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mai avut o il coragg io) ;
i
suoi libri mancano di sviluppi ,
11011
souo che ripet izioni di atti sempr e egu ali, potrebbero cont inuare
all'infi11ito. Sono insomma questi libri di
De
Sa<le libri scritti
a uso e çon~umo dell 'auto re non d<:l lett ore. Perc iò mentre
una tale lettu ra ci annoia, immaginia mo invece che il Dc Sa;.k
provasse,
via
via che scriveva, desiderio, voluttà, soddi sfazione
e quindi, in un secondo momento, come avv ic11c in amor<:,
saziet.ì, disgusto e rimorso . :Maga ri per qu alche giorno, fincht'
questi ultimi sgrade voli sentim enti perduravano , sospc nde.,·a
il lavoro .
Ma
poi. appena l'appetito gli si ride stava, ricomin
ciava. Ora si immagini il reperto rio dei torment i e dei mas–
sacri sadici applicato nella realt,ì
con
gl i stessi metodi e per
gli sk~s i motivi : e si avranno
i
campi
cli
concentra ment o tcdc:–
schi. Per clcxtici lun ghi anni, dal 1933 al 1945,
i
nazisti addet ti
ai campi ~ono vissuti lontano clal mondo, isolati con le loro
vitti me, chiu si con loro nella stessa aria irr eale.
1-lolti
di essi
senza dubbi o avranno agito mecc::micament c, con i11cliffercn z,1
teutonica per
le
sofferenze che infliggevano.
Ma in
molti
ci
sarà stata una parte cipazion e che
come nel
caso
di De
Sadè
avrà variato dal desideri o fino
al
rimorso . Tanto
è
vero
eh(;
alcuni di loro, romp<:nclosi l'inc anto per l'arriv o delle tru ppe
alleate , si impiccano. Meno si capisce che costoro
i
quali par–
tecipavan o con l'an imo e con
i
sensi ai mas sacri , non abbian n
tentat o di fuggi re o di suicidarsi prima, in un momento cli
sup remo e tCnebroso disgusto . Ma forse che fuggono o si sui–
cida no roloro che hanno assaggiato cert i piaceri a cui si sen–
tono vocati per temperamen to e d1e non possono assolu tamente
sost ituir e con altri più normali e più leciti ? Insomma la storia
dei cam pi
di
concentram ento
è
in
par te la storia privata di
akune migliaia di individ ui depra vati che il nazismo eresst.."
alla dignità di pubblici ufficiali propri o
i11
virtù di ques ta loro
depravazi one. Non per nulla
Hitler,
a
propos ito
dei
J:>rocess:
ai criminali di guerra , ebbe a
di°re: •
Ques ti
processi
sono un
pret e~to per distruggere gli eleme11ti mi.l(liori della 1rn1.ione "·
Confid enze immaginar ie di un aguzzino: • In quei mo–
, menti mi viene l' acquo lina in hocca, gli occhi mi si oscur ano,