-
raia,contadini,piccolaborghesiaeintellettuali
progressivi—chenel
'48
«ano inembriohe,
noncoscientiancoradi se,maoggisonodi-
ventateleprotagoivistedelastoriaitaliana.