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strazione. Quando i l sottoproletariato negro si è ribellato, elementi della

classe media, radical i e giovani s i sono un i t i ad esso, ma non c'era

nessuno con cui Johnson potesse « trattare » dietro le quinte.

I l senatore McClellan dell'Arkansas ha detto che g l i unici rat t i d i

Harlem che lo preoccupavano erano quel l i a due gambe. Un suo col-

lega del Sud ha affermato che la sola cosa che sapeva di sicuro era che

la povertà e le differenze sociali non avevano

niente

a che fare con le

rivolte. I l leader della minoranza parlamentare Ford ha parlato del la

necessità d i ristabi l ire l a legge e l 'ordine e d i « sbattere l a porta, e

sbatterla forte, i n faccia » a t ipi come Carmichael e Brown. I l senatore

repubblicano O'Hare del Michigan ha proposto d i stanziare 400 mi l ioni

di dollari per addestrare la polizia locale a reprimere le rivolte. Leonard

Kowalski, carceriere di Newark e presidente dell'organizzazione d i so-

lidarietà della polizia, ha affermato che l'assistenza del governo fede-

rale ai poveri era la causa della rivol ta e i l sindaco Addonizio g l i ha

dato sostanzialmente ragione con parole un po' più raffinate. I l senatore

Scott ha richiesto i l controllo dei mezzi d'informazione perchè pensava

che g l i articol i sulle rivol te e sui discorsi dei mi l i tant i erano stat i la

causa d i tut t i i guai. La Camera ha approvato i n fretta e fur ia quella

che l a stampa ha definito l a legge ant i -Carmichael, che proibisce d i

attraversare i confini statal i per incitare al la violenza. Dietro questo

modo di pensare reazionario c'è l'idea che le rivolte sono state i n qual-

che modo causate dall'esterno da un pugno di agitatori, che le lagnanze

dei negri non erano spontanee, che gl i abitanti dei ghett i diventavano

irrequieti d'estate e che c'era bisogno solo d i un bastone p i ù grosso

per tenerli a bada. La risposta al la guerriglia dei negri doveva essere

l'escalation del potere bianco.

La voce più sinistra t ra quante hanno sostenuto l a necessità del-

l'escalation è stata quella del generale O'Hara, comandante della Guar-

dia Nazionale del lo stato d i New York . Eg l i ha affermato che era

«senz'altro possibile » che egl i ordinasse l'impiego d i bombe a mano,

lanciarazzi e bazooka, nonchè d i altre « armi pesanti » nell'eventualità

di rivolte a New York. Le probabilità di usare l 'artiglieria erano a suo

dire « molto remote ». Ha aggiunto che se c'è una sommossa, la Guardia

deve ubbidire solo al l 'autorità mi l i tare perchè i c i v i l i esitano troppo

a fare i passi necessari per ristabi l ire l'ordine. Eg l i riteneva che l e

tecniche messe a punto nel Vietnam potevano essere usate nei ghetti:

«Naturalmente non possiamo fare esattamente quello che faremmo nel

Vietnam. Laggiù, se c i fosse u n cecchino i n una stanza basterebbe

prendere u n carro armato e sparare una cannonata nel la finestra,

distruggendo l a stanza e buona parte del fabbricato. Non credo che

l'opinione pubblica accetterebbe l 'uso d i questo genere d i forza qu i

in America ». Se la Guardia Nazionale usasse davvero i l genere di forza

invocata da O'Hara, l a risposta d i Har lem e d i Bedford-Stuyvesant,

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