

MORAVIA
Ho visto al museo
ctnogr:t.fil·O
di ?\uova York parecchi ~
teste a cui gli Indiani Jivaro
;wc,·:rno b tto subire
il loro spe–
ciale e misterioso
tra ttam ento. Erano
teste umane ridotte alla
dimensione
cli
una grossa araiwi:1. Xc ricordo una in particolar
modo che doveva
risalire
all'ottocc:nto:
una
testa
d'u omo
biam;o, con una barba alla Palmerston,
(w.:d1i azzurri,
riga
in
mcz70 ai
cape lli,
naso adu1wo.
Salvo
le
dimensioni
e
il colore
più
bruno del n:ltu ralc,
tutt o cr:a perfetto,
denti, peli, occhi ,
narici,
oren.·h ie.
Pare che gli Ji varn riesca no a ottenere que st i
risultati
sfilando
le ossa per qualche
incisione
e
poi
immer–
gendo la testa
intera
in un preparalo
liquido di
l·tti
essi ham~Q
il
segreto.
I
11a7,isti
al campo di Buchenwal<l han no fatto gli
stessi esperime nti con teste di polarchi e di russi. O forse
1
i
hanno
fatti
fore, (·he
è
ancor peggio,
a
quakhc:
sven tura to
chirurgo
prigionie ro. Questi espe rim t"nti
non
presentano
alcun
int eresse s1:icntifico. Essi sono scn11n:li il pr odotto di
una
spec ie
di noi:1 e di saziet:ì. Troppi morti e sempre allo stesso modo.
Dopo
tutto,
in
man canza
di
meglio, ci si puì, anche divertire
con i morti. E
poi
bisogna
riconosce re che Il' teste
trattate
a
quel modo ~ no veramente
buffe.
Anche
i11
queste
teste trattate
• alla Jivaro
»
si riconos <·c
il
grande
interesse, quasi
si direbbe la nosta lgia , dei nazist i
per
i
modi di vita precivili, No n ~ un t·aso del rest o che l'etno–
gr:1fia, stran amente conta minata di pseudo
filosofia,
fosse
in
grand e voga in Germania non soltanto sotto di Hitler ma anch<·
prima di lui .
.I bambini
non capiscono
mai
nulla delle cose dei gra ndi,
questo si
sa.
E quando
i
gr:rndi per quakhe
loro inesplicabile
motivo
li
mescolano nel1e loro gr:iv i faccende,
se ne escono
spesso con frasi inopportuuc
e
ridi m le. Scri\'e Tacito, nel libro
quint o deg li Annali,
trad uzione del Davanwti,
a proposito del•